lunedì 30 gennaio 2012

LAVORATORI Wagon Lits ANCORA SULLA TORRE


"I lavoratori in presidio della ex-Wagon Lits hanno rifiutato l'accordo sottoscritto in Regione Lombardia alle 22 di ieri notte. La trattativa aperta nella mattinata di sabato si è protratta fino al raggiungimento di un accordo ritenuto insoddisfacente dalla Cgil e dal Fast Ferrovie. Per queste ragioni i lavoratori in presidio permanente hanno deciso di proseguire nella mobilitazione e i tre lavoratori arrampicati sulla torre rimarranno fino a che non si aprirà una trattativa nazionale". La notizia arriva dalla Cgil. La notizia è riportata su:
L’accordo proposto prevede solo la ricollocazione del personale della Lombardia lasciando fuori tutti gli altri (152 su un totale di 800). La resistenza di questi lavoratori si può considerare eroica, ma gli assessori Cattaneo e Rossoni commentano questa scelta dei lavoratori giudicandola “incomprensibile”. La solidarietà viene considerata “incomprensibile”.
Trenitalia può cancellare tutti i treni notturni per il sud, nonostante la presenza di una richiesta degli utenti, e questa scelta è “comprensibile”. I lavoratori solidarizzano da nord a sud; tre lavoratori si sono fatti carico di una lotta estrema sulla trorre della ferrovia per oltre 50 giorni e viene considerato “incomprensibile”,
30/01/12 francesco zaffuto

domenica 29 gennaio 2012

A Viareggio un Carnevale senza Berlusconi


Il Carnevale di Viareggio inizia con le sue sfilate il 5 febbraio, chi vuole andarci può controllare date e orari a questo link:
Il 2011 fu l’anno di Berlusconi e il carro di Alessandro Avanzini fu dominante; il post che avevo inserito in questo blog ha ricevuto 1.600 visualizzazioni; eccolo per memoria, quel carro mantiene ancora una sua potenza d’urto
Chissà se Monti, con il suo tonetto contenuto e controllato, sia stato fonte di ispirazione per i carri di Viareggio ??? Ma dietro Monti ci stanno pur sempre Berlusconi, Bersani e Casini; che sicuramente meritano ancora qualche testone mascherato.
29/01/12 francesco zaffuto

sabato 28 gennaio 2012

un atto violento


Dire che il titolo di studio non ha alcun valore è un atto violento.
Il valore legale (o chiamiamolo se vogliamo sociale) del titolo di studio è il riconoscimento minimo per una fatica spesa in anni di studio. Il completamento di un corso di laurea consta esami, patemi d’animo, giornate e nottate di studio. Indipendentemente dalle capacità fisiche date dalla natura, chi raggiunge il compimento di un corso di laurea ha fatto un lavoro pesante ed ha investito buona parte della propria vita; pertanto uno straccio di merito deve essere riconosciuto da questa società. Magari avrà difficoltà a spendere nello specifico quel titolo di studio ma voler sancire che non vale un C.. per trovare un lavoro. è un atto violento.
Il governo Monti si è al momento astenuto, forse ha sentito la puzza di bruciato e non è andato oltre.
Ma va combattuto il luogo comune della mancanza di valore dello studio, va combattuto prima che il grande Moloch inghiotta tutto; e il Moloch non è Monti ma l’imperante luogo comune.
28/01/12 francesco zaffuto
Immagine – il grande Moloch del film Cabiria

giovedì 26 gennaio 2012

Angela, bel pensiero ma completalo


Leggo sul Corriere di oggi 26 gennaio un pensiero di Angela Merkel:
“In Europa ci sono 23 milioni di imprese e 23 milioni di disoccupati. So che è una semplificazione, ma basterebbe che ognuna di queste aziende assumesse una persona senza lavoro e avremmo risolto il problema”.
Bel pensiero, ma occorre completarlo. Se assumere significa aumentare la produzione non è certo che i nuovi prodotti riescano ad essere venduti, nei fatti nessuna azienda è disposta ad accrescere l’invenduto. Ma se le aziende attuali riducono di qualche minuto l’orario di lavoro; se i lavoratori sono disposti a lavorare qualche minuto in meno magari guadagnando qualche centesimo in meno utilizzando quei minuti per riposarsi; se le aziende, invece di puntare sullo straordinario, facessero qualche riflessione in più sulla produzione “marchionnemassacrante” e fossero più illuminate, la soluzione Merkel si potrebbe attuare.
Allora cara Angela completa il pensiero:
LAVORARE TUTTI, LAVORARE MENO
E già che ci sei Angela, fai una telefonata alla Fornero, che siede al tavolo con sindacati e confindustria, e spiegaglielo questo pensiero.
26/01/12 francesco zaffuto

