lunedì 28 marzo 2016

Un argine alla follia omicida

I capi di tutte le religioni hanno l’obbligo morale di unirsi contro questa follia
… non una predica ognuno per conto loro … unirsi …
E’ solo l’atto di unirsi che è necessario

Ahore 27 marzo 2016 la follia omicida
Giorno di Pasqua - l’obbiettivo donne e bambini cristiani – in un parco giochi – 72 morti di cui 30 bambini – 340 feriti
L’attentatore suicida,  che si è fatto saltare,  pensava di avere un premio nell’aldilà




immagine - quadrato nero di Malevic

sabato 26 marzo 2016

Come chiamare questa Pasqua?

Interventi ospitati
PASQUA DI MORTE
di Angelo Gaccione

Milioni di uomini, donne, vecchi e bambini vagano come fantasmi lungo i confini d’Europa; si ammassano dietro il filo spinato degli Stati; dormono in tende e nel fango, sopportano pioggia e freddo; soffrono fame, lutti e miseria; hanno perso tutto: case, lavoro, studio, affetti. Muoiono in mare e nelle lunghe traversate. Non ci sono riguardi per questi esseri umani, ma in compenso ce ne sono moltissimi per cacciabombardieri, droni, missili, bombe ed armi di ogni tipo. Armi che vanno a devastare e che provocano nuovi lutti, nuove miserie, nuovi esodi.
Abbiamo scritto fino alla noia sulle spaventose cifre che ogni anno gli Stati di tutto il mondo spendono per le armi. Abbiamo dato le cifre, quelle fornite da loro stessi, e sono cifre da vertigini. Queste cifre potrebbero tornare a fare di questi dannati in fuga, di questi figli di nessuno, esseri umani. Queste cifre potrebbero garantire ai poveri di ciascuno Stato una vita dignitosa. Queste cifre potrebbero garantire case e acqua; pane e vestiti. Queste cifre potrebbero debellare malattie e miseria per ognuno. E invece ogni minuto muoiono esseri umani con la stessa velocità con cui si bruciano milioni di dollari e di euro in armamenti e in attività militari. Con la stessa velocità con cui la speculazione finanziaria delle Borse brucia una quantità spaventosa di denaro. Perché gli Stati che ci governano, nessuno escluso, hanno assunto nei loro geni un carattere disumano, e dunque apertamente nazista e criminale. Possono nella forma presentarsi come democratici, popolari o socialisti, ma nella sostanza restano quelli che sono: Stati disumani, e dunque criminali. E non si fermano davanti a nulla. Non si curano di alcuna voce che si levi autorevole: neppure davanti a quella di questo papa. Voglio ribadirlo in questa Pasqua del 2016 in cui non c’è proprio nulla da festeggiare: voi, uomini di Stato, voi che avete retto le sorti del mondo, non potete accampare alcuna scusa davanti alle generazioni che verranno. Voi non potete dire, com’è successo con i campi di sterminio nazisti: Non sapevamo. Voi in questo tempo avete visto e saputo. Avete visto tutta la vergogna che è stata consumata sotto i vostri occhi. Una vergogna che dopo quella consumatasi durante la seconda guerra mondiale, non ha avuto eguali nel dopoguerra in Europa. Voi, uomini di Stato e di Governo di ogni dove, avevate il modo e le risorse per mettere fine alla tragedia dei profughi di guerra e dei profughi di fame in fuga da un intero continente, ma non avete voluto. Avete preferito investire milioni in armi e non in uomini; in cacciabombardieri e non in bambini; in droni e non in donne; in missili e non in pane; in morte e non in vita. Avete preferito arricchire una ristretta oligarchica di mercanti di morte (quelli che papa Francesco ha maledetto pubblicamente dalla sua finestra aperta al mondo), ma siete rimasti sordi al grido di milioni di esseri umani. No, voi non avete scuse. Voi avete scelto deliberatamente da che parte stare. Voi avete scelto la morte, e in questa Pasqua non ci sarà alcuna resurrezione.

