martedì 30 dicembre 2014

Due atroci incidenti e un solo dubbio

Due atroci incidenti e un solo dubbio. Si investe in sicurezza?
Un viaggio in nave o in aereo è qualcosa di comune, normale, quotidiano. Siamo abituati a viaggiare in qualsiasi condizione di tempo e ci lamentiamo se, a causa di una qualche difficoltà, il viaggio viene sospeso. Investire in sicurezza significa apportare tutte le modifiche tecnologiche necessarie per evitare gli incidenti e sospendere anche i viaggi in particolari situazioni di previsto maltempo; sono ambedue atti che implicano aumento di costi e diminuzioni di profitto. Lo si fa o si preferisce tirare avanti con la considerazione che l’incidente ha bassa possibilità di verificarsi? Accettare la logica della bassa probabilità significa non investire in sicurezza e considerare le persone trasportate come qualsiasi merce. Mi chiedo se in condizione previste di mare agitato si può sospendere un viaggio, mi chiedo se è normale che camion con merci pericolose viaggino insieme in un traghetto che trasporta persone, mi chiedo se un volo aereo deve essere sospeso in caso di previsto maltempo ??? Non so se arriverà la risposta.
Non associo alcuna immagine a questo post, i telegiornali ne hanno date già tante e angoscianti.
30/12/14 francesco zaffuto

I link dell’Ansa sulle due notizie

La nave

L’aereo


venerdì 19 dicembre 2014

ESAME DI STATO, PERCHE' BOCCIARE I CLIENTI?



Il Canale TV della Gilda degli insegnanti http://www.gildatv.it/ mi ha rivolto qualche domanda come vecchio insegnante che di esami ne ha fatto tanti. Il Governo, con la scusa di un magro risparmio, vuole eliminare i commissari esterni. Gli esami sono previsti dalla Costituzione nell'art. 33 - È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. 
La Gilda degli insegnanti ha fatto appello al Senato per non approvare questa misura http://www.gildains.it/news/ultima3.asp
L'intervista è stata diffusa anche dai quotidiani nazionali in web sulla scuola:
Orizzonte scuola
http://www.orizzontescuola.it/news/commissari-esami-stato-tutti-interni-sar-esame-facilitato-fino-al-69-lesame-era-tosto
Tecnica della scuola
http://www.tecnicadellascuola.it/item/8306-esami-di-stato-perche-bocciare-i-clienti-il-punto-di-gilda-tv.html
NOTA del 21/12/14
apprendiamo, dalle votazioni sulla Legge di stabilità, che non ci saranno modifiche per quest'anno all'esame di stato.  Meglio così. 

giovedì 18 dicembre 2014

Giorni gravidi di Storia

Finalmente Cuba e USA si riconoscono e vogliono porre fine a una interdizione reciproca che durava da più di mezzo secolo.
Il Parlamento europeo a Strasburgo ha approvato una risoluzione di riconoscimento dello Stato di Palestina e chiede a israeliani e palestinesi di fare un passo per chiudere una contesa bellica che dura da 66 anni.
C’è la necessità di chiudere un passato come Storia e aprire gli occhi sul presente, perché il presente è terribile:  i 132 bambini uccisi in una scuola rappresentano la ferocia di questo presente.

L’Europa, la traballante Europa, è stata costruita sulla speranza di “mai più guerra tra le nazioni europee”; l’ONU, anche se debole nella sua autorità,  dopo la seconda guerra mondiale, è stato costruito sulla necessaria considerazione che va salvato con la pace il nostro piccolo pianeta affollato di uomini. Questi due preziosi istituti vanno rafforzati per porre una barriera alla ferocia della guerra sempre strisciante e sempre più coinvolgente.

lunedì 15 dicembre 2014

Olimpiadi da Monti a Renzi

MONTI, era il 14 febbraio 2012 – L’Italia economicamente stava male
“Non pensiamo sarebbe coerente impegnare l’Italia in quest’avventura che potrebbe mettere a rischio i denari dei contribuenti”. Con queste parole, Mario Monti ha spento il sogno: le Olimpiadi del 2020 non si disputeranno a Roma 
RENZI, 14 dicembre 2014 – L’Italia economicamente sta peggio
L'Italia si candida alle Olimpiadi del 2024, con Roma al centro del progetto, “e non lo faremo con lo spirito di De Coubertin, per partecipare: lo faremo per vincere”. Lo ha annunciato il premier Renzi spiegando che 'Abbiamo tutte le condizioni per ambire all'oro'
Se si pensa che ogni decisione sulle olimpiadi del 2024 sarà presa nel 2017, il significato di questa candidatura significa ben poco. E’ chiaro che ogni ipotesi pubblicitaria va bene, e ogni parola di troppo fa sempre rumore.

