domenica 31 luglio 2011

Salvarsi in due


L’allarme lanciato da Agire per il Corno d’Africa, dove carestia e guerra si sommano per la distruzione di popoli in fuga, viene ripreso da diversi giornali. In questo blog faccio il mio dovere di pubblicarlo, ed ho inviato via c/c postale la mia piccola somma


http://www.agire.it/it/appelli_di_emergenza/africa_orientale.html


MA NON BASTA, NON BASTA!


Chi ha una responsabilità politica, ha anche la responsabilità di intervenire.


Accettare come un fatto ineluttabile la morte per fame e per sete porta alla distruzione del mondo e rende i cuori più duri del granito. Non è giustificabile neanche la scusa della grande crisi economica.


E’ possibile salvarsi in due.


Oggi la crisi che attanaglia il mondo è aggravata dalla speculazione finanziaria che con le sue operazioni di breve periodo attacca Stati e imprese. La strada della Tobin tax per frenare la speculazione finanziaria è stata più volte proposta nelle assise internazionali ma si è evitata di perseguirla per non schiacciare i piedi ai grandi speculatori.


http://it.wikipedia.org/wiki/Tobin_tax


Con questa strada ci si può salvare in due, possono essere raccolti fondi per intervenire con aiuti nelle disgrazie del mondo e si può porre un freno alla speculazione che sta distruggendo le economie dei paesi ricchi.


Fino ad ora solo timide proposte nei G20 e scuse per non affrontare il problema.


30/07/11 francesco zaffuto


immagine – “noi”- acrilico e figure © arianna veneroni http://www.flickr.com/photos/arive11/

nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi

due figure umane, appena accennate, in un cielo grigio sembrano cercarsi senza possibilità d’incontro; ma le tracce di azzurro, che faticosamente emergono, fanno sperare

sabato 30 luglio 2011

Nuovi prodotti


Immagine

nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi

due gambe della stessa persona con rispettivi piedi avvolti in due calze: una lunga e una corta.

Il nuovo prodotto è propagandato con la dicitura: “Processi” lunghi o corti, sempre a protezione dei vostri piedi, approvati con fiducia.

Per qualche riferimento alle notizie

venerdì 29 luglio 2011

Scusi ma ...


Questo blog, basta scorrerlo, ha sostenuto la campagna per l’affermazione della sinistra a Milano.


MILANO C'E' e NAPOLI ALLA GRANDE


Rinnovata supplica ai milanesi


Ma, scusi signor Sindaco Pisapia, lei non era di sinistra?


Va bene che deve far quadrare il bilancio. Accettiamo pure che si serva del Tabacci. Comprendiamo che si possa varare l’addizionale Irpef, sempre per far quadrare il bilancio.


Ma cosa c’entra, con l’essere di sinistra, l’aumentare il prezzo del biglietto del Tram del 50%.


Ma si rende conto cosa significa un aumento del 50%?


Non sa che esistono le monetine di 10 e 20 centesimi, forse lei non ci bada ma io sì, e anche tanti altri come me.


29/07/11 francesco zaffuto


Immagine di non facile comprensione - Kazimir Malevich, Realismo pittorico di una contadina a due dimensioni, 1915, Olio su tela, 53 x 53 cm

(un quadrato bianco racchiude un quadrato rosso)

giovedì 28 luglio 2011

L’ultimo Mantra


Concorde la vostra decisione, concordi i vostri cuori,

possano i vostri animi essere concordi,

che voi possiate a lungo dimorare insieme

in unità e concordia!

(queste le parole dell’ultimo Mantra dei Veda, uno dei libri più antichi dell’umanità – versione in italiano della traduzione di Raimon Panikkar)

Cosa dire dopo la strage di Oslo? Dopo la prima esplosione si pensò al terrorismo fondamentalista islamico, ma man mano che arrivavano gli spari dall’isola di Utoya si comprendeva che trattavasi di un male vicino. Follia? Liquidare il tutto con la parola follia non ci può portare a capire il male che ci portiamo dentro; non sono passati secoli dalla follia nazista che ha precipitato tutta l’Europa in una catastrofe; e solo pochi anni ci distanziano dalla strage delle Torri Gemelle; la Storia dell’uomo è un corredo di trucide immagini; oggi nel Corno d’Africa l’ultima carestia fa emergere i danni di una guerra ininterrotta. Eppure nella antichissima Storia dell’uomo c’è il messaggio di questo ultimo Mantra che forse può diradare le tenebre.

