sabato 30 giugno 2012

Borse in volo, almeno per un giorno


Borse in volo dopo la notizia di possibili interventi della Banca centrale europea per limitare lo spread. A Milano in chiusura il 29 giugno, l'indice FTSE Mib ha guadagnato il 6,59%, l'azionario milanese ha messo a segno il maggiore rialzo dal 10 maggio 2010, quando il maxi-piano per la Grecia venne salutato con un balzo dell'11,3% circa. Trattasi della migliore performance da oltre due anni e la dodicesima di sempre.
Stabilizzare i tassi e impedire agli stati di affondare con il loro debito per gli effetti dell’innalzamento dei tassi di interesse, è ben visto anche dai mercati? E’ il segno che quando la politica esprime la volontà di fare ordine e di regolamentare i mercati possono reagire favorevolmente? Quando i mercati vengono lasciati al loro destino può permanere una rovinosa speculazione al ribasso? Questi interrogativi possono essere considerati anche come delle possibili risposte. Quello che accadrà nei giorni successivi è difficile da prevedere, fatto sta che per un giorno i mercati hanno speculato al rialzo e sono tanti gli investitori internazionali disposti a iniziare una speculazione al rialzo, perché sono tanti quelli che in questi tre anni hanno acquistato titoli a prezzi stracciati. Allora più che aspettare il segnale dei mercati occorre che la politica dia un segno ai mercati.
Riguardo poi al miracolo prodotto dal Mario Monti combinato con quello di Mario Draghi e di Mario Balotelli, abbiamo assistito ai più deliranti commenti fatti dalla stampa in un solo giorno, dove le combinazioni economiche e calcistiche sono state messe insieme con grande disinvoltura.
Chi è riuscito a capire qualcosa di quello che accaduto a Bruxelles sulla base dell’intervista rilasciata da Mario Monti? Io, lo confesso, no. Per tentare di capirci qualcosa ho dovuto fare riferimento a vecchie lezioni di tecnica bancaria dove si parlava di interventi della Banca centrale (allora Banca d’Italia) sul mercato aperto: la banca centrale interveniva con acquisti a sostegno del debito dello stato sovrano quando i tassi di interesse stavano sfiorando il limite di guardia. In pratica tecnicamente lo dovrebbe fare ora la Banca centrale europea, ma nessuno ha parlato di quale sarà il limite di guardia (2 o 3 o 4 o 5 ecc…); si dice che riguarderà solo i per i paesi virtuosi segno che i non virtuosi saranno lasciati cadere; si dice che sarà un intervento automatico ma si dice anche che la Merkel intende che ci saranno controlli ferrei. Il si dice si dovrà chiarire nei prossimi giorni e sei mercati capiranno che il si dice è solo un si dice può riprendere speculazione al ribasso.
Non voglio fare l’uccello del malaugurio, anzi mi auguro: che presto ci dicano quale è il limite di guardia (il 3% a mio avviso in questa fase non dovrebbe essere superato), che riescano a varare anche la tassa sulle transazioni finanziarie e che i 120 miliardi per la crescita facciano miracoli; ma rimango lo stesso con molte perplessità perché l’essere paese virtuoso non può significare essere un paese con livelli preoccupanti di disoccupazione; l’Europa deve dare un segnale in materia di comportamenti solidali per il lavoro e il welfare se non vuole arrivare alla disintegrazione del tessuto sociale.
Dalla lezione dei mercati del 29 giugno possiamo ricavare che ai mercati occorre dare qualche lezione.
30/06/12 francesco zaffuto
Immagine – Icaro in volo di Matisse

