sabato 29 giugno 2013

tra gli astri c'è Margherita Hack


Della morte non ha mai avuto paura, nemmeno negli ultimi giorni: ''quando ci sono io non c'e' la morte - le piaceva ripetere - e quando c'e' la morte non ci saro' io''.
Se stasera volgiamo gli occhi agli astri possiamo ricordarla.

http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2013/06/29/Morta-astrofisica-Margherita-Hack_8947603.html

mercoledì 26 giugno 2013

Brasile: in crisi panem et circenses

« ...duas tantum res anxius optat panem et circenses »
« ...[il popolo] due sole cose ansiosamente desidera pane e i giochi circensi »

Così  Giovenale descriveva il popolo romano. Imperatori e governi “democratici” hanno tenuto questa massima come possibile strumento di governo del popolo: pane quanto basta, anche se non sufficiente a liberarsi dalla miseria,  e poi giochi, tifo e sport agonistico. Nella nostra epoca moderna il calcio ha ben sostituito i giochi del  Colosseo;  i nuovi gladiatori non rischiano la vita anzi sono dei piccoli miliardari da imitare; il popolo nei megastadi deve sognare e dimenticare.
 Ma la rivolta in Brasile ci dice che il popolo può anche volersi  liberare dall’inganno dei giochi, è sceso in piazza contro gli sprechi di miliardi per la costruzione di nuovi stadi e contro i super pagati gladiatori. Il popolo ha chiesto i diversi aspetti del pane: ,  i trasporti pubblici a prezzi accessibili a tutti,  la tutela della salute, la scuola, la casa e anche un po’ di companatico di buona qualità.
Il popolo del Brasile ha fatto un bel goal contro l’inganno.

l’opinione della Fifa
immagine – bandiera del brasile durante le recenti manifestazioni  ritaglio fotografico  da La Stampa


martedì 25 giugno 2013

martedì 18 giugno 2013

L’ostracismo ai tempi della rete

Riguardo alla notizia qui uno scarno resoconto della giornata del 17 giugno.
 L'assemblea congiunta dei deputati e senatori del M5S ha votato "a larga maggioranza" di demandare alla Rete il voto sull'espulsione della senatrice Adele Gambaro. I voti espressi sono stati 79  per deferire alla Rete il giudizio sull'espulsione della senatrice Adele Gambaro; 42 hanno detto no, 9 si sono astenuti. Facendo la conta si arriva a 130, è evidente che ci sono stati tanti assenti (pare ben 30 ammalati o impegnati in altri pensieri o molto turbati).
 Elemento del contendere le dichiarazioni rese alla stampa dalla Gambaro che criticavano Grillo.
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Passiamo ad Atene (circa 500 anni avanti Cristo)
La procedura dell'ostracismo si articolava in due fasi:
  • in una apposita assemblea che si teneva a metà inverno, il popolo decideva a maggioranza se si dovesse votare per un ostracismo, e in caso affermativo si fissava una riunione per qualche settimana dopo;
  • in questa seconda riunione, se i votanti erano più di seimila, il candidato il cui nome risultava scritto sulla maggioranza dei cocci (ostraka) usati come schede elettorali veniva condannato all'esilio.
 Certo nel caso di specie non si tratta di Città Stato, ma di un movimento che propugna nuove procedure di democrazia, per questo merita attenzione la procedura stessa. 
Riguardo all'ostracismo ateniese la procedura è simile, ma al posto dei cocci ci sarà un voto tramite internet. La procedura è simile ma c’è un’altra differenza: in Atene si chiedeva l’ostracismo per persone di cui si temeva una possibile ascesa verso la tirannide, nel caso di questo esempio di ostracismo in rete è proprio lo stesso Capo che chiede la procedura di ostracismo e la prima assemblea non è stata pubblica. Diciamo che c’è stata una evoluzione.
18/06/2013 francesco zaffuto