28/07/11 francesco zaffuto

Immagine – il sole di Edward Munch

mercoledì 20 luglio 2011

Vecchietti arzilli


ECCO: mi trasferisco con la mente nel futuro. Con le misure varate recentemente non posso andare ancora in pensione debbo arrivare a 70 anni, mi mancano ancora sette anni, debbo stare ancora in servizio, anche se ho problemi di ritenzione urinaria e con dolori. Che faccio: certificati su certificati. “Professore lei è diventato un assenteista” , possibile frase del dirigente scolastico. Per evitare questo appellativo evito qualche certificato e vado a scuola lo stesso. Sono in classe con quegli scalmanati della prima B, debbo andare in bagno, chiamo la bidella, non c’è al piano la bidella (no ne assumono più), non resisto, vado lo stesso in bagno, ma prima mi appello alla classe di fare i bravi per qualche minuto … Sono stati complessivamente bravi, solo uno si è rotto la testa andando a urtare nello spigolo di un banco, ora sono veramente nei pasticci, altro che assenteista. “Culpa in vigilando, si rende conto professore”; è la normale frase che potrà pronunciare il dirigente scolastico. Ce ne abbastanza per giocarsi la pensione con le spese legali.
“Ma esageri, può chiedere le dimissioni per malattia oppure l’assegnazione in biblioteca”, suggerimento del collega che pensa di avere capito tutto. Dimissioni per malattia? Ma vi sembra facile, devi essere completamente steso. La Commissione medica dirà: “ma questi sono disturbi che si curano professore” , “ di messa in pensione neanche a parlarne con la normativa vigente e in quanto all’assegnazione in biblioteca si renda conto che già ci abbiamo spediti altri quattro che sono molto più malconci di lei. Si curi, si curi”.
Questo tanto per parlare del mio lavoro che tutto sommato si fa al coperto e seduti, ma figuriamoci per quei lavori esposti al vento e alle intemperie. Il problema si risolve molto più velocemente con qualche polmonite.
Ora sorge una domanda capziosa: ma scusate, con tanti giovani disoccupati perché avete bisogno di tanti vecchietti ? Campate troppo e non vi possiamo pagare la pensione. Pagatemi di meno?! Già è di meno, già è di meno. Togliete qualcosa a quelli che hanno di più. A chi? A voi. Se togli qualcosa a noi poi viene la crisi. Quale crisi? La crisi di credibilità del sistema.
Allora saremo vecchi ma non rimbecilliti: primo massima occupazione per tutti, anche a costo di portare avanti il vecchio detto “lavorare tutti lavorare meno”, secondo niente privilegi per chi si occupa della cosa pubblica; ed i conti cominceranno a tornare. Se poi se le condizioni di lavoro migliorano ci saranno tanti vecchietti arzilli disposti a restare nella giusta collocazione. E chi vuole andar via perché non ce la fa, lasciamolo andare e si libera un posto per un giovane del mondo.
18/07/11 francesco zaffuto
(immagine – “età pensionabile” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
Due teste una di fronte all’altro di uomo che invecchia, tracce dello scheletro cominciano ad evidenziarsi.

lunedì 18 luglio 2011

Nessun Miracolo


Nonostante il Miracolo della manovra approvata con urgenza, con la sostanziale “non guerra” dell’opposizione e con la benedizione di Napolitano, oggi la borsa di Milano cade:

l’indice FTS MIB - 3,06

e i principali istituti bancari nel mirino del ribasso: Mediobanca - 2,94; Unicredit – 6,36; Intesa San Paolo – 6,51 ecc. … ecc anche gli altri in caduta.

Questo è il giudizio dei mercati! Esclamano i nostri commentatori: giornalisti ed economisti di grido. Ma quale giudizio, questa è speculazione alla selvaggia, dove lo speculare al ribasso da due anni si rivela come la migliore condizione speculativa. Fra qualche giorno la borsa risale per pareggiare le posizioni scoperte, ma la flessione complessiva tenderà a rimanere.

La speculazione si batte con misure capaci di contenerla e non di certo chiedendo giudizi ai biscazzieri. Le vendite allo scoperto vanno proibite, l’aveva detto la Merkel già l’anno scorso quando la speculazione stava prendendo di mira anche le banche tedesche, oggi ovviamente tace visto che la speculazione sta facendo guadagnare i titoli di Stato tedeschi.