venerdì 29 giugno 2012

Consolazioni


Bella partita, complimenti a Balotelli e Prandelli e a tutta la squadra; ma non ci possiamo consolare con una partita e soprattutto il calcio è una cosa e l’economia un’altra cosa. Le partite a calcio sono più facili perché il fine è chiaro: occorre fare gol e per fare gol basta andare avanti, continuare a tirare in porta. Le partite economiche non sono così chiare: ogni atto ha il suo pro e il suo contro, specialmente se non si sa ciò che si vuole. Certo tutti vogliono uscire dalla crisi, ma ci sono due strade: ritornare a come era prima della crisi allo stesso modello sociale con tutte le sue storture oppure avviarsi verso una società più giusta e con meno disuguaglianze. La partita economica è una partita molto più difficile.
29/06/12 francesco zaffuto
Immagine – un pallone di calcio

mercoledì 27 giugno 2012

cosa frulla nella testa della Fornero?


"People's attitudes have to change. Work isn't a right; it has to be earned, including through sacrifice."
«L'attitudine della gente deve cambiare; il lavoro non è un diritto, va guadagnato, anche con il sacrificio».
E’ la Fornero che parla in una intervista al 'Wall Street Journal'.
Ma cosa frulla nella testa del signor Ministro? Si lavora per avere i mezzi di sopravvivenza, il lavoro è già fatica, travaglio. Si guadagna il salario e non il lavoro. Cosa significa guadagnarsi il lavoro? Si può teorizzare di restare disoccupati?
Ricordo al Ministro Fornero di leggere la Costituzione italiana senza mettere il testo a capa sotto
27/06/12 francesco zaffuto
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 35.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Art. 37.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.
Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

immagine - dal film tempi moderni, l'avvitamento dei bulloni

lunedì 25 giugno 2012

Un grande grazie


Sono andato a controllare gli orari di partenza dei treni sul sito di Trenitalia. Il treno notturno per Palermo ci sta: Milano centrale ore 20,05 – Palermo ore 16,36 numero treno 785
Un grande grazie a lavoratori della Wagon Lits che dall’8 dicembre 2011 al 18 giugno 2012 hanno occupato la torre faro del binario 21 della stazione di Milano Centrale.
I treni notte non sono stati ripristinati tutti e in tutte le città da nord a sud, ma quello che era stato cancellato con un tratto di penna è stato rimesso in discussione; la strenua lotta di questi lavoratori ha dato i suoi frutti per i cittadini che vogliono continuare ad usare questo servizio. La stessa Trenitalia ha dovuto ammettere che esiste un mercato di utenti che chiede questo servizio.
Gli 800 lavoratori licenziati non sono stati ancora tutti riassorbiti e continuerà ancora il presidio a terra nelle vicinanze della torre del faro.
Qui gli articoli:
sulla discesa dell’ultimo lavoratore
sul ripristino dei treni notte
E’ stata una lotta esemplare e i lavoratori hanno fatto uno scrupoloso conto delle stesse donazioni ricevute e il saldo positivo l’hanno voluto donare ad Emergency.
Questo paese tanto bistrattato dalla politica ha tanto da imparare dalla lotta di questi lavoratori.
25/06/12 francesco zaffuto
Qui il link di un racconto che avevo dedicato a questa lotta: IL TRENO SCOMPARSO
Immagine – la torre occupata del binario 21
Ricevo una precisazione di Binario 21 chiama Italia che inserisco
Buonasera Francesco,

grazie per il link.

Solo una precisazione: il Comitato Binario 21 chiama Italia (cioè noi) siamo comuni cittadini che hanno deciso di sostenere la lotta dei lavoratori licenziati dei treni notte, che ci hanno semplicemente comunicato di non voler ricevere direttamente l'importo delle donazioni che avevamo raccolto per sostenere la lotta.

A quel punto, noi cittadini del Comitato Binario 21 chiama Italia abbiamo deciso di devolvere la somma a Emergency, con le motivazioni descritte (costante presenza e assistenza medica e informazione tramite E-il mensile). Andrebbe dunque modificata la frase " E’ stata una lotta esemplare e i lavoratori hanno fatto uno scrupoloso conto delle stesse donazioni ricevute e il saldo positivo l’hanno voluto donare ad Emergency. " che contiene un'imprecisione; la creazione e gestione del conto corrente e la decisione sulla destinazione dei fondi raccolti sono state esclusivamente curate dal Comitato Binario 21 chiama Italia e non dai lavoratori licenziati dei treni notte. Purtroppo devo specificare la cosa per evitare incomprensioni e notizie poco precise, trattandosi di donazioni.