Terremoto, e che fai …


Alle 9,06 del 25 gennaio ho sentito anch’io il terremoto a Monza, nella Lombardia considerata terra lontana dei terremoti, la vetrinetta del mio studio ha tremato, la pianta che tengo su un vaso con delle rotelle leggermente si è mossa e il mio stomaco è come trasalito. Che fare? Avvisare gli altri che sono in casa, vestirsi e uscire o uscire in pigiama, ripararsi sotto un angolo della casa che ritieni più stabile? Di colpo vivi per un attimo quello che hanno vissuto gli abitanti dell’Aquila, in forma ridotta ma lo vivi. Ti rendi conto che puoi fare ben poco, molto poco. Ti rendi conto che per il terremoto occorre fare prima, molto prima, quando il terremoto non c’è: rendere gli edifici meno soggetti al disastro, educare sui minimi comportamenti da tenere in caso di pericolo, educare su come prestare soccorsi.
Se nel nostro paese ci si rendesse conto che tutto il territorio nazionale è soggetto a danno sismico e si mettessero in moto le necessarie misure di salvaguardia anche l’economia potrebbe averne un beneficio, un intero settore produttivo di vastissime proporzioni si metterebbe in moto; meno disastri nei terremoti e una crescita in economia senza produrre cose inutili.
26/01/12 francesco zaffuto
immagine - carta sismica dell'Italia

mercoledì 25 gennaio 2012

Martone: gli sfigati sanno di essere sfigati


Gli sfigati spesso hanno seguito dei sogni che non si sono realizzati, spesso si sono mossi a ventaglio su tanti interessi, spesso hanno amato senza trovare un amore, spesso hanno studiato cercando di capire quello che stavano studiando, spesso hanno rifiutato qualche raccomandazione perché gli faceva un po’ schifo, si sono resi conto che non sapevano vendere in un paese di venditori ….
Certamente chi si è laureato a 23 anni ha sicuramente molte più possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, ha di fronte a se tanti anni di giovane da spendere per successivi corsi e successivi tentativi; chi arriva alla laurea a 30 anni faticosamente, per svariati motivi, ha meno opportunità di fronte a se; ma una società che ti dice che non hai combinato niente per aver studiato è una società di merda … e Martone in qualche modo rappresenta in forma cosciente questa società.
25/01/12 francesco zaffuto
Immagine – la scatoletta di Piero Manzoni “merda d’artista” 1961

martedì 24 gennaio 2012

Monti e il preventivo per gli avvocati


Il rischio più alto Monti lo corre con gli avvocati, poiché sono tanti tra i Parlamentari, possono far mancare diversi voti sul decreto Cresci Italia.
Ma, in materia di tariffe dell’Ordine o preventivo, con chi stare con Monti o con gli avvocati?
Vediamo un po’ come va attualmente:
se andate da un avvocato magari non vi chiede subito un onorario e neanche parla di parcella, tanto c’è un rapporto di fiducia; poi scoprite alla fine che la parcella è molto cara, ci rimanete male e dite che non avete i soldi per poter pagare; l’avvocato vi denuncia, interviene l’Ordine e scoprirete che l’Ordine dà parere favorevole all’avvocato, le tariffe minime ben conteggiate vi strozzano, e il giudice da ragione all’Ordine e di conseguenza ragione all’avvocato; nel frattempo per difendervi dal primo avvocato vi siete rivolti ad un altro avvocato ed ora avete due avvocati da pagare; se si tratta di cause lunghe e complicate potreste rimetterci anche la casa.
Vediamo cosa propone Monti con il suo decreto:
il compenso dell’avvocato viene rimesso esclusivamente alla libera contrattazione tra le parti e l’informativa su quanto pagare si deve conoscere prima dell’inizio del rapporto professionale; tutti i professionisti avranno l’obbligo di concordare in forma scritta con il cliente un corposo preventivo per la prestazione; la consegna del preventivo sarà un obbligo deontologico la cui mancanza corrisponderà ad un grave illecito disciplinare; inoltre, nel preventivo, il professionista ha l’obbligo di indicare l’esistenza di una copertura assicurativa per danni che può provocare l’avvocato nell’esercizio dell’attività professionale.
Rispetto a queste due modalità con chi stare: con Monti o con gli avvocati?
Non ho molte simpatie per il governo Monti ma riguardo agli avvocati preferisco avere il preventivo (ne farei anche qualche fotocopia in più per evitare un eventuale smarrimento).
24/01/12 francesco zaffuto
immagine – un dipinto satirico sugli avvocati di Honoré Daumier – il soggetto Avvocati fu preso spesso di mira dalla satira di Daumier – in questo dipinto un vecchio avvocato che si sta pronunciando in una arringa pare ascoltare il suggerimento di un essere demoniaco.