Il mercato ha bisogno di regole, non è l’oracolo di Apollo.

Per una più attenta osservazione del fenomeno speculativo al ribasso rinvio al post di pochi giorni fa

BISCAZZIERI DI TUTTO IL MONDO UNITI

18/07/11 francesco zaffuto

AGGIORNAMETOMartedì ore 12,15 - come volevasi dimostrare FTS MIB + 2,08. I Biscazzieri ricomprano a prezzi più bassi per guadagnare sui differenziali e la borsa ricomincia a salire, ma rimane depressa rispetto alla perdita del - 3,06 del giorno precedente. Andiamo avanti così da circa due anni. Altro che giudizio dei mercati, mercati senza giudizio e ancorati al guadagno del giorno per giorno sulla pelle di tutti.

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Immagine – Totò vende la fontana di Trevi, l'unica vendita allo scoperto divertente.

domenica 17 luglio 2011

Libertà o ospitalità

Il precario licenziato dopo 15 anni di precariato a Montecitorio che ha deciso di svelare i segreti della casta è costretto a trasferirsi da facebook.
Ecco come spidertruman commenta il fatto

ho già ricevuto una lettera da facebook che mi intima a rimuovere i contenuti della pagina "I SEGRETI DELLA CASTA DI MONTECITORIO".
ora cerco di traslocare tutto qui su questo blog nel giro di pochi minuti, sperando che qui la censura non arrivi. ci lavoro da subito, voi intanto aiutatemi a far circolare il blog!

http://isegretidellacasta.blogspot.com/


La libertà messa a disposizione da facebook si rivela solo come una ospitalità che diventa mal sopportata appena diventa un po’ fastidiosa. Ora sul caso spidertruman potremo valutare la libertà di blog e l’ospitalità di Google. Ricordiamoci che siamo ospiti e che la libertà è ancora da conquistare, quando accettiamo quei contratti di utenza libera accettiamo le condizioni di ospitalità che sono qualcosa di ben diverso della libertà.

17/07/11 francesco zaffuto
nota del 18/07/11
la pagina di facebook "I segreti della casta di Montecitorio" è stata totalmente eliminata, mentre ieri ancora ci stava una traccia. In molti commenti sul blog di spidetruman i visitatori chiedono che pubblichi la cosiddetta lettera censoria ricevuta da facebook, ancora non lo ha fatto. Spidetruman preferisce la funzione anonima di Zorro, ma è difficile lottare per la Libertà se non ci si mette la faccia, si perde la soggettività dell'uomo portatore della libertà. Intanto il blog si è affolla di sostenitori fissi e di visite e il suo autore arrotonda con le inserzioni pubblicitarie. Speriamo che non sia una bufala.
NUOVA NOTA
Spider Truman ha inserito oggi 18/07 sul suo blog le motivazioni del suo anonimato
rispettabilissime, anche se resta l'anonimato. Certo Spider Truman è anonimo ma i nostri parlamentari sono delle esplicite facce di bronzo, poteva qualcuno anche per motivi ideali essere contro i privilegi. L'altra cosa che rimane inquietante è fare chiarezza sulla "censura" di facebook, non è cosa di poco conto perché in quello spazio parlano ogni giorno milioni anonimi e non anonimi.
(immagine “ordine pubblico” china © francesco zaffuto)
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
un casco, un manganello e uno scudo si avventano su un uomo che protesta

