lunedì 30 settembre 2013

L’Iva e le altre

  Se su un maglione venduto a 100 euro grava (fino ad oggi 30 settembre) IVA del 21 per cento, vuol dire che 100 è comprensivo della stessa Iva,   proviamo a scorporare l’IVA con una semplice proporzione che ci permette di ricavare il prezzo al netto dell’IVA
100 : 121 =  x : 100  risolviamo l’incognita ed abbiamo 100x100/121 che corrisponde a € 82,64
Di conseguenza l’IVA al 21% sul maglione di € 100 corrisponde a € 17,36
Sullo stesso maglione dal 1 ottobre l’IVA sarà del 22%, se il negoziante lascia invariato il prezzo abbiamo
100 : 122 = x : 100  e risolvendo otteniamo € 81,97 con un’IVA di  € 18,03
In pratica l’aumento di un punto percentuale corrisponderà a € 18,03 – 17,36 = € 0,68. Se il commerciante non aumenta il prezzo del maglione quello 0,68 graverà su di lui, quindi nel giro di pochi giorni i commercianti cercheranno di adeguare i prezzi  e il maglione probabilmente sarà segnato a € 101.
 I commercianti che riescono subito ad adeguare i prezzi e che mantengono le vendite non soffriranno di certo; ma ci sono commercianti che già sono in difficoltà a vendere quel maglione a cento euro e ci sono consumatori che proveranno a guardare nel proprio guardaroba e utilizzeranno i maglioni vecchi se i tarli non se li sono mangiati durante l’estate.
 Quindi  l’effetto di questo aumento IVA  può essere : tendenziale diminuzione dei consumi, difficoltà per il commercio e per chi produce, e per l’occupazione non sarà di certo una boccata di ossigeno.
  Certo quel  € 0,68 sembra ben poco, ma  18,03 euro su ogni maglione sono una cifra notevole. L’IVA, grava su tutti, non importa se chi compra il maglione sia ricco o povero.
 Si possono fare tutte le chiacchiere che si vogliono sulle impose ma se si vogliono ridurre le imposte occorre ridurre la spesa.  
 Quell’idea di mantenere la spesa elevata e pagarla aumentando il debito pubblico non è praticabile stando in Europa e qual’ora fosse praticabile,  uscendo dall’Europa e stampando Lire italiane,  avrebbe come effetto una inflazione strepitosa.
 Se si vuole ridurre la spesa senza chiudere scuole ed ospedali occorre ridurre la spesa superflua. Ma, ma, ma, …
Se lo Stato eroga pensioni superiori a 5.000 euro al mese è sicuramente superfluo, ma appena si vuole operare un qualche limite subito scattano i veti: si dice che si tratta di diritti acquisiti sulla base dei contributi pagati, e “grandi giuristi” come Amato diranno subito che non si può.
Se si vuole porre un divieto di accumulo di più pensioni oltre i 5.000 euro scattano le stesse pregiudiziali.
Se si vogliono eliminare le province, si dice che il risparmio è ben poco.
Se si vogliono ridurre gli stipendi ai parlamentari si dice che il risparmio è ben poco; se si vuole ridurre il numero dei parlamentari si dice che ci vogliono tempi lunghi per una riforma costituzionale.
Se si dice che si possono ridurre gli stipendi ai dirigenti pubblici con oltre 300.000 euro l’anno, si dice che è stato fatto e si scopre che nei fatti non è stato fatto.
Se si vogliono risparmiare  i miliardi per gli arerei di guerra F35 si dice che ci sono impegni internazionali.
Se si vuole colpire il gioco d’azzardo e i guadagni di chi opera in quel settore, si dice che il gioco d’azzardo permette un incasso allo Stato, salvo poi diventare spesa per curare il malati di ludopatia.
Se si vuole chiudere la TAV, si dice che è un’opera utilissima per il progresso (come lo era il mega ponte sullo stretto).
Poi si dice sempre la solita balla di far pagare gli evasori e si sparano cifre enormi sulle imposte evase; ma finché gli evasori non si scoprono con  precisi dati anagrafici non si può fare niente ed occorre fare attenzione tra  grandi evasori e piccoli disperati sull’orlo del fallimento.
 Le imposte poi debbono avere un proprio equilibrio e se sono squilibrate nel modo di operare frenano la stessa economia. Ci possono essere imposte sui consumi (l’IVA ne è un esempio), sui redditi (l’IRPEF ne è un esempio), imposte sul patrimonio (l’IMU ne è un esempio).  Le imposte sui redditi di lavoro sono quelle che più delle altre frenano occupazione e produzione generando anche prezzi elevati nel momento della produzione dei beni;  bene,  in Italia abbiamo IRPEF ed IRAP e da tempo si dice che è necessario diminuire queste imposte ma non si vogliono neanche ipotizzare e studiare delle imposte sul patrimonio.
 Berlusconi e Letta sono complici per l’aumento dell’IVA, solo che il primo vuole darla da bere dicendo che non è colpa sua e il secondo si limita a dire che era inevitabile.
30/09/2013 francesco zaffuto
Immagine – un maglione 

domenica 29 settembre 2013

Ma è stata veramente una sorpresa?