lunedì 23 gennaio 2012

Come dire e pensare 18.000 miliardi di dollari


Provate a dire e pensare 18.000 miliardi di dollari. Tutto il prodotto interno lordo degli USA nel 2010 era solo 14.850 miliardi di dollari; ma 18.000 miliardi di dollari sono depositati nelle banche offshore (si badi bene – banche svizzere escluse)
Trovate informazione per i 18.000 su:
Per chi non ha voglia di leggerlo in inglese, la traduzione è su:
Se c’è una cosa che non manca nel mondo sono i soldi, ed è per troppi soldi che ci stiamo tutti rovinando. I mercati sono solo il giudizio di questi soldi. Il problema è: come neutralizzarli per gli effetti destabilizzanti.
Pur vivendo nella nostra miseria, più o meno discreta, facciamoci venire qualche idea.
Intanto quando questa massa monetaria si muove per fare contratti finanziari deve pagare un’imposta sulle transazioni (magari ben più elevata di quella che prevedeva l’economista Tobin).
Alle banche nazionali vanno proibite le attività con le banche offshare.
Quando i proprietari di questi soldi si muovono per godere delle proprie ricchezze vanno colpiti con tassazioni elevate nell’acquisto di beni di lusso.
Chi ha altre idee le metta giù.
A qualcuno verrà in mente: la rivoluzione. Sì, c’è pure quella, ma attenzione: chi ha 18.000 miliardi di dollari può promuovere 18.000 false rivoluzioni, e pagare centinaia di migliaia di politici. Ma un nuovo sentire della coscienza universale dell’umanità può cambiare tante cose. Questa ricchezza non è sopportabile in un modo dove si muore ancora per fame.
23/01/12 francesco zaffuto
Immagine – un mucchio di dollari

domenica 22 gennaio 2012

Con euro una s.r.l.


Provate a consegnare a vostro figlio, che cerca lavoro, un euro e ditegli che può fondare una s.r.l. con qualche amico di età inferiore a 35 anni e diventare imprenditore; chissà quale potrà essere la sua risposta.
Non voglio assolutamente biasimare il presidente Monti per questa scelta; ricordo che in un mio post di alcuni mesi fa, tra le tante cose per risolvere il problema lavoro, auspicavo un alleggerimento di tutte le procedure burocratiche che ostacolano l’iniziativa di lavoro autonomo.
Dire che questa misura di semplificazione non va bene diventa per me una cattiveria, un non giustificato antiMonti. VA BENE, MOLTO BENE!! Ma visto che è un bene semplificare nella fondazione di microimprese, non si capisce perché a 36 anni si debba complicare; è una specie di nonsense giuridico. Mi preme anche di chiarire che questa misura, se da sola, difficilmente può porre rimedio alla disoccupazione giovanile.
22/01/12 francesco zaffuto
immagine - un euro