[Pubblicato sulla prima pagina di “Odissea” in Rete in data 21 marzo 2016]

www.libertariam.blogspot.it

Un commento di Francesco Zaffuto 
Penso che nel 1986 ci fu una occasione per un cambiamento totale di rotta, la diede Gorbaciov sacrificando la sua carriera politica e anche lo Stato che presiedeva;  l’occidente non la volle cogliere, anzi si limitò a raccogliere i rimasugli della sua sconfitta. Ora si naviga all’indietro e sarà difficile trovare un approdo. Sarebbe necessario un movimento internazionalista, umanitario, laico, giusto, rispettoso delle diversità, ma sopratutto rispettoso della libertà di ogni singolo uomo e del suo diritto a nutrirsi e vivere dignitosamente. Continuo a lottare e sperarci? Anche se temo, per il tempo che avanti mi resta, che io non potrò vedere il traguardo.
...................
da google+
Luisa Borghi
Ieri alle ore 20:41

 
Il solo fatto che esistono è uno schiaffo morale a tutti noi. Eppure le uova di cioccolato che domani mangeremo saranno ugualmente dolci. L'ipocrisia delle barriere e del filo spinato non li fa scomparire. C'era una volta qualcuno che diceva " e pace in terra agli uomini di buona volontà". Ringrazio questo pensiero semplicissimo. Ho capito che cosa ci vuole: un po' di banalissima buona volontà. Se la gente che ha potere avesse voglia, queste persone che chiedono aiuto sarebbero equamente distribuite in tutti gli Stati di questa schifosissima Europa. Noi, italiani qualche volta ricordiamo di discendere da un tale che si chiamava Giuseppe Mazzini: Se non ci ricordiamo di lui pensiamo a Spinelli. Da qualche parte c'è ancora sua figlia Barbara. Sta zitta, perchè questa politica fa schifo.
Dimenticavo...buona Pasqua

venerdì 25 marzo 2016

La UE, la portineria turca, e i disperati

?????Per la massa di disperati che sono scappati dalla guerra in Siria e che aspettano in campi di fango, e per gli europei  che temono una invasione incontrollata, l’accordo tra UE e Turchia è un buon accordo?????

Ricaviamo da questo link alcune note
L’intesa firmata con Ankara lascia sul campo tante incognite: a partire dal 4 aprile chi arriverà illegalmente in Grecia verrà riportato in Turchia singolarmente e senza rimpatri di massa, recita l’accordo firmato a Bruxelles. Per ognuno di questi migranti, Ankara rimanderà in Europa un siriano profugo di guerra legalmente registrato.
Per i profughi di Idomeni al confine con la Macedonia, l’intesa firmata prevede una redistribuzione nei paesi europei, secondo uno schema già votato dai leader a settembre e aggiornato con 18 mila posti in più (per un totale di oltre 70 mila posti) ma che finora ha funzionato pochissimo e a singhiozzo.  Al vertice Slovacchia e Ungheria si sono dette contrarie. (nota: la Polonia si dice oggi contraria dopo i fatti del Belgio)
 L’Italia deve attrezzarsi per essere “più efficiente” nei controlli: prender con forza per prendere le impronte ai migranti.
Quello con Ankara è un accordo che si fonda sulla chiusura di fatto della rotta balcanica, con l’auspicio che con il filtro turco possa arrivare meno gente.
 In cambio, è stato promesso alla Turchia la riapertura del dossier sull’ingresso in Ue a partire da giugno, quando dovrebbero essere liberalizzati i visti di ingresso in Europa per i cittadini turchi a patto però che Ankara riesca per allora a rispettare tutti i 72 parametri necessari.
Quanto ai 3 miliardi in più chiesti da Erdogan, l’Ue promette di accelerare le procedure per dare ad Ankara i 3 miliardi già stanziati: il raddoppio verrà deciso in base ad una verifica dei risultati raggiunti nel 2018.
Gli appunti sopra riportati sono stati tratti da

La Turchia diventa una specie di portineria autoritaria per il passaggio dei migranti verso i paesi UE. L’Europa potrà rimandare a questa portineria gli indesiderati e che fine faranno non si sa; una volta tolti dai piedi all’Europa non importa e il governo Erdogan ne potrà fare quello che vorrà. In cambio l’Europa, beneficata per aver trovato un terreno per le sue espulsioni, dovrà prendersi in carica uno stesso numero di migranti raccomandati dal governo turco.  Il tutto con un costo di 6 miliardi di euro, con  la liberalizzazione degli accessi  in UE per tutti i cittadini turchi, e  con la riproposizione di un ingresso della Turchia in Europa.  Se si considerano, inoltre,  le ultime misure di Erdogan in materia di libertà di stampa e l’assenza di prospettive per una pacificazione sulla  questione kurda; l’accordo non pare un buon accordo.

