domenica 28 luglio 2013

art. 138, da barriera a buco

L’articolo 138 della Costituzione è una barriera che non impedisce le modifiche alla Costituzione ma vuole garantire che tali modifiche siano ragionate in un arco di tempo e che siano approvate da maggioranze qualificate. Una attenta lettura dell’articolo sgombra ogni dubbio.

Art. 138.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

Tre mesi di tempo tra una votazione e l’altra e una maggioranza dei due terzi del Parlamento e le modifiche sono possibili. L’articolo 138 vuole una garanzia del 66% dei rappresentanti oppure il popolo può spazzare via le modifiche con un referendum (referendum questa volta decisivo e senza quorum).
L’articolo 138 stabilisce il minimo requisito di sovranità popolare per la massima legge dello Stato.
 Questo “strano” governo Letta si è dato come fine quello di cambiare la Costituzione in 18 mesi, ma al posto di cercare un vasto consenso parlamentare per ottenere il necessario 66% preferisce trovare un escamotage per rendere la barriera del 138 un buco. Questo espediente la “strana” maggioranza lettiana voleva trovarlo prima delle vacanze ma grazie all’opposizione del M5stelle ha dovuto rinviare l’escamotage a settembre.
 A Settembre i lettiani ritorneranno sull’attacco al 138 con la logica “del prima il buco e poi vi diciamo quali saranno le riforme costituzionali”, occorre vigilare per evitare che questa “strana logica” venga a produrre in settembre effetti catastrofici per la Costituzione. E’ un dovere ricercare un ampio consenso.  Non ci sono alibi:  se si tratta di modifiche per ridurre il numero dei parlamentari, modificare il bicameralismo perfetto, eliminare le province, ridurre la spesa per la politica, si può  trovare anche il consenso dell’opposizione; ma se si vuole una scorciatoia verso il presidenzialismo e ridurre il Parlamento ad una assemblea di azionisti che si limita ad approvare le delibere del Governo allora NO.
28/07/13 francesco zaffuto


Immagine – copertina libretto Costituzione italiana

mercoledì 17 luglio 2013

PDL = PD = F35

Senato 16 LUGLIO 2013, viene approvata una mozione che in pratica dà il definitivo via libera alla continuazione del programma F35. Hanno votato  a favore 202 senatori del PD, PDL e Scelta Civica, contrari 55 senatori di Sel e Movimento 5 stelle, astenuti 15 senatori della Lega. La notizia è quasi oscurata dalle due stelle del giorno Alfano e Calderoli su cui si sono concentrate le chiacchiere di tutta la giornata del 16 luglio. Ma si tratta dell’evento più rilevante sul piano economico e politico:  la spesa di 13 miliardi per gli aerei di guerra F35 non si tocca, l’Italia fa un generico riferimento all’Europa ma  resta legata ai progetti militari e dell’industria militare USA,  il PD ricompatta tutti i suoi esponenti su questa linea, Movimento 5 stelle e Sel vengono additati come pericolosi pacifisti.

domenica 14 luglio 2013

assenza di Stato

Alla Farnesina non sapevano, al Viminale non sapevano: in maggio con una operazione di polizia di 50 agenti viene arrestata Alma Shalabayeva e la figlia (una bambina), vengono imbarcate su un aereo privato diretto in Kazakistan ed espulse. Non una espulsione qualsiasi, si tratta della moglie di un dissidente di quel paese .
Oggi il Governo corre ai ripari annullando l’espulsione,
ma il Governo in quel frangente non c’era.
Chi ha dato l’ordine agli agenti?
Chi ha ordinato il volo?
Non si può trovare come giustificazione un incidentale vuoto di potere, fatto sta che “qualcuno” il potere lo ha esercitato.  Lo Stato Italiano, per circa tre giorni, non c’era.
francesco zaffuto


immagine - il simbolo dello Stato italiano

giovedì 11 luglio 2013

alta pressione


 A volte è accaduto che ci siano state delle manifestazioni di cittadini in concomitanza con dei processi,  e si è parlato, in tali frangenti,  di indebite pressioni sui giudici che debbono decidere in tutta coscienza; ma arrivare a un Parlamento che sospende i suoi lavori per mezza giornata per consentire a una componente politica di riunirsi per parlare della convocazione di una udienza di Cassazione,  ed arrivare a ventilare una possibile crisi di Governo in caso di una sentenza sgradevole non era mai accaduto nella storia italiana e credo neanche nella storia europea.
 Di fronte a una Cassazione che fa il suo dovere di stabilire una udienza per impedire la prescrizione di reati si arriva ad accusare la stessa alta corte di comportamento sconveniente e persecutorio nei confronti di un imputato.
 Come si concluderà la faccenda lo sapremo con il sole di Agosto ma il sole pur debole dei primi giorni del luglio 2013 pare aver già  dato alla testa.
francesco zaffuto

immagine – Cassazione in una inaugurazione di anno giudiziario