sabato 21 gennaio 2012

I forconi e la Sicilia


Essendo siciliano tendo ad a diffidare dei siciliani; dagli anni cinquanta i siciliani hanno appoggiato con il loro voto le componenti politiche più retrive. Ma i siciliani, quando si svegliano dal lungo sonno della sopportazione, sono capaci di sommovimenti di grande portata; la Storia ci ricorda i Fasci siciliani della fine dell’800 e i Vespri siciliani del XIII secolo.
Cosa accade oggi in Sicilia per me che vivo lontano non è facile da capire e allora mi limito per la cronaca a inserire alcuni link sugli avvenimenti:
Nelle notizie riportate nei link c’è chi parla di infiltrazioni mafiose; riguardo alle possibili infiltrazioni in un movimento tutto è sempre possibile, ma che oggi esiste un movimento che affonda le radici nel malessere dell’isola è un fatto inoppugnabile.
Ma di cosa ha bisogno la Sicilia? Non certo della cura Monti; l’avere strozzato con le accise sui carburanti molte aziende e prepararsi ad un possibile innalzamento dell’IVA che continuerà a strozzarle non è la cura appropriata per risollevare l’economia. La Sicilia ha bisogno essenzialmente di lavoro; è il lavoro può nascere in qualche modo proteggendo e sviluppando l’economia locale.
Non è certo del rinvio delle competenze tra Monti e il governatore Lombardo che la Sicilia ha bisogno; lo stesso Lombardo si deve assumere tutte le responsabilità delle azioni che può svolgere nella pienezza dell’autonomia regionale e Monti di quelle su base nazionale.
Certo non è facile dare ricette; ma sentire che a Palermo si vendono i limoni e pesce della Spagna è una notizia quanto meno inquietante, eppure è la realtà. Se non si possono rivendicare barriere doganali, almeno è necessario promuovere tutta la produzione a km. 0 per favorire lo sviluppo della produzione locale.
21/01/12 francesco zaffuto
Immagine – antica foto di Bernardino Verro uno degli esponenti di punta del movimento dei Fasci siciliani della fine dell’800 - http://it.wikipedia.org/wiki/Bernardino_Verro

giovedì 19 gennaio 2012

AAA consiglieri e consigliati


Le agenzie di rating sono “forse inaffidabili”; cercano di prendere le distanze dai loro giudizi: Barroso, Sarkozy, e anche lo stesso Draghi (che auspica una agenzia di rating tutta europea).


Una Procura italiana è partita con delle indagini nei confronti delle agenzie di rating; molto bene, tutte le indagini su questi “consiglieri” ben vengano.
Ma il “mal di crisi” in questo mondo non viene solo dai consiglieri, viene anche e soprattutto dall’esistenza dei consigliati.
Eccoli i consigliati: una grande massa di capitale finanziario naviga per il mondo: completamente slegato da investimenti di lungo periodo, completamente slegato da investimenti produttivi; si orienta a naso sul rendimento più elevato e poiché necessita di un grande naso si fida delle agenzie di rating.
Questa grande massa di capitale finanziario non è solo formata da quel gruppo “occulto” di super ricchi dell’occidente che governano occultamente il mondo, ad essi si aggiungono:
i fondi pensione privati (gestiti si dice nell’interesse dei clienti)
i fondi comuni di investimento delle diverse tipologie
i fondi che le banche non destinano al credito
i fondi delle mafie e del malaffare
i fondi dei paesi emergenti (tipo Cina che ancora esista ad investire al proprio interno)
i fondi di tutti i piccoli risparmiatori
Si tratta di una massa di capitali enorme (forse superiore a quella investita stabilmente nella produzione) che quando si muove sconvolge gli stessi investimenti produttivi.
Dire che tutto il male deriva dai cattivi consiglieri è poca cosa, è la vasta rete dei consigliati che si deve modificare.
Alcune misure sono possibili: la Tobin Tax , per evitare eccessi di speculazione sul breve termine; i fondi pensione vanno gestiti dagli stati su base pubblica, ciò può aiutare a fare scomparire una domanda di titoli che droga il mercato; le banche che non operano nell’esercizio del credito alle aziende vanno poste sotto sorveglianza ed eventualmente nazionalizzate; il piccolo risparmio va incoraggiato ma va anche indirizzato verso il sostegno dei titoli di stato; la tassazione degli accumuli di ricchezza finanziaria e la lotta all’evasione fiscale sono misure anch’esse necessarie per limitare i danni di mafie malaffare.
Lo stesso orientamento di investimento di paesi emergenti come la Cina muterà se le condizioni dei mercati finanziari occidentali saranno modificate.