Come ti Bollo il conto titoli


Tremonti dice che ha colpito con la sua manovra anche i ricchi.
Esaminiamo una delle imposte di Tremonti sui cosiddetti ricchi: l’imposta di bollo sul conto titoli.
E’ una imposta particolare ed ha la caratteristica di essere applicata sul servizio che la banca offre di deposito titoli. Nessun possessore di titoli si può sottrarre a questa imposta perché ormai i titoli non vengono consegnati in cartaceo e sono amministrati e custoditi dalle banche in forma virtuale.
I cosiddetti risparmiatori sono di diverse tipologie e variano dal pensionato al grande capitalista. Il pensionato spesso tiene investita in titoli quella misera liquidazione percepita a fine lavoro con cui non può comprare neanche un garage.
Vediamo le novità della manovra
Se il valore nominale degli investimenti in titoli è inferiore al 50.000 euro non cambia nulla: sull’estratto conto titoli inviato annualmente dalla banca continuerà ad applicarsi l’attuale imposta di 34,2 euro l’anno. Per consistenze di deposito superiori ai 50 mila euro, il governo ha previsto diverse fasce: da 50.000 a 150.000 euro, da 150.000 a 500.000 euro e oltre i 500.000. Chi ha un deposito titoli il cui valore arriva fino a 150.000 euro quest’anno pagherà 70 euro per l’estratto conto annuale e dal 2013 l’imposta aumenta a 230 euro. Salendo oltre i 150.000 euro e fino a 500.000 l’imposta annuale prevista quest’anno è di 240 euro e dal 2013 si passa a 780 euro di bollo. Chi possiede consistenze superiori a 500 mila euro quest’anno pagherà 680 euro e dal 2013 euro 1.100 l’anno.
La progressività introdotta da Tremonti ha uno strano schema a grandi blocchi che come al solito produce una ingiustizia fiscale abbastanza evidente. Ma non solo, potrà produrre un cambiamento negli orientamenti del risparmio. Il solo passaggio da 50.000 euro a 51.000 euro nel 2013 viene a produrre uno scatto d’imposta notevole, da 34,2 euro a 230 euro. Un salto di tal genere equivale a scoraggiare il modesto investimento in titoli oltre 50.000. Il risparmiatore potrà trovare molto più conveniente stipulare con la banca una operazione pronti contro termine: che consiste nell’acquisto e nella rivendita di titoli alla stessa banca a due prezzi differenti. In questo modo non supererebbe la soglia di 50.000 euro e risparmierebbe sull’imposta. Tale possibilità non credo che sia sfuggita al Ministro, allora sorge la domanda: PERCHE’ lo Stato va a scoraggiare l’acquisto di titoli che spesso sono titoli dello Stato? Non saprei dare altra risposta che quella di: voler favorire le banche. Attualmente molti cittadini si rivolgono alle banche per acquisti all’asta dei titoli e le banche si limitano ad essere amministratori; con una espansione delle operazioni pronti contro termine le banche avrebbero tutto l’interesse ad aumentare l’ammontare gli acquisti in titoli di Stato per poi lucrare nelle operazioni con la propria clientela; aumenta l’intermediazione bancaria ed aumenta il ruolo delle banche sui titoli dello Stato. Uno Stato che rispetto al farsi prestare il denaro direttamente dai cittadini preferisce le banche nei fatti intende favorire le banche.
Appena un politico di sinistra cominciava a parlare di patrimoniale veniva tacciato di comunismo e di pericoloso antagonista della proprietà Oggi Tremonti ha varato una cattiva patrimoniale sui titoli e l'ha chiamata imposta di bollo: colpisce la ricchezza indipendentemente dal reddito prodotto dai titoli e si basa sulla consistenza del patrimonio. Colpisce i risparmiatori medio piccoli, avvantaggia le banche, allontana i piccoli risparmiatori dall’investimento diretto in titoli dello Stato.
Questa stessa imposta se fosse stata meglio scaglionata sugli incrementi patrimoniali sarebbe stata meno iniqua, non avrebbe prodotto vantaggi per le banche e poteva permettere perfino un’entrata maggiore al Fisco.
17/07/11 francesco zaffuto
(immagine “se resta qualcosa” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
fotocomposizione in bianco e nero, due mani voracemente raccolgono un frutto e sembrano divorarlo.

sabato 16 luglio 2011

'O miracolo

Dialogo breve tra due entità: Pochi e Tanti
Pochi – Ci vuole un miracolo. Dobbiamo fare sacrifici per salvarci.
Tanti – Li farete anche voi?
Pochi – Ma noi siamo pochi e i nostri sacrifici sarebbero assolutamente insignificanti, sono necessari i sacrifici di tanti per risolvere il problema. E poi noi lavoriamo intensamente per fare in modo che il miracolo accada.
E il miracolo accadde: i Pochi restarono ricchi e i Tanti divennero più poveri.
Chissà quando si troverà la terza entità: Tutti
16/07/11 francesco zaffuto
Immagine – questo blog di solito propone una immagine a corredo del post – ma l’immagine di questo miracolo è stata evitata perché troppo sconcia.