 Governo nato a seguito di una particolare “storica” elezione del Presidente della repubblica, con la pretesa di modificare la Costituzione in diciotto mesi e con la pretesa di far risollevare il paese dalla crisi economica: si è trascinato in questi mesi con al centro dei suoi problemi le vicende giudiziarie di Berlusconi che hanno offuscato le sue deboli azioni;  l’unico provvedimento che si riesce a porre a ricordo di questo Governo è la eliminazione dell’IMU e una sua possibile trasformazione in una nuova tassa comunale nel 2014. I miliardi che sono serviti per l’operazione IMU ovviamente sono venuti a mancare per l’operazione IVA e per l’eventuale diminuzione della pressione fiscale sul lavoro.
 Il governo viene abbandonato dai ministri berlusconiani nel momento stesso di prendere le decisioni sull’IVA e questa difficoltà diventa la scusa per il PDL  per non dire chiaramente che il motivo chiave è l’annunciata decadenza del Senatore Berlusconi dal suo seggio parlamentare.
 Il paese si presenta bloccato su una vicenda giudiziaria conclusa in Cassazione ma che si trascina nel mondo politico, probabilmente la tensione salirà fino al 14 ottobre (data in cui il Senato si deve pronunciare sulla decadenza del senatore Berlusconi).  I nodi da sciogliere per Napolitano ora sono ben più complessi, si rischia di arrivare di nuovo ad elezioni senza aver modificato quella legge Porcellum che nei fatti ha determinato questa condizione di ingovernabilità.
 Il paese Italia, giusto per ricordarlo, nelle ultime elezioni nazionali si è così espresso:
1/4 astenuto (giusto per sintetizzare perché gli astenuti sono molti di più)
1/4 per il PD e i suoi alleati
1/4 per Berlusconi con il suo PDL e alleati
1/4 per Grillo che vuole marciare da solo.
E' appena il caso di ricordare agli italiani che votano e ai politici italiani che interpretano il voto che non si governa il paese con 1/4.
29/09/2013  francesco zaffuto

Immagine – fotocomposizione di Liborio Mastrosimone – Sorprese - http://libomast-digiart.blogspot.it/

Descrizione per disabili visivi – Tre uova che vengono inserite  da mani in un tempio;  un grande occhio emerge dall’uovo centrale e forse può vedere le sorprese contenute nelle altre due uova, c’è proprio un tuorlo nel secondo uovo, e quindi il terzo chiuso potrà generare quello che era destinato a generare.

sabato 28 settembre 2013

e fu crisi di governo


che tutti i miei parlamentari si dimettano

e dopo l'annuncio di Letta per una richiesta di chiarimenti in Parlamento per martedì prossimo 
arriva la mossa anticipata
che tutti i miei ministri si dimettano

"non possiamo dare sostegno a un Governo che vuole aumentare l'IVA" (questa la motivazione)

Qui per dovere di informazione la memoria difensiva presentata dal Senatore Berlusconi alla Giunta del Senato per le immunità parlamentari 
http://www.ansa.it/documents/1380379887579_M.pdf

venerdì 27 settembre 2013

Oscar per la musica a Sergio Endrigo

 Ricordate quel bel film di Troisi “Il postino”, e quella musica suggestiva che l’accompagnava che vinse l’oscar. Sergio Endrigo riconobbe che la musica era in qualche modo sua e intentò causa a Luis Bacalov 18 anni fa. Le cause civili sono lunghe e spesso si muore prima di vederle concluse. 
 Ad otto anni dalla sua scomparsa Sergio Endrigo vince l’Oscar per la musica. Il compositore Luis Bacalov ha infatti riconosciuto al cantautore istriano la co-paternità della colonna sonora del film “Il postino” per la quale nel 1996 gli era stata conferita la prestigiosa statuetta. La decisione di Bacalov, che ha ridepositato alle Società degli autori i bollettini – come dire l’atto di nascita di quelle musiche – con l’aggiunta dei nomi di Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri, mette fine a una causa che si trascinava da 18 anni. Per la notizia e ulteriori dettagli sul sito di Michele Bovi   http://www.michelebovi.it/