Per qualche approfondimento sulla parola ostracismo
http://lgxserver.uniba.it/lei/personali/pievatolo/platone/ostrak.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Ostracismo
immagine – uno di quei ciottoli di Atene utilizzati per l’ostracismo

lunedì 17 giugno 2013

dalla Rete 100 passi


Giovanni Falcone diceva, “In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.
Vincenzo Liarda è uno dei protagonisti della lotta alla mafia in Sicilia: Segretario della Cgil delle Madonie, responsabile per la legalità della Flai regione Sicilia e dell’osservatorio nazionale della Flai per la legalità.
Ventuno sono gli atti intimidatori nei confronti del sindacalista della Cgil, per le sue ripetute denuncie in un territorio che continua a essere invaso dalla presenza della mafia. Vincenzo è anche impegnato nella travagliata battaglia per il riuso sociale del feudo "Verbumcaudo" a Polizzi Generosa, bene confiscato al boss mafioso Michele Greco. Uno degli atti intimidatori arrivati era stato significativo perché contemporaneo allo scioglimento del Comune di Polizzi ed il suo commissariamento per questioni di mafia.
È di pochi giorni fa l'ultima intimidazione, eppure, la settimana scora gli è stata revocata la protezionesenza nessuna spiegazione e senza che il destinatario sia stato preventivamente avvertito.
Oggi Vincenzo è chiuso in casa come un carcerato mentre chi lo minaccia e dovrebbe stare al suo posto gira tranquillamente.
Per questo chiediamo l'intervento del Ministero dell'Interno Angelino Alfano e degli organi competenti affinché venga riconfermata immediatamente la misura di protezione.
Danilo Sulis

Presidente Rete 100 passi

giovedì 13 giugno 2013

piazza Taksim


un’altra piazza per ricordare chi siamo e se vogliamo qualcosa.
Piazza Taksim pare volere ricordare le parole libertà e laicità,
due parole che hanno costruito la civiltà.
Civiltà che deve essere capace di rispettare tutte le fedi e anche il non credere,
essere diversi come uomini e nel contempo uguali.
I giovani di piazza Taksim sono vicini ai giovani dell’Europa più di tanti governanti europei che per motivi di interessi economici sono capaci di barattare le parole laicità e libertà.
 Il governo Turco deve rispettare questi giovani e le loro due parole, va tenuta alta la solidarietà internazionale per evitare che possa generarsi un’ondata di repressione.

13/06/13 francesco zaffuto


martedì 11 giugno 2013

Vincere perdendo

Auguro a sindaco Marino buona fortuna, ha una faccia perbene ed è carico di buone intenzione, ma è grigio vincere in una città delusa
Il PD si rallegra per la performance generale in tutta Italia, ma si è trattato di un vincere perdendo;  sì, è il miracolo della matematica.  Nelle precedenti elezioni politiche di fine febbraio si era registrata una perdita di voti del PDL di circa sei milioni e una perdita del PD di circa tre milioni. Questa perdita era andata in gran parte a favore del movimento 5 stelle e in parte sull’astensione.  In queste elezioni comunali l’astensione è notevolmente aumentata,  solo il  48,5% degli aventi diritto al voto ha votato (con affluenza a Roma ancora più bassa 44,93%); chi in precedenza aveva perso un po’ meno è risultato vincente.
 Si possono fare tutte le accidenti di analisi che si vogliono ma si tocca con mano una grande delusione del dopo le elezioni politiche. In tanti ci aspettavamo un cambiamento che non è arrivato.  Il Movimento 5 stelle (con il suo leader) si è tirato fuori per un giro, ma chi sta dentro a picco nella crisi non può aspettare un giro.  In marzo e in aprile si sono perse tante occasioni e ora non ci si può rallegrare del magro raccolto di giugno.

11/06/13 francesco zaffuto

immagine - il grigio cielo di questa primavera 2013

lunedì 10 giugno 2013

G8, una firma per 1.000 miliardi di dollari

Per un problema così una firma pare poca cosa, ma non metterla è ancora meno.