Il grande afflusso di disperati migranti che preme verso l’Europa ha origine dalle guerre e, in questo momento,  dalla grande guerra che si sta svolgendo in Siria. La questione principale è  far cessare quella guerra,  e il ruolo non può essere giocato solo da Europa e Turchia, è una questione che deve essere posta in sede Onu con l’intervento di USA, Russia e Cina; ogni rinvio non può che aggravare il fenomeno.  (f.z.)

giovedì 24 marzo 2016

Marea nera dalle trivelle in Tunisia e il silenzio colpevole delle TV


13 marzo versamento di petrolio in mare da una piattaforma petrolifera a sette chilometri dalla costa della Tunisia,
I giornali hanno dato poco risalto alla notizia, e per le  TV silenzio.
Se il Governo è per l’astensione al referendum del 17, ecco che in tanti si adeguano con forme di autocensura.
La piattaforma petrolifera è situata al largo delle coste delle isole Kerkennah, nella regione di Sfax in Tunisia.   
 Responsabile un’impresa petrolifera locale, la Thyna Petroleum Services.
 Per il Ministero dell’Industria e dell’Energia tunisino, sarebbe occorsa «una perdita di petrolio alla sommità del pozzo, “Cercina 7” (che dista circa 7 km dalla costa), derivanti da una rottura della provetta di controllo.
Nei giorni successivi sarebbero arrivate alcune lingue oleose, che avrebbero contaminato tre chilometri del litorale di Sidi Fraj, a Kerkennah.
 Secondo Slah Bougdar, dell’associazione locale Ennakhil, sebbene le dimensioni contenute, «le conseguenze dell’incidente potrebbero essere serie per la popolazione locale, che vive essenzialmente di pesca».

Pochi gli articoli della stampa in Italia reperibili in web
La Stampa

il Corriere



Un’attenta documentazione fotografica la troviamo su questo sito ambientalista

E necessario il 17 aprile andare a votare al referendum  Si per l’abolizione delle trivelle dalle coste italiane.

E necessario dal 18 aprile farsi promotori di un  grande movimento ambientale internazionale per la tutela del Mediterraneo. E’ una grande riserva alimentare, è una grandissima fonte di lavoro per chi pesca e per chi lavora nel turismo, è grande la sua bellezza da proteggere.

mercoledì 23 marzo 2016

potrebbe convenire la pace ...

la cometa ancora più vicina

noi umani passiamo il tempo a farci la guerra … crivellandoci di colpi  o a farci saltare  in aria ...niente di nuovo ... lo scontro distruttivo ci spazzerà via tutti ... è solo questione di spazio e tempo ... potrebbe convenire … per la frazione di tempo e di spazio che ci resta ... cercare di vivere in pace ...

lunedì 21 marzo 2016

La grande rapina al treno

L’immagine e di un vecchissimo film del 1903
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Great_Train_Robbery_(film_1903)#/media/File:Grea.JPG

La realtà di oggi si chiama Ferrovie Sud Est
Compensi stellari per i dirigenti, archivi d’oro e consulenze costose e ingiustificate.
Un amministratore tra il 2004 e il 2015 si piglia compensi per 13,7 milioni di euro
ma ovviamente fa mangiare tanti altri amici ed amici degli amici


mercoledì 16 marzo 2016

Ecco tornano per succhiarsi acqua e cervello

Ecco tornano per succhiarsi acqua e cervello

Sia ben chiaro che nel 2011 ben 27 milioni di italiani dissero con un Referendum che l’acqua è un bene primario pubblico e che deve essere gestita senza interessi privati.
ALLORA CI SPIEGHINO CON CHIAREZZA COSA STA ACCADENDO IN PARLAMENTO OGGI SULLA PAROLA ACQUA
Nessuno si può nascondere dietro dubbi interpretativi delle normative europee per stravolgere la volontà referendaria.





(immagine – “teschio 1 a” tecnica mista © liborio mastrosimonehttp://libomast1949.blogspot.com/)

venerdì 11 marzo 2016

17 Aprile, ricordarsi del golfo del Messico

17 Aprile, ricordarsi del golfo del Messico
Lo  sversamento di petrolio, della piattaforma petrolifera in mare,   iniziò  il 20 aprile 2010 e continuò per 106 giorni più tardi, con milioni di barili di petrolio che ancora galleggiano sulle acque di fronte a Luisiana, Mississipi, Alabama e Florida, oltre alla frazione più pesante del petrolio che ha formato ammassi chilometrici sul fondale marino.
Ormai è diventata una pagina di storia

Immaginiamoci quali potrebbero essere le conseguenze in un mare chiuso come il Mediterraneo.