Immagine – Troisi con la sua bicicletta nel film Il postino

giovedì 26 settembre 2013

imbarazzo

Per imbarazzo ( da embarazo spagnolo) si può intendere uno stato emotivo più o meno intenso che si manifesta esclusivamente in una situazione sociale, comportando senso di fastidio o di disagio, anche per le incertezze nelle decisioni da prendere; per imbarazzo può intendersi anche un ostacolo, la difficoltà a risolvere un problema, o un semplice disturbo digestivo.
L'imbarazzo può essere un sentimento simile alla vergogna, ma il senso di vergogna può essere anche provocato da motivazioni che nessun altro conosce, mentre l'imbarazzo è sempre pubblico (riferibile al concetto di "ansia sociale"). Inoltre l'imbarazzo di solito è causato da un atto socialmente inaccettabile .
SE ANCORA NON SI E’ CAPITA LA PAROLA IMBARAZZO BASTA PENSARE AL  PRESIDENTE LETTA, OGGI NEGLI USA, MENTRE DALL’ITALIA ARRIVANO LE  MINACCE DI DIMISSIONI DI TUTTI I PARLAMENTARI DEL PDL.
Per i significati della parola riferimenti su http://it.wikipedia.org/wiki/Imbarazzo
Immagine – uomo che, per superare l’imbarazzo, mette la testa nella sabbia – da internet - http://marketingarena.it/2012/06/16/seat-pagine-gialle-e-limbarazzo-del-marketing-oltre-il-limite/

mercoledì 25 settembre 2013

bandiera spagnola su Telecom

Telecom Italia sta per passare sotto controllo spagnolo.  Mediobanca, Generali e Intesa (banchieri e assicuratori italiani)  hanno firmato la cessione di parte delle proprie quote agli spagnoli di Telefonica, che dal 46% sono così saliti fino al 66% della proprietà di Telecom, e con la possibilità di comprare ancora. Per altri sei mesi si chiamerà Telecom poi si vedrà.
 Poi si vedrà anche per tutti gli esuberi di personale che potrebbero verificarsi (probabili 12 mila).  Quando due grandi gruppi si mettono insieme, scattano le cosiddette economie di scala, e cominciano subito le ristrutturazioni umane del personale. Nel caso di questa nuova società con controllo spagnolo, le sue dimensioni saranno notevoli e non solo europee (Telecom è presente anche in Argentina e Brasile, mercati dove Telefonica è egualmente tra i leader)
Chi avrà un beneficio di questa unione? Sicuramente non chi lavora alla Telecom. In quanto agli utenti della telefonia italiana resteranno  alle prese con i mille contratti dei tanti gestori di telefonia che ci bombardano in TV con le loro offerte. In quanto agli interessi dell’Italia, ormai siamo nel campo delle astrazioni, forse l’Italia e l’imprenditoria italiana sono solo un’astrazione.
Non possiamo però dimenticare che nel 1994 Telecom si chiamava ancora Sip ed apparteneva all’IRI (cioè allo Stato)
Poi divenne Telecom
La vicenda della dismissione si è consumata con diversi atti negli anni che vanno dal 1993 al 1999;  i diversi governi di allora sono stati
 Governo Ciampi (28.04.1993 - 16.04.1994); Coalizione politica: DC, PSI, PSDI, PLI; - Governo Berlusconi (10.05.1994 - 22.12.1994); Coalizione politica: FI, LN, AN, CCD, UDC; Durata: 226g.; - Governo Dini (17.01.1995 - 17.05.1996); Coalizione politica: Indipendenti -Governo Prodi (18.05.1996 - 9.10.1998); Coalizione politica: PDS, PPI, Lista Dini, UD, Verdi; Governo D'Alema (27.10.1998 - 18.12.1999); Coalizione politica: Ulivo, PDCI, UDEUR.
 La sinistra ha avuto una grossa responsabilità in quella privatizzazione,  si vergognava di essere di essere stata comunista e correva a vele spiegate verso il liberismo; una bella fetta del patrimonio dello Stato fu ceduta ai privati per un pugno di dollari (per dirla con un linguaggio western ed evitare parolacce).
 La telefonia italiana poteva restare pubblica (in Francia nonostante il succedersi di governi di destra e di sinistra si è fatta la scelta di lasciare pubblico il settore strategico delle telecomunicazioni http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5088).
 Come dire: “non piangiamo sul latte versato”; ma è meglio piangere per evitare di versare altro latte di quel che resta del patrimonio pubblico.