19/01/12 francesco zaffuto
immagine: divagazione sul racconto “il naso” di Gogol

venerdì 13 gennaio 2012

Liberalizzazioni o concentrazioni


Il governo Monti sta mettendo mano alle liberalizzazioni, la parola liberalizzazioni fa ben pensare ma .... Quando in un mare chiuso pieno di pesci piccoli si liberalizza facendo entrare un pesce grande c’è da aspettarsi che si mangia i pesci piccoli; di conseguenza la scomparsa di tanti pesci piccoli non va certo a beneficio dell’incremento dei posti di lavoro.
Caso Taxi: aumentare le licenze tecnicamente può fare aumentare posti di lavoro e può avere anche come conseguenza la diminuzione del prezzo del servizio; ma dare la possibilità di avere più licenze di taxi gestite da un’impresa fa si che nel settore entri il pesce grande che mangerà tanti pesci piccoli e di conseguenza non ci sarà di certo un aumento di posti di lavoro.
Caso Benzinai: dare la possibilità di poter vendere benzina di diverse marche forse può aumentare la concorrenza e forse può fare diminuire di poco il prezzo; ma nei fatti solo pochissimi gestori potranno dotarsi di più cisterne e di più impianti di erogazione, potranno farlo grandi gestori vicino a ipermercati. Anche in questo caso il dispositivo pare fatto per i pesci grandi.
Caso Farmacie: aumentare le licenze per nuove farmacie è sicuramente una buona cosa per tanti giovani laureati che possono far valere il loro titolo; dare la possibilità ai supermercati di vendere le medicine non fa nientaltro che ridurre la presenza sul territorio delle farmacie. Anche qua un dispositivo per pesci grandi.
Caso Apertura Negozi: dare la possibilità di stare aperti giorno, notte e festivi non è certo una misura che puo fare comodo a un commerciante che gestisce da solo il proprio negozio; è abbastanza evidente che i grandi supermercati che potranno gestire con turni l’apertura potranno avere vantaggi da questi dispositivi. Nel settore commergio già i pesci grandi hanno fatto una strage, potranno continuarla.
Ora mister Monti, con il suo staf di studiosi, ha previsto con le liberalizzazioni quanti posti di lavoro aumentano o diminuiscono?
Le liberalizzazioni potrebbero dare anche nuovi posti di lavoro, ma occorrono limiti ai pesci grandi altrimenti si chiamano CONCENTRAZIONI.
13/01/12 francesco zaffuto
(immagine “Riforme” fotocomposizione © liborio mastrosimonehttp://libomast-digiart.blogspot.com/2011/01/ottenebrazione.html )
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
Due mani si dispiegano su un fondo grigio, ogni avambraccio porta dentro gli occhi e parti del volto, ma il naso è posto nel palmo delle mani, di conseguenza nel palmo delle due mani ci sono due nasi. Data la simmetria dell’immagine potrebbe significare che ogni nuova riforma finge un cambiamento. Ma potrebbe significare: occhio alle riforme, soprattutto provate ad odorare bene perché l’occhio può ingannarvi.

giovedì 12 gennaio 2012

Per la Corte resta il porcellum


Per la Corte Costituzionale resta il porcellum e i due referendum proposti vengono bocciati. Le reazioni a catena possono essere visibili da questo link:
In un post del 13 settembre avevo evidenziato qualche perplessità su questa iniziativa referendaria anche se sono andato a firmarla. Evidenziavo che la raccolta di firme proposta da Parisi e Morone aveva messo a k.o. quella di Passigli e Sartori. Ecco il link del vecchio post di settembre
Chissà se la proposta Passigli/Sartori, andata in ombra, era in grado di superare lo scoglio della Corte Costituzionale???? Resta un grande interrogativo.
ecco un link di commento alla sentenza di chi sosteneva il referendum Passigli
Ma intanto tutta la questione "riforma legge elettorale" ora va in mano a questo Parlamento, e con grande probabilità non farà nulla.
12/01/12 francesco zaffuto

(immagine “bipolarismo” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
lo stesso viso illuminato da un lato da una luce intensa bianca e dall’altro da una luce rossa, il volto pare quello di una donna un po’ angosciata dagli effetti bipolari.

