martedì 11 giugno 2013

Vincere perdendo

Auguro a sindaco Marino buona fortuna, ha una faccia perbene ed è carico di buone intenzione, ma è grigio vincere in una città delusa
Il PD si rallegra per la performance generale in tutta Italia, ma si è trattato di un vincere perdendo;  sì, è il miracolo della matematica.  Nelle precedenti elezioni politiche di fine febbraio si era registrata una perdita di voti del PDL di circa sei milioni e una perdita del PD di circa tre milioni. Questa perdita era andata in gran parte a favore del movimento 5 stelle e in parte sull’astensione.  In queste elezioni comunali l’astensione è notevolmente aumentata,  solo il  48,5% degli aventi diritto al voto ha votato (con affluenza a Roma ancora più bassa 44,93%); chi in precedenza aveva perso un po’ meno è risultato vincente.
 Si possono fare tutte le accidenti di analisi che si vogliono ma si tocca con mano una grande delusione del dopo le elezioni politiche. In tanti ci aspettavamo un cambiamento che non è arrivato.  Il Movimento 5 stelle (con il suo leader) si è tirato fuori per un giro, ma chi sta dentro a picco nella crisi non può aspettare un giro.  In marzo e in aprile si sono perse tante occasioni e ora non ci si può rallegrare del magro raccolto di giugno.

11/06/13 francesco zaffuto

immagine - il grigio cielo di questa primavera 2013

6 commenti:

  1. La verità verrà sicuramente a galla caro Francesco
    io non ne capisco nulla! Ma mi sempre che stiano giocando!?!?!?!
    Tomaso

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  2. Dalle persone di buon senso non mi pare di avere visto segni di trionfalismo. Quel più del 50% che si è rifiutato al voto ammoscia qualunque accenno a una vittoria.
    E "dovrebbe" far pensare, sia chi dice di avere vinto sia chi prende atto di 'non' avere vinto (il termine 'perdere' pare non faccia più parte del glossario politico).
    Con queste votazioni hanno (abbiamo) perso tutti.
    Vado indietro con gli anni e non riesco a fare a meno di pensare a chi per questa forma di democrazia ha dato la vita (quelli volenti e quelli nolenti): vite buttate alle ortiche, vien da dire.
    Quanto a Grillo: ogni giorno che passa il suo agire appare come un bluff di cui dovrà rendere conto alla Storia.
    Ciao.

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  3. Il non-voto, che per noi è sconfitta, viene valutato positivamente da chi ha tutto l'interesse che non si voti perciò non mi stanco di dire a tutti: votate!
    Grillo è stato deludente anche per me ma ha dato la "sveglia" a chi credeva ancora ai ristornati pieni e le code sulle vie vacanziere e non sono pentita di avergli dato un voto.
    Sì, è triste pensare come si è gettato via, in pochi anni, il sacrificio di chi ha lottato per la democrazia e il giusto riconoscimento del lavoro dipendente... chissà che direbbe mio padre.
    Ciao.

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  4. In tanti abbiamo creduto che fosse finalmente arrivato il momento del cambio, ma, come dici tu, il grigiore ci avvolge ovunque.

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  5. Davvero abbiamo poco da rallegrarci. Ma quel poco è pur sempre una piccola goccia per iniziare a lavare via il "nero-romano". Almeno quello...

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  6. Il grosso dell'astensionismo, credo, viene dai delusi del centro-destra e del M5S: se é così, la riflessione deve farsi per forza di cose più articolata.

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