Domanda a risposta certa: Renzi pensa di stare fino al 2024?

sabato 13 dicembre 2014

Provate a parlare di quello che non c’è

Magritte - ceci n’est pas une pipe  
Chi sa qualcosa sull’ultimo membro mancante della Corte Costituzionale parli????
Dalle ultime notizie del 6 novembre tutto tace
Ogni giorno ci rompevano i timpani dicendo che le votazioni andavano a vuoto per l’elezione dei due membri della Corte Costituzionale; con bocciature in continuazione dei vari candidati.
POI SOLO UNO DEI DUE MEMBRI è STATO ELETTO
Silvana Sciarra, candidata dal Partito democratico e sostenuta anche dal M5s. La docente dell'università di Firenze ha ottenuto 630 voti, incassando sessanta voti in più dei 570 necessari.
Ed ecco il commento soddisfatto:
  Soddisfatti i presidenti delle Camere Pietro Grasso e Laura Boldrini per il "senso di responsabilità" dimostrato dal Parlamento e per la "capacità di ascolto tra posizioni diverse". "Ci auguriamo ora - proseguono - che la stessa attitudine positiva possa portare a breve anche all'elezione del componente mancante della Corte
POI Più niente
Tutto oscurato, non si parla più
Ma dovevano essere due?
Perché non si è proseguito con le votazioni per il componente mancante?
Non più una notizia
Non più una dichiarazione
Alla faccia dell’informazione che informa un popolo pensante

giovedì 11 dicembre 2014

PATTEGGIAMENTO E BANDITI DI ROMA


L’Istituto giuridico del patteggiamento da anni fa strage della giustizia nel nostro paese. Sulla base di questo istituto chi si dichiara colpevole e accetta la pena ottiene un notevole sconto, un terzo della pena; chi si crede innocente e vuole un giusto processo rischia di pagarla cara,  se gli va male il processo paga al 100 per cento. Chi si dichiara subito colpevole è ben visto dallo Stato perché fa risparmiare tempo, chi rivendica la sua innocenza viene considerato come maggior colpevole.
 Il patteggiamento è  un istituto giuridico che va cancellato, è lontano dalla nostra Costituzione, ed è lontano anni luce da ogni minimo senso della giustizia e della parità di trattamento di fronte alla legge.

Parlando spigliatamente il Presidente Renzi ha recentemente detto: «Innalzeremo da quattro a sei anni la pena minima per la corruzione, non è pensabile che attraverso il patteggiamento uno se ne stia sempre fuori dalla galera. Che vuol dire? Che se hai rubato puoi patteggiare, ma un po' di carcere lo fai comunque».  A parte ogni considerazione sul linguaggio usato da Renzi, qualsiasi nuova norma viene ad essere applicata per tutti coloro che commetteranno reati dopo la nuova norma, quindi i banditi della Cupola di Roma sono esentati da tali aggravamenti di pena.

  Riguardo al patteggiamento Renzi non parla di una sua eliminazione, pare dia per scontato che trattasi di una buona idea quella di fare lo sconto a chi si dichiara colpevole.
 La nostra Costituzione nel suo articolo 111 dichiara:  Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata.
  Accade però che  la ragionevole durata del processo nel nostro paese non è per niente ragionevole e si inventano istituti per aggirare il 111: un istituto è quello della prescrizione, passato un certo tempo il reato viene cancellato; un altro istituto è quello del patteggiamento.
 Vediamo come nasce l’istituto del Patteggiamento, i governi che l’hanno istituito e quelli che non si sono sognati di toglierlo o metterlo in discussione.
Nasce con il punto 45 dell'art. 2 della legge delega 16 febbraio 1987, n. 81
Chi governava a quella data? Secondo Governo Craxi (01.08.1986 - 17.04.1987)
Questa “bella pensata” del Governo Craxi era limitata a procedimenti penali con pene non superiori a due anni.
Ecco il comma 45) previsione che il pubblico ministero, con il consenso dell'imputato, ovvero l'imputato, con il consenso del pubblico ministero, possano chiedere al giudice, fino all'apertura del dibattimento, l'applicazione delle sanzioni sostitutive nei casi consentiti, o della pena detentiva irrogabile per il reato quando essa, tenuto conto delle circostanze e diminuita fino a un terzo, non superi due anni di reclusione o di arresto, soli o congiunti a pena pecuniaria …..
  I governi successivi non mettono  mano per togliere questo obbrobrio giuridico e ne sono passati tanti di governi: Fanfani, Goria, De Mita, Andreotti sesto e settimo, Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, D’Alema primo e secondo, Amato secondo, ….
Fino a arrivare a Berlusconi secondo che ha una “pensata super”: ALLARGARE IL PATTEGGIAMENTO A REATI CON PENE FINO A 5 ANNI, quindi a reati ben più gravi. Ed ecco viene varata la legge 12 giugno 2003, n. 134. A seguito di detta legge l’articolo 444 del Codice di procedura penale si legge in questo modo
Art. 444.
Applicazione della pena su richiesta.
1      L'imputato e il pubblico ministero possono chiedere al giudice l'applicazione, nella specie e nella misura indicata, di una sanzione sostitutiva o di una pena pecuniaria, diminuita fino a un terzo, ovvero di una pena detentiva quando questa, tenuto conto delle circostanze e diminuita fino a un terzo, non supera cinque anni soli o congiunti a pena pecuniaria.
  