Grazie e buon lavoro,

Elena Bellini
per il Comitato Binario 21 chiama Italia

domenica 24 giugno 2012

Cure economiche ritardate


Nell’ultimo incontro di Roma il quartetto (Merkel, Hollande, Monti e Rajoy) si è detto favorevole alla introduzione della Tobin tax da introdurre anche senza il Regno Unito. E pensare che nel lontano 2009 era stato il primo ministro inglese Brown a proporre di tassare le transazioni finanziarie durante il G20 in Scozia e tutti lasciarono cadere l’invito. UN ALTRO G20 in Scozia, le exit strategy e le pia...
Oggi sono proprio gli inglesi (con un governo di conservatori) a manifestare la loro contrarietà; e anzi, in caso di introduzione parziale della tassa sulle transazioni fatta dagli altri stati europei, contano di avere vantaggi per l’emigrazione delle transazioni vero la borsa di Londra.
La tassa sulle transazioni finanziarie se introdotta dal 2009, e su tutti i mercati, avrebbe limitato le speculazioni finanziarie e avrebbe fatto incassare agli Stati un po’ di miliardi; era una medicina non risolutiva ma sicuramente utile all’ammalato; oggi pare diventare la medicina che si prescrive al moribondo (e c’è sempre qualche dottore che manifesta la sua contrarietà).
24/06/12 francesco zaffuto
Immagine – pillole che escono da un flacone di medicine

lunedì 18 giugno 2012

La Grecia e l’esultanza degli strozzini


Appena si è delineata la vittoria dei conservatori di Nea Dimokratia subito si è diffusa la soddisfazione di Merkel, Barroso, Monti, Obama; governanti europei e banchieri di tutto il mondo … pare che abbiano vinto loro. Ma non è proprio così. L’Antonis Samaras vincente porrà in discussione il patto per tenere la Grecia dentro l’area euro e lo stesso Alexis Tsipras, se avesse vinto, avrebbe posto in discussione il patto. Forse le condizioni poste da Tsipras potevano essere diverse; ma, in ogni caso, neanche Antonis Samaras potrà accettare la disintegrazione sociale del suo paese.
La Grecia non può essere strozzata dagli interessi sui debiti; strozzare chi è in difficoltà non è il modo per recuperare i crediti e non può essere il modo di costruire l’Europa. Se uno stato europeo può emettere debito pubblico ad in tasso dell’1% ed un altro stato è costretto ad emetterlo a tassi del 7 o 8 % lo sfascio può solo continuare fino alle conseguenze più estreme. L’emissione del debito europeo deve avvenire allo stesso tasso; i governanti europei chiamino i titoli come vogliono: Eurobond o Euroscasss, ma non possono prendersi un altro anno di tempo per prendere delle decisioni.
18/06/12 francesco zaffuto
Immagine – il Partenone visto dalla collinetta del Filopappo – foto Maria Luisa Ferrantelli