Tra pochi giorni i governi decideranno se colpire la gigantesca evasione fiscale delle multinazionali, del valore di mille miliardi di dollari all'anno, permettendo di raccogliere denaro sufficiente a mettere fine alla povertà, consentire a ogni bambino di andare a scuola e raddoppiare gli investimenti ecologici! Molti governi vogliono che anche le potenti multinazionali paghino le tasse, ma gli USA e il Canada non hanno ancora preso posizione. Per arrivare a un accordo abbiamo bisogno di metterli sotto pressione.

Mille miliardi di dollari è una cifra che supera le spese militari di tutti i paesi del pianeta messi assieme. E’ una cifra che supera il bilancio di 176 nazioni! Si tratta di 1000 dollari per ogni famiglia del pianeta. E, crediateci o meno, è l'ammontare di tasse che le grandi multinazionali e i ricchi magnati del pianeta evadono ogni anno. 

Non dovrebbe nemmeno servire discuterne. Per dare un'enorme spinta alle finanze pubbliche dei nostri paesi in un momento di tagli dolorosi e debiti, tutto quello di cui abbiamo bisogno è che ciascuno paghi le tasse in modo equo. Ma le grandi multinazionali americane stanno facendo enorme pressione per proteggere i loro collaudati sistemi di evasione. Una forte campagna pubblica contribuirebbe a mettere sotto i riflettori due leader, il presidente Obama e il primo ministro Harper, che rischiano di difendere questo fenomeno che corrompe la società impedendo al pianeta di fare questo enorme passo in avanti. Raggiungiamo un milione di persone e Avaaz consegnerà la nostra richiesta ai leader e ai media nel bel mezzo dei negoziati: 
http://www.avaaz.org/it/g8_tax_havens_p/?bCfjVab&v=25647 

Apple, una delle aziende più ricche, in pratica ha pagato 0 dollari di tasse sui 78 miliardi guadagnati in questi anni mettendo in piedi una serie di scatole cinesi in paesi a una bassa tassazione e mandando i profitti all’estero. Questo genere di evasione fiscale permette alle aziende multinazionali di avere un enorme vantaggio sulle aziende nazionali di minore dimensione. Si tratta di una pratica che ha un impatto negativo sul mercato, la democrazia e la stabilità economica. 

Ma tra pochi giorni i governi valuteranno un piano che renderebbe più difficile per le multinazionali e per gli individui evadere le tasse nascondendo i loro profitti all'estero e nei paradisi fiscali. Il piano obbligherebbe tutti i paesi a condividere le informazioni necessarie a capire dove si nascondono i capitali e richiederebbe di rivelare chi si cela dietro aziende “prestanome”. Se le trattative andranno in porto, il G8 potrebbe trovare un accordo su questi provvedimenti nel loro complesso già questo mese.

In tempi così difficili, mentre governi in tutto il mondo tagliano spese per beni e servizi fondamentali per tutti, è inaccettabile che i più ricchi abbiano un modo per evitare di pagare in modo equo la loro parte. (Ancora di più considerando che i tempi duri sono stati causati da enormi finanziamenti che i governi hanno dato alle banche sull'orlo del fallimento di proprietà di queste stesse persone). I governi stanno finalmente affrontando seriamente il problema di questi buchi nelle nostre finanze ma gli USA e il Canda rischiano di pendere dalla parte delle potenti multinazionali.

Una grande petizione pubblica con una forte copertura mediatica aiuterebbe a mettere sotto i riflettori i paesi che vogliono bloccare l’accordo, rendendo questo un tema politico che Obama e Harper sarebbero costretti ad affrontare pubblicamente. Inoltre, una richiesta così forte, in cui cittadini di tutto il mondo chiedono loro di dare un importante sostegno al pianeta invece di difendere queste corrotte scappatoie aiuterebbe questi leader a ritrovare le loro coscienze e il buon senso. Non possiamo permettere che le multinazionali al lavoro nell'ombra l’abbiano vinta, puntiamo il faro dell’attenzione pubblica su questa decisione fondamentale per il nostro pianeta: 
http://www.avaaz.org/it/g8_tax_havens_p/?bCfjVab&v=25647 