Dopo questa “bellissima pensata” di “ampie vedute” di Berlusconi ci sono stati altri governi: Berlusconi terzo, Prodi secondo, Berlusconi quarto, Monti, Letta e ora Renzi.
Chi ha preparato il sacco di Roma sapeva bene che con il patteggiamento la pena si sarebbe alleggerita, che magari si riduceva a meno di due anni, che non si faceva galera, che un po’ di soldi si potevano ben seppellire da qualche parte e che alla fine li potevi godere.
Ora grande scandalo, tutti indignati: Renzi parla di misure pesanti ma che non possono applicarsi all’indietro per un principio generale del diritto;  Napolitano si indigna anche lui ma ci mette in guardia dall’antipolitica; ma l’antipolitica  in fin dei conti è quella che abbiamo avuto in questi anni (almeno a fare il conto dal  16 febbraio 1987).
11/12/14 francesco zaffuto

Immagine – due mani che in patto si avviano a stringersi  ….

Patteggiamenti famosi 
Quelli del Mose di Venezia


lunedì 8 dicembre 2014

Palestina e Israele: un gesto di pace per costruire la pace

TEL AVIV – 7 dicembre 2014:  Ecco un gesto di pace per costruire la pace e viene dagli intellettuali ebrei.  Amos Oz, David Grossman e Abraham Yehoshua hanno firmato una petizione che chiede ai Parlamenti europei di riconoscere la Palestina come Stato. Secondo l'organizzazione 'Gush Shalom' - citata da Haaretz - i tre scrittori, tra i più noti del panorama letterario israeliano e internazionale, hanno firmato la richiesta insieme ad altri 800 cittadini dello Stato ebraico tra cui il premio Nobel per l'economia Daniel Kahneman, l'ex presidente della Knesset Avraham Burg e l'ex ministro degli Esteri Yossi Sarid. Oggi la petizione è stata inviata al Parlamento belga e a quello danese e una sarà fatta pervenire all'organo legislativo irlandese. Nei tre Paesi sono in programma votazioni sul riconoscimento, come è già accaduto in Francia,Gran Bretagna e Spagna…..