23/09/13  francesco Zaffuto
immagine - bandiera spagnola

martedì 24 settembre 2013

Gli allegri Comuni d’Italia

Notizia   Ansa

 STRASBURGO, 24 SET - Lo Stato è tenuto a garantire il pagamento dei debiti contratti dai Comuni che dichiarano il dissesto finanziario. Lo ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti umani pronunciandosi sul ricorso presentato da due abitanti di Benevento. I due abitanti di Benevento, nonostante una sentenza pronunciata in loro favore nel 2003, non sono mai riusciti a recuperare quanto dovutogli dal Comune in dissesto finanziario. Lo Stato italiano è ora tenuto a versargli 80 mila euro per danni morali e pecuniari.


Giusta sentenza, che mette in chiaro che il comportamento finanziario allegro degli enti locali Comuni e Regioni non può essere a discapito dei cittadini, e lo che Stato diventa garante di un mal posto senso del federalismo.
·     In questo blog (nel post QUALE FEDERALISMO) avevamo evidenziato la necessità di dare precisi limiti agli enti locali in materia di debito

 “il federalismo è una buona cosa” e aggiungiamo un MA:
- deve essere assolutamente proibito alle amministrazioni federali regionali e ai loro comuni di fare debiti con banche private;
- debbono pareggiare le uscite con le entrate fiscali;
- debbono rivolgersi per necessità di cassa ad una sola Cassa depositi e prestiti nazionale;
- debbono essere controllati dalla magistratura contabile;
- debbono rendere pubblici, trasparenti e comprensibili i loro bilanci.

lunedì 23 settembre 2013

nella bicicletta di Gino

Gino Bartali, il grande campione di 
ciclismo, e' stato dichiarato 'Giusto tra le 
nazioni' da Yad Vashem, il sacrario della 
Memoria di Gerusalemme. 
Bartali ha agito ''come corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito falsi documenti a vari contatti ..... 

venerdì 20 settembre 2013

ORA BASTA

ORA BASTA


VENEZIA - Dodici, o forse tredici grandi navi in transito nella Laguna di Venezia nell'arco di 24 ore. Sarà il weekend più congestionato dell'anno: sui ponti, migliaia di crocieristi faranno ciao ciao , ammirando le pietre storiche della Serenissima, mentre i grattacieli del mare solcano le acque del canale della Giudecca e del bacino di San Marco. Questo passaggio lento nel cuore della città rappresenta, del resto, il valore aggiunto, il business, degli itinerari di viaggio.…..

giovedì 19 settembre 2013

Sarò sempre con voi …

Sarò
sempre
con voi

Si parla di lui ininterrottamente da tre mesi e se ne continuerà a parlare in ogni TG, prima di ogni guerra in medio oriente e prima di ogni disgrazia.

mercoledì 18 settembre 2013

Concordia – fatto – “orgogliosi”

La Concordia è stata raddrizzata.
Il premier Letta dice che possiamo essere "orgogliosi"
A questa qualità è giusto aggiungere anche gli  aggettivi di
stupidi e imprudenti.
Presidente si ricordi con urgenza di
Venezia …



immagine dell'avvicinamento a Venezia di una nave da crociera - da http://cipiri6.blogspot.it/2013/09/no-grandi-navi-venezia.html

lunedì 16 settembre 2013

dall'Isola del Giglio a Venezia

Oggi si tenterà di raddrizzare la Concordia mezza affondata all'Isola del Giglio
Ma Parlamento e Governo non debbono dimenticare che può accadere a Venezia
ed è urgente proibire l'avvicinamento delle grandi navi alla più preziosa città del mondo
- non sono stati ancora presi i necessari provvedimenti preventivi ... stop ... s. o. s. ....

immagine della Concordia mezza affondata - da http://tripin.it/isola-del-giglio-six-months-on/


immagine dell'avvicinamento a Venezia di una nave da crociera - da http://cipiri6.blogspot.it/2013/09/no-grandi-navi-venezia.html

martedì 3 settembre 2013

Quando il poker di senatori dà fastidio

Vediamo cosa ha detto Maroni
"Napolitano fa politica, e la nomina dei quattro senatori a vita, che sono una vergogna italiana, lo testimonia",
Vediamo cosa dice la Costituzione
Art. 59.
È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.