venerdì 15 giugno 2012

IMU, memoria


Oggi 15 giugno venerdì, sono andato in banca per pagare l’IMU con il modello F24. Considerata la scadenza del 18 giugno mi aspettavo di trovare una lunga fila; e invece nessuno, c’ero solo io. Non avranno fatto tutti lo sciopero fiscale della Lega Lombarda? Mi sono chiesto. Ma non c’erano barricate, appelli e manifesti in giro. Quindi? Molto semplice: tutti pagano tramite Caf e commercialisti. Tutti, anche con solo una casa e uno stipendio, ricorrono ai commercialisti come fossero a capo di imprese e società partecipate. Tutti hanno paura di sbagliare. Sono rimasto uno dei pochi che testardamente voglio compilare e pagare di persona, sono un animale in estinzione.
Consegno timorosamente il mio modello F24 alla cassiera della banca, che è molto gentile; subito mi corregge la detrazione per la prima casa dove avevo inserito € 100,00; dice che dovevo dividerla per due visto che trattasi di acconto (quindi solo € 50,00 essendo in comproprietà con la moglie); poi mi scrive il codice del comune anche sulla riga della parte di imposta che va versata allo Stato con il codice 3919. Niente male mi dico per aver trovato una cassiera gentile; ma mi sorge il dubbio: chissà se non ho fatto altri errori che la gentile cassiera non ha potuto scoprire, perché non evidenti? Eppure lo studio dell’IMU, mi è costato un po’ di giorni di fatica, ho consultato diversi siti internet, e nel sito dell’Agenzia delle entrate i misteri si infittivano e le istruzioni del modello F24 non erano esaurienti. Eppure testardamente continuo a sostenere che i cittadini debbono essere posti in condizione di poter fare da soli per pagare le imposte, che le imposte debbono essere semplici, e che gli uffici delle Agenzie delle entrate debbono dare una mano e non solo perseguitare per gli sbagli.
15/06/12 francesco zaffuto
Immagine – un modello f24

giovedì 14 giugno 2012

Il bracciale di Gates


Sono un miliardario: oggi mi va di essere generoso voglio regalare alcuni miliardi a chi soffre la fame.
Sono un miliardario: oggi mi va di sistemare la scuola, ci sono troppi insegnanti che non sanno insegnare; progetto un bracciale da mettere a tutti gli alunni e in base agli impulsi elettrici del corpo si potrà capire quali sono gli insegnanti noiosi; il progetto mi costa 335 milioni di dollari, ma sono ben spesi.
Sono un miliardario: oggi come ieri mi va di restare miliardario.
Caro Bill,
insegnare è uno dei pochi mestieri trasparenti: vedono e sentono benissimo come insegni gli studenti, lo sentono i genitori per notizie riportate e anche i dirigenti delle scuole; c’è poco da indagare su quello che già si sa, a meno che non si intenda perseguitare qualcuno. Il fatto è che insegnare non può essere scisso dall’apprendere: sono necessari buoni insegnanti ed anche buoni studenti perché il miracolo si possa verificare. Quando invece il miracolo non accade si mettono diversi elementi: persone che insegnano perché non hanno trovato un altro lavoro, la noia di studenti viziati che studiano solo perché è un obbligo, genitori che parlano male della scuola e dei docenti, dirigenti scolatici che non hanno niente da insegnare agli insegnanti, una società che blatera sulla scuola con uno stupido atteggiamento di superiorità (e tra questi ultimi ci stai anche tu caro Bill Gates).
14/06/12 francesco zaffuto
Immagine fuori testo – il braccialetto elettronico dei detenuti – da internet