Ogni settimana, la nostra comunità lotta e spesso vince battaglie per i diritti umani, la democrazia, l’ambiente e molto altro ancora. Ma alcune decisioni hanno il potere di avere un impatto su migliaia di lotte allo stesso tempo, talvolta impedendo addirittura che certe situazioni di crisi si verifichino. Mille miliardi all'anno di fondi pubblici farebbero davvero la differenza nella vita dei bambini che potrebbero andare a scuola, per le vite che potrebbero essere salvate, per la pace che potrebbe essere costruita, per gli ecosistemi che potrebbero essere protetti e molto altro. Per il bene di tutte queste future lotte che potremmo non dover lottare, dobbiamo vincere ora. 

Con speranza, 

Alex, Jeremy, Christoph, Marie, Ian, David, Paul, Ricken e tutto il team di Avaaz 

Immagine fuori testo – Caravaggio,  San Gerolamo

sabato 8 giugno 2013

Caso Cucchi: amarezza per una solitudine sociale totale


Può una prigione dello Stato diventare una trappola mortale?
Si può al contempo essere privati della libertà di muoversi  e non avere nessuna minima tutela sul piano fisico?
Si può considerare il carcere un campo dove la giustizia è assente?
Certo per condannare dei tutori dell’ordine ci vogliono prove. Ma si sono cercate fino in fondo le prove?
Possiamo vivere la giustizia come una disgrazia?

Un paio di Link
Intervista de l’espresso all’avvocato della difesa di Cucchi
le dichiarazioni del ministro Cancellieri e quelle dei medici condannati

giovedì 6 giugno 2013

Che tipo di Presidente ?


Non possiamo certo dimenticare che nel 2006 ci fu un maldestro tentativo di modificare la Costituzione e quel tentativo fu affossato con un referendum costituzionale del 25/26 giugno 2006 (una delle modifiche era quella di dare la facoltà di sciogliere le Camere al Presidente del Consiglio).
Ritorna oggi, dopo la “strana” pacificazione tra destra e sinistra,  la questione “modifiche costituzionali” . Chi le deve trovare? I “saggi”. Pare che siano i pochi esseri pensanti, delegati a pensare da chi è stato eletto in Parlamento; come se i parlamentari comunemente non sapessero  pensare e come se i cittadini votassero in totale assenza di pensiero.
La Costituzione non fu fatta dai saggi ma da una Assemblea costituente elettiva con metodo proporzionale, le sedute si svolsero fra il 25 giugno1946 e il 31 gennaio 1948, e in quei 18 mesi riuscirono a produrre una delle Costituzioni più belle del mondo.  
 Oggi si tratta di apportare solo alcune modifiche; potrebbero bastare una quindicina di giorni e la volontà di avviare un dibattito parlamentare perché alla fine è il Parlamento l’organo che dovrà approvare o rifiutare. Ma viene buttato nel calderone dei possibili cambiamenti il Presidente della Repubblica elettivo, un punto che difficilmente può mettere d’accordo tutti e che può produrre uno stallo.
 Di Presidenti elettivi ce ne possono essere di tanti tipi: si può andare da forme dittatoriali a forme di grande debolezza istituzionale. Si può guardare agli USA dove Obama ha potuto realizzare ben poco del suo programma perché bloccato da un Congresso con una maggioranza ostile; si può guardare alla Siria dove non si riesce a mandarlo via in alcun modo. Non c’è che da scegliere. Eppure, se guardiamo alla storia, alla nostra vicina storia, vediamo che Italia e Germania, che avevano avuto il trauma di due dittatori, hanno optato per repubbliche non presidenziali.  La Germania è cresciuta più di tutte le altre nazioni d'Europa e non è stato certo per virtù di una repubblica presidenziale, ma perché ha trovato una stabilità all’interno delle stesse regole, e solidarietà tra le forze politiche pur nella competizione.
 Quindi al posto di perdere tempo, e 18 mesi sono tanto tempo, anche se non sono un "saggio" consiglierei di: correggere rapidamente il bicameralismo, ridurre il numero dei parlamentari, fare una legge elettorale che restituisca ai cittadini la possibilità di scegliere tra i candidati, introdurre la sfiducia costruttiva, lasciare il Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento con gli stessi poteri, che già sono tanti.
 06/06/13 francesco zaffuto

