Sappiamo ben
poco dei gilet gialli …
Tanti servizi
ma nei fatti l’informazione è ben poca – qui una lettera che gira in rete
Una lettera
di SUSANNA PACCIONE: Buongiorno, vi scrivo dalla Francia dove sono immigrata
dall’Italia nel 99. Sono una delle portavoci dell’insurrezione dei gilets
jaunes, in Dordogna. Abbiamo bisogno del vostro aiuto, dell’aiuto di tutti.
Dico insurrezione perché non si tratta più né di movimento né di manifestazione
sociale, questi stadi sono già superati da un pezzo. Abbiamo a che fare con un
potere esecutivo sordo ad ogni rivendicazione e che tenta di risolvere un
problema politico con la repressione violenta. Contiamo oramai più di mille
feriti e 12 morti, centinaia di gente arrestata, tribunali in panne e non
molliamo. Sabato prossimo, verremo trattati come hooligans, ritireranno fuori i
blindati e continueranno a picchiare selvaggiamente vecchi e donne, a ferire mortalmente
liceali, a gasare bambini. Questo mio post serve a far passare un solo ed unico
messaggio : La violenza di cui vi fanno parte i media francesi é diventata
disgraziatamente l’unica risposta umanamente possibile di fronte alla reazione
del governo. Questo post é una bottiglia gettata in mare, spero il messaggio
sia colto, letto e capito. Sono incaricata dal mio gruppo di contattarvi
oltralpe per trasmettere quella realtà che tentano di nascondere senza alcuna
vergogna. Resto a vostra disposizione per altri chiarimenti, testimonianze,
prove irrefutabili. Grazie Abbiamo iniziato ad occupare, ognuno nel proprio
villaggio o città un punto nevralgico perché il governo aveva deciso di
aumentare la tassa sulla benzina per finanziare la transizione ecologica, il
che non era vero. Insomma, Macron ha mentito e ha iniziato ad essere insultante
( siamo ignoranti,fumatori di sigarette che circolano con macchine inquinanti).
La realtà è che sono mesi che ingoiamo rospi mostruosi (regali di milioni di
euro a chi non ne ha bisogno e un trattamento fiscale allucinante per i più
demuniti). Dunque abbiamo continuato a ritrovarci, a parlare tra noi e con le
persone che passavano. Ci siamo resi conto che la popolazione era ai ferri
corti. Anziani costretti a lavorare a 73 anni, madri che decidevano di non
scaldare più la casa per comprare cibo piuttosto che elettricità… vi passo i
dettagli, si piangeva ogni giorno davanti a situazioni insostenibili. Il 24
novembre molti di noi sono montati a Parigi. Pensavamo che sarebbe stato
sufficiente essere numerosi per essere ascoltati. La sera stessa, abbiamo visto
i tg mentire senza pudore sulle cifre; eravamo quattro gatti. Quelli che erano
montati a Parigi si erano fatti bastonare dai CRS, erano traumatizzati
sopratutto le signore di una certa età. Abbiamo preparato l’atto secondo, l’uno
dicembre. Stavolta gli anziani sono restati e sono saliti a Parigi gente più
giovane. La polizia ha controllato l’identità di chiunque voleva manifestare;
chi mostrava i documenti è stato bloccato sui champs élysées come in una fan
zone dalla quale non hanno potuto muoversi e quelli che non si sono sottomessi
al controllo d’identità, perché non si è mai sentita una cosa del genere per
manifestare, sono stati bloccati all’arco di trionfo e si sono fatti massacrare
tutta la giornata. a questo punto le immagini violente hanno iniziato a
circolare, ma si trattava di gente disarmata, che ha tentato di difendere la
fiamma del soldato ignoto cantando la marsigliese, i black blocs fanno cosi? Il
giorno dopo, la gente piangeva per strada, è dura quando ti rendi conto che non
sei più in democrazia; gli anziani che avevano già vissuto la resistenza
tremavano di rabbia. I liceali hanno raggiunto il movimento due giorni dopo ed
è stato un massacro, ragazzini sfigurati, occhi saltati, mani strappate dai
flashball. Macron ha dato ordine di sparare sul suo popolo. Con la
collaborazione delle televisioni che non fanno altro che diffondere immagini
troncate. In sostanza, qui ci si chiede perché un governo che deve per forza
conoscere le vere cifre dei simpatizzanti al movimento ( e siamo migliaia)
tenti di provocare a tutti i costi una reazione violenta. Il 31 dicembre i suoi
auguri di fine d’anno si sono ridotti ad un insulto deliberato verso la
popolazione, trattandola di folla piena d’odio. Il punto è che ora la gente è
veramente fuori di sé, ma vi assicuro che questo è il triste risultato di
settimane di maltrattamenti e violenze, insulti e umiliazioni. Abbiamo in
nostro possesso decine di filmati che confermano cio’ che vi scrivo. I prefetti
hanno ordine di fare sparire tutto cio’ che c’è di giallo dalle strade, i porta
voce come me si fanno imbarcare tutti i sabati senza ragione, gli avvocati si
fanno trascinare fuori dai tribunali dalla polizia, siamo tutti schedati da
novembre ed il prossimo sabato si annuncia una carneficina, lo so che è dura da
credere, siamo i primi a svegliarci tutte le mattine sperando che non sia vero.
c’è modo di diffondere la nostra testimonianza in altro loco perché sti
maledetti 2000 caratteri non bastano! per favore. DIVULGALO PER FAVORE
Immagine
da http://www.radiocittafujiko.it/news/come-interpretare-il-movimento-francese-dei-gilet-gialli
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