venerdì 15 luglio 2011

Hanno pagato poco meno di un caffè




“Hic manebimus optime" (qui staremo benissimo)
Quanto può piacere questa frase ai politici! E Tremonti l’ha usata per dire che stanno bene dove stanno e intendono restarci.
Non avevamo dubbi.
La classe politica per questa manovra ha pagato poco meno di un caffè.
Qualche risparmio solo su voli di stato e sulla cilindrata delle auto blu. Per il resto tutto rinviato. Il promesso adeguamento dei lauti stipendi dei nostri parlamentari ai più magri stipendi europei non sarà fatto, così come non sarà fatto il taglio del 10% dei rimborsi elettorali ai partiti, scatteranno solo dalla prossima legislatura (forse che sì, forse che no).
Intanto la manovra per tutti gli altri cittadini italiani parte da subito e viene aggravata ; dopo le correzioni in Senato, sale ad oltre 70 miliardi al 2014. Non più i previsti 47 miliardi, ma qualche spicciolo in più.
15/07/11 francesco zaffuto


immagine - una tazzina di caffè

giovedì 14 luglio 2011

MONZA, la seconda capitale d’Italia




Pierino, quale è capitale d’Italia?
Le so tutte, signora maestra, Monza e Roma.
Ben tre ministeri, con ben tre grossi ministri (Calderoli, Bossi e Tremonti) avranno la loro sede a Monza. La scelta della sede? La più appropriata: la Villa Reale del Parco di Monza.
L’operazione deve essere fatta in fretta, sull’onda delle notizie fresche di stampa, sotto l’effetto delle grandi dichiarazioni fatte a Pontida. Il sindaco di Mariani (di pura fede leghista) si è già dato da fare, nonostante la Villa ancora aspetta il restauro, ha subito messo a disposizione un 100 metri quadrati di ex uffici comunali trasferendo gli impiegati in altro loco; tutto pronto per l’arrivo dei ministri, i mobili sono già arrivati (stranamente sono arrivati da Catania riporta una notizia del Corriere di oggi 14/07), ma evitiamo basse polemiche, è proprio tutto pronto.
La Villa Reale riacquista il suo lustro e la sua importanza, da sede dell’Imperatrice d’Austria era diventata una delle dimore del Re d’Italia, ed ora, dopo tanto abbandono, risplenderà come sede di Tre ViceRe.
Della Villa Reale di Monza questo blog si è occupato quando è decollato il piano di privatizzazione, LA VILLA REALE DI MONZA CEDUTA AI PRIVATI , un particolare piano dove il restauro per il corpo centrale della Villa sarà pagato per ¾ con soldi pubblici e per ¼ da investimenti privati, in cambio i privati avranno in affitto per trenta anni il corpo centrale della Villa a prezzi stracciati.
Una parte del grande complesso della Villa ha avuto un ruolo utile dal punto di vista sociale: è stata, e lo è ancora oggi, la sede dell’Istituto d’Arte di Monza. Questo ruolo sociale è stato sempre contrastato dalle autorità comunali che da sempre nutrono mire più prestigiose anche per quella parte della Villa, solo un vecchio documento storico di donazione alla scuola da parte del Re d’Italia ha impedito lo spostamento dell’Istituto d’Arte. Oggi 14/07/11 siamo arrivati alla tragica conclusione dello spostamento della scuola per necessità, il tetto può crollare; eppure pochi anni addietro si erano fatti tanti lavori di ristrutturazione senza verificare la stabilità del tetto.
Monza non è Milano e i monzesi ci tengono a precisare di essere monzesi, hanno ottenuto di diventare capoluogo di provincia anche quando le province sono state poste in discussione come enti inutili. I monzesi hanno voluto mantenere le distanze da Milano al punto che trenta anni fa si opposero al collegamento metropolitano con la capitale lombarda. Oggi, dopo trenta anni e dopo tanta benzina sprecata nelle strade di collegamento sempre intasate di traffico, ci hanno ripensato e stanno per iniziare i lavori per il collegamento metropolitano. Ma, c’è sempre un ma, non si capisce perché il nuovo collegamento non porterà a collegare il centro di Monza con quello di Milano, ma solo un’estrema periferia di Monza: Bettola. Un progetto di collegamento che nasce monco, l’unico effetto pare quello di supervalutare una zona periferica dove potranno essere costruiti nuovi palazzi. Per i successi vi collegamenti metropolitani di Monza si fa rinvio ad un piano appena abbozzato per il quale forse passeranno altri trenta anni.
Monza è una bella città che vale la pena di essere visitata non solo per la giornata del Gran premio automobilistico: ha un centro storico pregevole, il suo Parco è il più grande d’Europa.. Gli amministratori monzesi inseguono strani miti di prestigio ma la cosa migliore sarebbe valorizzare bene quello che ha già la città di prezioso e di bello. La stessa Villa Reale, costruita dal Piermarini, al posto di essere ceduta ai privati come sede per negozi, poteva diventare il centro espositivo di quello che storicamente è stata la pittura lombarda (Monza è stata sede di una grande scuola pittorica della fine dell’ottocento).
Ma vuoi mettere oggi la soddisfazione di andare in giro per Monza e incontrare al bar il ministro Calderoli o Tremonti o Bossi; poter dire abbiamo tre ministeri a Monza. Certo quel milanese-meridionale di La Russa ha precisato che si tratta di sedi distaccate, di ufficetti, per sminuire la portata del grande evento. Come cittadino di Monza debbo essere ben fiero e sono pronto a collaborare con i ministri. Per spirito di collaborazione li avviso che se nel caso arrivassero di sera con un treno alla stazione ferroviaria di Monza dopo le 20,15 avranno difficoltà a trovare i mezzi pubblici perché dopo quell’ora non sono previste corse urbane. Possono avere difficoltà anche trovare un taxi di fronte alla stazione, è opportuno che portino con sé il numero utile per chiamare un radio taxi. Che sciocco, questi sono problemi dei comuni monzesi, non possono riguardare i Tre ViceRe che saranno ricevuti con una carrozza tirata da cavalli bianchi.
14/07/11 francesco zaffuto