Immagine fuori testo – statua dell’Imperatore Augusto

sabato 1 giugno 2013

Il finanziamento ai partiti o c’è o non c’è

Se non c’è,  non si possono inventare artifici come quelli tirati fuori dal Ddl del Governo.
"A decorrere dall'anno finanziario 2014 - si legge nel testo - ciascun contribuente può destinare il due per mille della propria imposta sul reddito (IRE) a favore di un partito o movimento politico iscritto nella seconda sezione dell’elenco di cui all’articolo 9". 
 Oltre a questo nuovo meccanismo ci saranno detrazioni fiscali per chi farà donazioni ai partiti  del 52% per gli importi fra i 50 e i 5.000 euro e del 26% per tutti gli altri fino a un massimo di 20mila euro.  Questo per quanto riguarda le possibili detrazioni, ma non si pone alcun limite all’ammontare delle donazione che può fare un singolo privato o una società privata, i ricchissimi potranno sempre determinare la politica e le sue scelte.
 Il nuovo sistema ( per non presentare rischi per i partiti, che ancora non hanno idea su come potranno comportarsi i cittadini)  andrà a regime  in tre anni.
 Dove sta la grande novità? Si tratta sempre di un finanziamento perché viene dalla fonte imposte che grava sui cittadini;  un due per mille che dovrebbe incassare lo Stato viene ad avere per destinazione i partiti e le stesse detrazioni sono nei fatti un minore introito fiscale dello Stato.  Allora sotto il profilo dei soldi si tratta di un finanziamento e sotto il profilo del meccanismo avviene tramite una pubblica legge.
 La novità sta tutta nel fatto che i partiti vengono trattati come le chiese e come le ONLUS di beneficenza a cui attualmente si può stanziare l’8 per mille e il 5 per mille.
 Ma i partiti sono come le chiese e come degli enti di beneficenza????
 Direi proprio di no,  sono dei gruppi associativi che intendono gestire la cosa pubblica, sono quello che di fatto diventerà CESARE;  e va ben distinto il modo di dare a Cesare e il modo di dare a istituzioni religiose e benefiche.
 La nostra società che si basa sul pensiero illuminista vuole proteggere i cittadini nelle sue libertà politiche, e CESARE viene istituito con le elezioni.  La Costituzione nell’istituire CESARE protegge la libertà dei cittadini con il suo articolo 48.
Art. 48 Costituzione
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. …

 Se un finanziamento si fa derivare dalla volontà dei cittadini non si può prescindere dall’art. 48. Questo articolo parla espressamente di uguaglianza nell’espressione della volontà, libertà e segretezza. La segretezza tutela la stessa libertà.  Firmare su un modulo fiscale nei fatti può eliminare la segretezza, e rendere palese l’intenzione di voto e l’orientamento politico.  Niente di male per chi vuole manifestare pubblicamente la propria appartenenza, ma invitare tutti i cittadini a farlo con un dispositivo di legge pubblico va verso una società totalitaria dove tutto è controllato o controllabile, e contrasta con l’art. 48.
NON SI PUO’ FARE CARTA STRACCIA DELLA COSTITUZIONE
Se proprio si vuole mantenere un finanziamento esso  può essere stabilito solo in base allo stesso numero dei voti ricevuti in sede elettorale, liberi e segreti. Non ci può essere altro strumento o forma per stabilirlo tranne che il voto espresso in massima libertà.  Si dica se si vuole dare un euro per ogni voto o un cent o 1.000 euro, in modo che ci sia la massima chiarezza sul peso.  Si dica quanto e i cittadini sapranno che recandosi alle urne daranno un voto e un euro. Quello che pesa sui cittadini non è solo il metodo ma la reale quantità.

 31/05/13 francesco zaffuto
immagine - una vecchia cassa di un tesoro