La storia dell’applicazione di questo articolo si può trovare su


Il Presidente Napolitano non ha fatto altro che usare le sue prerogative costituzionali; un senatore a vita lo aveva nominato (Mario Monti) e ne poteva nominare altri quattro, restando il Parlamento con  un complessivo numero di 5 senatori nominati. Ha scelto  persone che godono della sua stima e che godono stima nel campo artistico e scientifico.
E allora cosa vuole Maroni?
Se vuole cambiare la Costituzione, si accomodi. Esiste una procedura per modificarla e da politico può provarci, ma eviti di usare la parola “vergogna” quando si usa legittimamente un articolo della Costituzione.

L’articolo 59 nei fatti determina in Senato l’esistenza di un numero di membri non eletti. Quando si varò la Costituzione si volle dare alla Presidenza della Repubblica un potere simile a quello reale; e nei fatti in un Parlamento con due Camere con uguali poteri ciò può anche alterare un risultato elettorale risicato.  Ma per evitare i risultati elettorali risicati si provvede con una buona legge elettorale e lo stesso potere del Senato è modificabile con legge costituzionale. Basterebbe anche una semplice modifica che dica in poche parole  “la fiducia al Governo viene data solo con voto della Camera dei deputati”.
03/09/13 franceco zaffuto

Immagine – 5 senatori romani dal film Cleopatra http://www.cinekolossal.com/1/cleopatra/foto/

lunedì 2 settembre 2013

A Fukushima ancora paura

1 settembre 2013 - Il livello di radiazioni nei pressi del serbatoio che contiene acqua contaminata nella centrale giapponese di Fukushima è 18 volte più alto rispetto al 22 agosto, ovvero 1.800 millisievert all'ora. Una quantità che uccide una persona esposta nel giro di quattro ore. Lo ha annunciato l'operatore Tepco. Il 22 agosto il livello, presso lo stesso serbatoio, era di 100 millisievert/ora. La legge giapponese fissa la soglia massima di esposizione a 50 millisievert/ora per i lavoratori delle centrali.
dal 21 agosto 2013 si  registra una forte perdita di acqua radiattiva
 Fukushima: acqua contaminata; esperti, livello gravita' 3  - L'autorita' nucleare giapponese ha valutato a ''livello 3'', corrispondente a un ''incidente grave'', sulla scala internazionale degli eventi nucleari (Ines) la perdita di 300 tonnellate di acqua altamente radioattiva avvenuta nei giorni scorsi


nel video ansa (di cui si riporta il link) si indica il pericolo di inquinamento marino  http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2013/08/21/Fukushima-allerta-acqua-radioattiva_9182538.html
Quando in Italia  si tenne l’ultimo dei referendum sul nucleare, i fautori del nucleare dicevano che i contrari al nucleare erano esagerati e strumentalizzavano il panico provvisorio di Fukushima. Il panico dopo più di due anni non è finito.

domenica 1 settembre 2013

Obama: pronto all’attacco ma chiederò al Congresso

Gli Stati Uniti «devono intervenire militarmente in Siria», ha detto Obama «ho deciso che gli Stati Uniti conducano un'azione militare contro il regime siriano, punirlo per l'uso dei gas che hanno ucciso oltre mille persone, un attentato contro la dignità umana, ma oltre che Commander in Chief sono anche il presidente della più antica democrazia parlamentare»
 "Ritengo di avere il potere di ordinare un attacco senza l'autorizzazione, ma credo che sia necessario avere un dibattito", ha detto il presidente Obama aggiungendo di aver parlato con i leader al Congresso che metteranno in agenda un dibattito e un voto alla riapertura dei lavori. 
Che sia punito chi ha ordinato l’attacco con i gas, è un giusto problema dell’umanità.
E giusto che il Presidente USA discuta con il suo Congresso, ma non è un problema solo americano.
L’istituto internazionale che rappresenta l’umanità è l’ONU.
Se le regole che tengono in piedi l’ONU non sono in grado di funzionare per punire chi effettua dei crimini contro l’umanità, allora vanno ripensate le regole dell’ONU.
Il Congresso americano e il Presidente degli USA rappresentano un importante paese del mondo ma non sono il mondo.
La realtà è che gli USA sono nei fatti la potenza militarmente più forte.
In quanto alla più antica democrazia parlamentare tutt’ora  esistente  pare che sia la Repubblica di San Marino .
Ma non ci possono essere diritti che derivano dall’antichità o da imprimatur spirituali indefiniti, questo pianeta è di tutti, anche un piccolo cane ha il diritto di viverci e respirare con tranquillità
01/09/2013 francesco zaffuto


Immagine – seduta del Congresso USA