mercoledì 13 giugno 2012

FRONTALIERI E FISCO

Nel video una delle tante gag della fortunata serie di Frontaliers.  Ma se entriamo in materia di stranezze sui frontalieri al fisco italiano va la palma d’oro.
 Una delle tante stranezze della denunzia dei redditi in Italia è quella che riguarda i frontalieri che vanno a lavorare in Svizzera: se sei un frontaliere che abiti entro 20 km dal confine puoi benissimo non dichiarare il reddito di lavoro ottenuto in Svizzera; se sei un frontaliere che abiti in un comune più distante devi dichiarare il reddito di lavoro ottenuto in Svizzera (con una franchigia di 8.000 euro).  Se si considera che i redditi di lavoro hanno avuto già una tassazione in Svizzera indipendentemente da ogni considerazione chilometrica, si viene ad avere una grande disparità di trattamento per cittadini italiani che si trovano nella stessa condizione (anzi chi dista maggiormente tende ad avere maggiori oneri).
 Un tentativo di spiegazione in questo mistero la si può trovare nell’accordo tra l’Italia e la Svizzera in base al quale i Cantoni svizzeri confinanti con l'Italia (dei Grigioni, del Ticino e del Vallese) versano ogni anno a beneficio dei comuni italiani di confine una parte del gettito fiscale proveniente dalla imposizione delle remunerazioni dei frontalieri italiani, come compensazione finanziaria delle spese sostenute dai comuni italiani a causa dei frontalieri che risiedono sul loro territorio. Ma un accordo tra due stati di compensazione fiscale non può giustificare poi un diverso trattamento dei propri cittadini; ma quando si parla di fisco in Italia pare cessare la logica.
13/06/12 francesco zaffuto
Qui la risposta dell’Agenzia delle entrate al quesito posto da un frontaliere (anche se fa riferimento all’anno 2008 è ancora valida)

lunedì 11 giugno 2012

Cattiverie


Le cattiverie si trovano spesso nel quotidiano, oggi ne ho trovata una alla pagina 7 delle istruzioni per l’UNICO persone fisiche 2012, eccola:
Le dichiarazioni presentate tramite ufficio postale da parte dei contribuenti obbligati alla presentazione per via telematica sono da ritenersi non redatte in conformità al modello approvato e, conseguentemente, si rende applicabile la sanzione da 258 a 2.065 euro ai sensi dell’art. 8, comma 1, del D.Lgs. 18 dicembre 1997 n. 471 (vedi Circolare n. 54/E del 12 giugno 2002).
L’uso della parola conseguentemente è un capolavoro di cattiveria. Un altro capolavoro il ventaglio ampio della sanzione che va da 258 a 2.065 euro che sta a terrorizzare il distratto inadempiente.
Ma l’inadempiente colpito non è un evasore; potrebbe aver pagato tutto regolarmente, si è solo permesso di aver usato l’ufficio postale per inviare la dichiarazione.
Ma quale è il motivo di questa cattiveria? Forse perché l’Agenzia dell’entrate non si vuol far carico di aprire la busta e digitare al sistema i dati? Eppure la digitazione avviene lo stesso, tante e vero che dopo un anno arriva una letterina che ti dice se hai sbagliato o no nella disposizione dei dati nella dichiarazione.
Allora quale è il motivo di tanta cattiveria? Pare fine a se stessa, intanto: il terrore si impossessa di te; pensavi di cavartela senza commercialista e senza Caf, cominci ad avere dubbi su dubbi.
Precisazione: se guardiamo la data di questa cattiveria ognuno può risalire al governo che l’ha ideata; ma oggi non mi va di parlare di politica, solo di stranezze.
10/06/12 francesco zaffuto
Immagine – copertina del fumetto Cattivik – dal link

sabato 9 giugno 2012

Il nemico onnipotente


Può saltare con una bomba una scuola, la mafia è ovunque, un terremoto può essere causato a distanza per esperimenti scientifici di una superpotenza, l’alluvione è colpa dell’ultimo esperimento, la crisi è originata da una setta di supercapitalisti massonici, forse anche il Papa è un massone. E’ inutile che vi rigirate con le parole; le parole non contano niente, il vostro blog meno di niente, il vostro voto vale zero poi fanno quello che vogliono. LORO fanno sempre quello che vogliono. In parte è anche vero, ma solo in parte. Questo nemico disegnato come onnipotente schiaccia tutto, schiaccia ogni speranza per i giovani e ogni possibilità di lottare, schiaccia anche ogni considerazione per il vecchio che vede chiudersi in modo inutile la propria vita.
Il nemico è potente ma non è onnipotente, è diviso e pieno di contraddizioni come lo siamo noi, a volte noi stessi siamo nemico a noi stessi. Occorre conoscere, esaminare le contraddizioni una ad una ed operare con calma; occorre riflettere su ciò che si vuole, costruire con pazienza e qualcosa accadrà. La parola apparentemente debole ha una forza capace di creare convinzione ed è capace di demolire precedenti convinzioni; è debole ma è l’unica forza creatrice.
09/06/12 francesco zaffuto