sabato 7 gennaio 2012

Per favore giocare a carte scoperte


Il ministro Fornero si dice disponibile a “studiare” per l’introduzione del reddito minimo garantito.
Confindustria: purché a pagare non siano le imprese.
Bonanni dice "una misura assistenziale che ucciderebbe il lavoro gravando sulle casse dello Stato".
La Camusso dice “le risorse dove sono?”
Sacconi, dall’oltretomba come ex ministro del welfare, dice che non va bene.
Per favore giocare a carte scoperte: qui si tratta della vita dei lavoratori disoccupati.
In Italia, nonostante sia la patria di grandi confederazioni sindacali, non è mai decollata una misura di protezione per i lavoratori disoccupati; specie per i giovani che iniziano a cercare un primo lavoro e per quelli che versano in condizione di disoccupazione da più tempo.
Per quello che non è stato fatto ognuno si assuma le sue responsabilità, sindacati compresi. Se i sindacati hanno paura che venga smantellato l’istituto della Cassa integrazione lo dicano con molta chiarezza. Ma se l’istituto della Cassa integrazione non viene smantellato come possono considerarsi così poco sensibili all’introduzione dell’istituto del reddito minimo garantito?
Penso che si debba fare chiarezza su tre tipologie di istituto per evitare di fare una grande confusione:
- l’ - Cassa Integrazione è un istituto che ha il carattere di attesa che una azienda possa riprendersi; ha un carattere di provvisorietà in vista di una ripresa della stessa azienda e mantiene tutta la sua utilità;
- l’i- Indennità di disoccupazione (o salario minimo garantito) è un istituto per chi ha perso il lavoro e per chi ancora non ha trovato un primo lavoro, è connesso con la disponibilità dichiarata dal lavoratore a prendere il lavoro proposto, di conseguenza è un istituto che deve prevedere forme di liste di collocamento che in qualche modo abbiano un carattere pubblico;
- l’i- Reddito minimo garantito è un istituto connesso a uno stato permanente di povertà, istituto che può fare riferimento a chi è disoccupato ma anche a chi non è in grado di poter fare un lavoro per grave invalidità o perché ha raggiunto la vecchiaia senza alcuna pensione maturata.
I tre istituti in una società attenta ai suoi cittadini debbono necessariamente convivere per evitare che la società possa diventare selvaggia. Questi istituti debbono gravare complessivamente sulla società: imprese, lavoratori, Stato e nessuno si può sottrarre alle proprie responsabilità. A questi istituti si contribuisce in base alla propria ricchezza e non ci pigliamo per i fondelli.
07/01/2012 francesco zaffuto
immagine - un mazzo di carte scoperte sparpagliate sul tavolo

venerdì 6 gennaio 2012

Detestabile avere ragione


Immagine: il grafico che avevo già proposto sul post di settembre, non cambia nulla basta proseguire con il dente di sega fino al 5 gennaio 2012.
Trovo detestabile, specie quando si parla di cattive notizie, quel modo di dire: “avete visto, avevo ragione … ”. Ma anche ieri 05/01/12, dopo i primi giorni positivi dell’inizio dell’anno, si è verificato un crollo della Borsa di Milano del - 3,75%. Nonostante la cura del governo Monti, nonostante le rassicurazioni della UE, nonostante la concessione di denaro fresco alle banche della BCE, le borse continuano a procedere con un andamento a dente di sega verso il ribasso; fenomeno che avevo decritto nel post di settembre Febbre e coscienza del Grande Moloch. Purtroppo la situazione è la stessa.
“ La meccanica si ripete con costanza: una ondata speculativa al ribasso, poi un recupero per acquisti ma non tale da riportare alla precedente posizione; poi una nuova ondata speculativa al ribasso, un nuovo recupero per acquisti ma non tale da riportare alla precedente posizione, e così via fino ad oggi.

Ogni volta che si innesta l’ondata speculativa al ribasso, c’è da presumere che gli speculatori riescano a trascinare nelle vendite diversi malcapitati impauriti che non ritornano più agli acquisti, e gli acquisti sono fatti solo da chi si era rivolto alle vendite con l’intento di riacquistare a buon prezzo; mentre gli scottati non ritornano più. La divinità BORSA non ha nessuna coscienza e saggezza, e nelle sue febbri è dominata da chi scommette e da due anni si scommette sullo sfacelo. I popoli e i governi non debbono dipendere dal Moloch, né dalla sua febbre e né dalla sua strana coscienza, debbono governare il Moloch.