giovedì 10 marzo 2016

Quelli dell'election day

17 Aprile, informare è un dovere
C’era una volta un uccello che volava alto, parlava di tante cose e tra le tante, diceva che in Italia ci voleva l’election day. Il che, per il suo parlare americano, significava che bastava concentrare tutte le elezioni di un anno in un solo giorno, compresi i referendum. Poi smise di volare alto e si posò, ed ecco che nel 2016 …

mercoledì 9 marzo 2016

17 Aprile, informare è un dovere

17 Aprile, informare è un dovere
Quanti sanno che il 17 aprile in Italia ci sarà un referendum?
Quanti sanno di che tipo di referendum si tratta?
Quante trasmissioni televisive hanno informato fino ad oggi su questo referendum?
Perché si parla tanto delle elezioni amministrative di Roma e Milano che si terranno molto tempo dopo il 17 aprile e non si parla della vicina scadenza referendaria del 17 aprile?
Perché non si è stabilita una sola data per referendum ed elezioni amministrative?
Chi non ha voluto una stessa data, quando si potevano risparmiare diversi milioni di euro?
Perché non si informa quando si ha il dovere di informare?
Perché TV e giornali dedicano così poco spazio al referendum del 17 Aprile?
Un appello a tutti coloro che operano in qualche modo sui blog, su facebook, su google+ o altra piattaforma:
ROMPIAMO QUESTO SILENZIO

Il 17 aprile c’è in gioco il nostro mare, il MEDITERRANEO

sabato 5 marzo 2016

arrotonda + mento = arrotondamento

arrotonda + mento = arrotondamento
La cosiddetta crescita è stata dello 0,6 o dello 0,8? Già lo 0,8 era ben poco, confrontandolo ai dati di crescita europei; ma venire a sapere che questo 0,8 porta dentro un dato sovra calcolato per il calendario 2015  ed anche un aggiunta per un arrotondamento, diventa un po’ una bischerata … continua su …

martedì 1 marzo 2016

Dedicato a Vendola

Perché i motivi di Vendola non sono convincenti?
"...perché i figli non si pagano"

Alla fine del secondo atto di Filomena Marturano – di Edoardo De Filippo
FILUMENA -  …..   Ci avevo segnato sopra un conticino mio, nu cunticiello ca me serve. Tiene. (Poggia il biglietto sul tavolo e, con tono quasi allegro, ma profondamente sprezzante, gli dice) 'E figlie nun se pàvano! (Esce per il fondo a sinistra dicendo) Bona iurnata a tutte quante.

Riepilogando: post di questo blog sull’argomento


 La maternità della donna pone una condizione di fatto: per natura, la donna è procreatrice e se sceglie di portare a termine una gravidanza si trova ad essere madre di fatto (indipendentemente dall’esercizio di un pene o di una provetta). La società non può non riconoscere la madre di fatto, ne deriva che tra coppie gay formate da due donne e coppie gay formate da due uomini esiste una condizione diversa di fatto.


Nessun contratto di utero in affitto è giuridicamente possibile; la madre che porta a compimento una gravidanza è sempre madre a tutti gli effetti ed ha il diritto naturale ed inviolabile di tenersi il figlio partorito. Il contratto però viene a determinarsi nei fatti con il disconoscimento o abbandono che può fare la madre subito dopo la nascita. Tale disconoscimento, che è stato considerato, perfino dai cattolici un istituto possibile, porta nei fatti alla conclusione un eventuale “contratto” che non aveva nessun valore giuridico.  Tale pratica pur minima è stata attuata nel passato anche senza l’intervento della scienza: il signorotto che non poteva avere un figlio dalla propria moglie, lo faceva con la serva che poi l’abbandonava, e veniva adottato dalla coppia dei signori. Niente di nuovo sotto il sole per chi ha avuto potere e denaro.  
  Ma considerati tutti gli elementi che di fatto esistono e che continueranno a produrre i loro effetti, le norme debbono tutelare i figli:  che siano naturali o con l’aiuto della scienza, i figli sono uomini. Questi uomini bambini vanno rispettati, sono il centro del diritto dell’umanità, vanno aiutati a diventare uomini, ed hanno diritto alla verità

Qualche considerazione aggiuntiva:

La legge, a seconda di come sarà redatta ed interpretata, potrà tutelare i figli della scienza di una coppia gay di due uomini, potrà anche determinare l’adottabilità o criteri di adottabilità, anche per evitare malessere nei figli stessi. Ma in ogni caso trattasi di un rimedio ad una forzatura del processo della maternità. La natura ha previsto per un figlio una madre e sottrarlo alla madre che l’ha partorito non è una buona cosa.
francesco zaffuto