Immagine – la piramide sul retro della banconota di un dollaro

martedì 5 giugno 2012

Il Papa teologo e la sua teologia approssimativa e contorta per il popolo


“Anche senza la ricezione ‘corporale’ del sacramento e anche senza assumere l’ostia possiamo essere spiritualmente uniti a Cristo nel suo corpo”.
Sembrerebbero parole uscite da un movimento ereticale medioevale o dal dibattito del movimento della Riforma; posizioni di questo genere, le cui relative conseguenze potrebbero mettere in discussione l’esistenza stessa dell’istituzione ecclesiastica e delle sue gerarchie, dalla chiesa cattolica anticamente sono state condannate come eretiche. Peccato che a proferirle sia stato il Papa in persona rivolgendosi ai divorziati durante la sua visita a Milano. E’ vero che il concetto di “comunione spirituale” non è nuovo, tuttavia con essa si è sempre intesa un’unione che il fedele può realizzare col Cristo ( è un’estensione un po’ ardita dire anche “col suo Corpo”) nella sua interiore intenzionalità in qualunque momento, specie quando si trovi materialmente impedito a ricevere l’ostia o il suo pentimento non si sia potuto ancora trasformare nella concreta uscita dalla condizione di peccatore. Ma come può il divorziato o risposato avere ripristinato l’uscita dalla condizione che, a detta della dottrina cattolica, è di colpa? E soprattutto, come può accedere all’unione spirituale col Cristo, quando l’impedimento materiale non è dovuto ad una contingenza accidentale, ma risiede proprio nel divieto pubblicamente espresso da parte di chi presiede alla materializzazione e somministrazione del Corpo di Cristo? Il che equivale a dire che l’intenzionalità di comunione del fedele è superiore all’atto sacramentale e lo realizza in ogni caso. Certo non ci stupisce che il Cristo possa concedere ciò che un suo portavoce terreno nega, ma da qui a concludere che la funzione del sacerdote è del tutto pleonastica (anzi, in questo caso addirittura in contrasto con la volontà divina) o a dire con certo protestantesimo che è solo simbolica, il passo è breve. Considerando che l’Eucarestia è la base su cui poggia tutta la liturgia cattolica, ne discende che tutta la funzione della Chiesa non è sostanziale ma solo formale ed evocativa. Questa Chiesa, così calcolatrice, contraddittoria e attenta al suo potere e al numero dei seguaci (sono troppi tra loro i divorziati e risposati), chiede una fede separata dai contenuti teologici a cui dovrebbe aderire, non a caso il cattolico è il più ignorante rispetto alle Scritture, la cui lettura e interpretazione viene delegata ai sacerdoti. Si può così rappresentare il Cristianesimo dell’uomo del 2000?
E’ indispensabile che il Cristianesimo recuperi tutta la spiritualità distrutta nei secoli. Quando poi si parla di “comunione spirituale” si presenta infatti un’ulteriore questione: cosa è lo spirito nella concezione cattolica di uomo? Non è un caso che i cattolici non ne abbiano alcun concetto e lo confondano con l’anima, poiché il dogma della bipartizione dell’uomo in anima e corpo è stato sancito dal concilio di Costantinopoli nell’869. Sussistendo solo i due elementi di natura individuale e mancando il terzo elemento di natura universale, lo spirito appunto, con che cosa l’uomo potrebbe realizzare un’unione cosmica? La perdita dell’uomo tripartito si può dire che segnò l’inizio del processo di materialismo della Chiesa cattolica e della perdita di spiritualità del messaggio cristiano. Allora si saprebbe che l’immagine della Natività è la nascita del Cristo in ognuno di noi tramite la propria anima purificata rappresentata come la Vergine, che la vera comunione è sempre e solo spirituale e perenne e nostra missione è risvegliarne la coscienza in noi, non può avere mediazioni materiali, è il “non io ma il Cristo in me”, e finalmente che è l’uomo stesso ad essere il tempio.
05/06/12 Maria Luisa Ferrantelli
immagine - cenacolo di Leonardo