Proibire le vendite allo scoperto e applicare la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie erano le misure minime da prendere su tutti i mercati mondiali dal 2008, ma ancora nulla; si continua a dipendere dai capricci della speculazione e si divinizza il comportamento della speculazione che chiede liberalizzazioni per continuare a procedere a mani libere nei suoi comportamenti.
06/01/2012 francesco zaffuto

mercoledì 4 gennaio 2012

Tre mesi di tempo per dirvi il mio stipendio


A chiunque di noi bastano pochi secondi per dire quanto guadagniamo al mese: qualcuno dirà 1.800 euro e si considererà quasi benedetto dalla sorte, qualcuno dirà 1.200 euro e accompagnerà la cifra con qualche lamento, ma in ogni caso in pochi secondi siamo in grado di rispondere.
Ma se la domanda viene rivolta ai nostri parlamentari accade una crisi della ragione; occorrono almeno tre mesi di tempo per arrivare a capire quanto guadagnano e poi potranno dare una qualche risposta; tre mesi di studio di una specifica commissione parlamentare per approfondire lo studio. Attualmente il dubbio varia se guadagnano 16 mila euro al mese o solo 5.000 euro al mese, ci sono poi quelle pasticciose indennità che non fanno capire nulla, e tutti si danno un gran da fare per aumentare la confusione. Mistero: sono pagati di più o di meno degli altri parlamentari europei?
E una scena pietosa. Non potete farci digerire questa farsa, il pagamento dei parlamentari deve essere la cosa più chiara e trasparente possibile, ben controllabile da ogni elettore. Riguardo poi a una riforma giusta per limitarlo, non si possono cercare strani riferimenti, basta come riferimento i 1.200 euro con cui vivono tanti lavoratori, e poiché siete onorevoli lo si può moltiplicare per tre (1.200 x3 = 3.600), possono proprio bastare.
04/01/2012 francesco zaffuto
Immagine – il grafico di un labirinto

martedì 3 gennaio 2012

SMonti: e ora il lavoro


Occorrerebbe cominciare dal pane, il lavoro serve per il pane .
Quelli che per “bontà” si occupano degli altri, ora si occuperanno del lavoro e forse anche del pane. Al momento un bel po’ di pane è stato prosciugato dall’ultima manovra governativa, ma ora si parlerà di riforma del mercato del lavoro.
Mercato del lavoro: dialogo
Lavoratore: c’è qualcuno disposto a prendere una parte di me, della mia vita, del mio tempo, dei miei muscoli, del mio cervello, chiedo timidamente: posso servire a qualcosa o debbo chiedere scusa per la mia esistenza?
Datore di lavoro: Cosa hai fatto fino ad ora? – cosa sai fare? - perché lo vuoi fare?
Lavoratore: ma queste sono domande e io cercavo una risposta per la mia domanda di lavoro?
Datore di lavoro: senti ti posso prendere in prova. Poi se sei bravo ti assumo.
Lavoratore: Grazie, e quanto dura sta prova?
Datore di lavoro: Tre anni.
Lavoratore: Ma!
Datore di lavoro: Senza se e senza ma, lo dice anche Monti, è il contratto prevalente.
Lavoratore: Prevalente per chi?
Datore di lavoro: Per me che sono il datore di lavoro.
Certo, “giustamente” Monti vuole mettere mano alla semplificazione di 40 tipologie di contratti di lavoro, dove pur di non assumere a tempo indeterminato si arrivati alla prolificazione dei contratti a “progetto di non si sa che cosa” e all’uso di assumere lavoratori subordinati ma con partita IVA (come se fossero dei liberi professionisti). Ma inventare un contratto prevalente con un periodo di prova di tre anni è una aberrazione. Dire poi che non ci sono i soldi per un welfare capace di dare una dignitosa indennità di disoccupazione per chi viene licenziato è una ulteriore aberrazione.
03/01/2012 francesco zaffuto
Post collegato per argomento: Articolo 18, quale totem
Immagine – dal film Tempi Moderni – Chaplin osa riposarsi e viene additato dal caporeparto.