sabato 6 dicembre 2014

Cos’è? E' un condono, c'è poco da fare

Articolo di Alfiero Grandi  - ricevuto via mail –
E' legge, dopo il voto del Senato, un provvedimento di cui Governo e maggioranza non hanno motivo di vantarsi.
E' una revisione politica e di principio radicale sull'evasione fiscale. Tanto più incomprensibile in questa fase, dopo gravi episodi di corruzione, che si reggono sull'occultamento dei capitali.
Il Giornale fa bene a sottolineare che grazie a questo Governo è caduto a sinistra il tabù dei condoni fiscali.
Purtroppo il Senato ha evitato qualunque miglioramento del testo. Questa legge riduce le sanzioni e taglia di netto le pene per quanti hanno esportato illegalmente capitali all'estero ed è stata estesa con gli stessi vantaggi anche a quanti hanno lasciato i quattrini in Italia, il"nero domestico". Un'equità rovesciata.
Il termine per i vantaggi previsti dalla nuova legge è stato portato al 30 settembre 2014, praticamente ad evasione ancora calda. Non si era ancora spenta l'eco di una ripresa della fuga dei capitali dall'Italia che subito è stato loro offerto un trattamento di favore fino all'ultimo istante possibile.
Il tempo di accertamento dell'evasione fiscale è un altro regalo importante. Il raddoppio vigente dei tempi di prescrizione per reati fiscali come l'esportazione illegale di capitali viene ridimezzato con questa legge e quindi l'accertamento sarà possibile solo su 5 anni anziché su 10, gli altri non saranno più perseguibili. Un bel regalo.
Governo e maggioranza ripetono che non è un condono perché non è anonimo e non fa sconti sulle tasse evase, cosa in realtà non vera, ma è certo che fa sconti rilevanti su pene e sanzioni. Il Governo e la maggioranza che ha approvato questa legge  vuole dimostrare che non è un condono perchè teme una censura dell'opinione pubblica.
Certo Tremonti aveva prodotto porcherie peggiori, con condoni superscontati e anonimi. Ciò non toglie che andrebbero evitate anche le mezze porcherie, perché i condoni possono essere anche nominativi e con sconti minori ma restano sempre tali nella sostanza, tanto è vero che vengono ridotte in modo significativo le pene per gli evasori. Non manca il consueto corredo delle grida manzoniane che minacciano sfracelli. in futuro.
La proposta di legge conferma una verità già nota ma finora negata e cioè che per portare capitali all'estero, o per nasconderli al fisco in Italia, occorre commettere dei reati fiscali rilevanti. Se lo sconto avviene sulle pene siamo nel classico condono penale.
Esempi: dichiarazione fraudolenta, uso di fatture false o loro mancata emissione, mancato versamento di trattenute certificate (potrebbe essere avvenuto anche a danno di dipendenti), omesso versamento di Iva, sono tutti reati di fatto depenalizzati.
Le sanzioni pecuniarie per gli evasori sono ridotte ad una percentuale del minimo, con sconti dal 25 % al 50 % e anche di più.
Se la somma evasa è inferiore a 2 milioni di euro (maggioranza dei casi) gli interessi di rendimento del capitale esportato sono calcolati forfettariamente ogni anno al 5 % con un'aliquota fiscale del 23 %, la metà del 45 % che il soggetto avrebbe dovuto pagare sul reddito reale e non su un forfait.
Anche questo non è condono fiscale ?
Viene introdotto il reato di autoriciclaggio. Potrebbe essere una buona notizia se non fosse che questo reato vale anch'esso solo per il futuro, dopo che il condono avrà ripulito condotte decise con tutta calma fino al 30 settembre 2015 e che non saranno punibili quanti usano il denaro per "godimento personale", ad esempio acquistando barche, auto, abitazioni, forse giocando al casinò, o altro. La definizione del godimento personale è semplicemente una follia, dalle conseguenze imprevedibili.
Non mancano nel testo previsioni di pene durissime per coloro che non aderiranno spontaneamente alla "voluntary disclosure". L'inglese non deve fare paura perchè il condono qualcuno deve pur chiederlo.
E' stato scritto un brutto capitolo fiscale in Italia. La fiducia tra Stato e cittadini prende un brutto colpo e stranamente l'Agenzia delle entrate è già pronta con i moduli per gli evasori. Lotta all'evasione e condoni non possono stare insieme. L'Amministrazione dovrà gestire questo condono e quindi sarà distratta dai compiti di perseguire gli evasori, come è sempre accaduto in passato.
Passano leggi come il jobs act e il condono fiscale. Un'opposizione degna di questo nome, capace di esercitare un controllo sugli atti del governo e un confronto serrato in parlamento, non li farebbe passare.
La destra è da sempre protagonista di provvedimenti come questi, in passato era la sinistra a cercare di impedirli.
Alfiero Grandi  www.alfierograndi.it

giovedì 4 dicembre 2014

Pubblicità su internet

Entri con il  link  poi subito Chiudi.
Chiudi in alto
No è in basso! Chiudi
Chiudi a sinistra,
no è a destra …
Intanto si è avviata una musichetta snervante
… parla,  dice che devi mangiare quella cosa  là per depilarti.
Ma … al diavolo Chiudi.
Ma dove è il chiudi?
Aaahhh … eccolo ce l’ho fatta.

Ormai è una gran fatica scansare la pubblicità su internet, sta diventando più snervante di quella del televisore, spesso si apre improvvisamente ed è difficile sottrarsi. Il tempo per sottrarsi dalla pubblicità su internet comincia a diventare elevato. In 6 anni il bombardamento di pubblicità su internet si è moltiplicato in modo stratosferico. Riescono a piazzare la pubblicità anche sui blog poco conosciuti con la promessa di guadagni. Perfino io ho ricevuto un’offerta di pubblicità che mi dava un credito di partenza per 75 euro, ma i furbetti volevano anche un mio versamento in partenza di 25 euro. In pratica i grandi siti e blog ci guadagnano, è i piccoli ci cascano pensando a un guadagno che difficilmente arriva. No grazie,  già debbo sopportare la pubblicità degli altri.
04/12/14 francesco zaffuto

lunedì 1 dicembre 2014

DUE TIPI DI BUFALE

Ci sono due tipi di bufale: quelle che sono di notizie false ed esagerate che hanno il sapore del pesce d’Aprile e quelle che sono false, esposte in modo “verosimile” e che vogliono screditare qualcuno o buttare discredito su gruppi sociali. Oggi è circolata su facebook la notizia sul ritrovamento in un campo ROM di 6 milioni di euro in un materasso, corredata di foto che appartenevano ad altri servizi giornalistici
La notizia è stata ripresa e condivisa da tanti senza un minimo di riscontro per vedere se era vera. Qui un breve vademecum per come evitare le bufale, specie quelle cattive che possono arrecare danno d’immagine a persone e a gruppi sociali.