lunedì 4 giugno 2012

Ricominciare dal terremoto


Anche ieri alle ore 21,00 un’altra scossa ha martoriato le popolazioni dell’Emilia, il terzo terremoto in pochi giorni.
Va acquisita la consapevolezza che trattasi di un problema grave che investe tutta l’Italia: la pianura padana è entrata nella carta sismica del paese con tutto l’impatto che si può avere in termini umani ed economici.
Una vasta area del paese che fino all’aprile 2012 era considerata a basso rischio sismico diventa ad alto rischio sismico. Questi fatti debbono portare alla consapevolezza di una grande questione nazionale: Governo, Parlamento, partiti e movimenti debbono prendere atto che occorre partire da questo evento per disegnare tutta l’azione politica nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Prendere atto che l’Italia è una nazione interamente sismica significa che i criteri delle nuove costruzioni debbono tenere conto di questo dato, e per le costruzioni vecchie debbono essere eseguiti interventi di adeguamento (o di demolizione e ricostruzione) . Un piano in questa direzione può avere la necessità di interventi economici di entità enorme a cui debbono contribuire enti pubblici e privati.
La soluzione non può essere solo quella dell’assicurazione per i danni del terremoto; tra l’altro malamente delegata al settore privato, come previsto dal decreto 59 (TERREMOTO: fatti vostri); si tratta di adeguare a criteri antisismici un intero paese per case, edifici pubblici, e monumenti di rilievo artistico.
Nelle costruzione delle case nuove spesso i privati sono disposti a spendere tanto per quelle cose che si vedono: le mattonelle di pregio nei bagni o le porte in legno pregiato; per le norme di sicurezza si fidano di quello che dicono i costruttori, allora i costruttori debbono essere legati a normative precise e ad adeguati controlli.
La salvaguardia del territorio e del patrimonio edilizio può diventare un vero e proprio motore di sviluppo economico per il paese, è una strada che va coraggiosamente iniziata anche perché trattasi di un lungo percorso.
04/06/12 francesco zaffuto
Immagine una casa antisismica in un laboratorio di sperimentazione – tratta dal link:

domenica 3 giugno 2012

Denaro fresco o molto stagionato


Governo: 20 – 30 miliardi entro l’anno alle imprese. Grande merito di che? Si tratta di soldi che dovevano essere pagati già da tempo. Si tratta di uno Stato in stato di morosità. La relativa uscita era già prevista in bilancio dello Stato o degli enti pubblici ed incomprensibilmente non era stata eseguita in pagamento. Oggi la sola idea di pagare entro il 2012 i propri debiti viene considerata come un atto misericordioso da parte del Governo Monti, come se fosse una nuova linfa di denaro pubblico; sta solo facendo con estremo ritardo il dovere non fatto dai precedenti governi. Non solo, il Governo chiama le banche ad intervenire; così se l’imprenditore per estremo bisogno di liquidità vuole una anticipazione di qualche mese possono guadagnarci di nuovo le banche.
L’ultima chicca: il Governo non sa a quanto ammonta questo debito con le imprese (forse che sì, forse che no 70 miliardi in totale), deve essere ricostruito e certificato; in pratica nell’epoca dell’informatica esiste alcuna centralizzazione di dati tanto importanti del debito. Certo il danno si può fare ricadere sui governi precedenti; ma almeno sia chiaro che è un danno, un grave danno lasciato da Berlusconi e Prodi, uno grande e valente imprenditore e l’altro grande e valente professore.
03/06/12 francesco zaffuto
immagine - un euro