Immagine – foto di una parte della Villa Reale in inverno

mercoledì 13 luglio 2011

Quelli che sanno tutto sulla vita e sulla morte





Di fronte a un problema così difficile come la morte ecco arrivano quelli che sanno tutto: i nostri parlamentari.
Alla Camera sono 278 che hanno votato a favore delle nuove norme, 205 contrari e 7 astenuti. A favore il Pdl (con qualche eccezione come Giuseppe Calderisi che ha definito la legge illiberale), la Lega e l’Udc. Contrari il Pd, anche qui con qualche eccezione, l’Italia dei Valori e Futuro e Libertà. Il testo dovrà tornare a Palazzo Madama per il sì definitivo.
Non possiamo rinunciare agli alimenti e all’acqua, che non sono considerate cure, anche se ci saranno messe dentro con aghi vari mentre stiamo nel sonno. Hanno solo inserito che possono essere sospese se non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Finché un corpo recepirà questi alimenti resteremo in vita; anche più di 17 anni, più di quanto rimase in vita la sfortunata Englaro.
Sulle altre cure possiamo lasciare delle dichiarazioni ma poi alla fine decideranno i medici.
Questa sarebbe la libertà di scelta?
Non lascerò una Dat (così chiamano la Dichiarazione anticipata di trattamento) ma spero proprio di morire prima di essere ricoverato, o preso in ostaggio.
13/07/11 francesco zaffuto

Immagine – sopra le nuvole

lunedì 11 luglio 2011

BISCAZZIERI DI TUTTO IL MONDO UNITI

Dopo l’ondata speculativa di venerdì che ha travolto la Borsa di Milano generando un - 3,5%, anche la giornata di lunedì 11 si è conclusa con un – 3,96 del FTSE MIB (indice dei principali titoli azionari).
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Luned%EC+di+passione+in+Borsa%3A+chiusura+a+-4&idSezione=11552
Se può essere consolante anche le altre Borse europee hanno registrato perdite e Parigi ha chiuso con un ribasso del 3%.
http://www.wallstreetitalia.com/article/1167183/borsa-parigi-chiude-in-forte-ribasso-perde-il-3-.aspx
Ma cosa sta succedendo?
Nel grande Casinò mondiale delle Borse i biscazzieri di tutto il mondo sono uniti sotto la bandiera della speculazione al ribasso. Vanno avanti così da due anni: fiutano, spesso seguono a ruota dichiarazioni delle cosiddette agenzie di Rating, individuano i punti deboli, e poi partono con ondate di vendite allo scoperto. L’ondata di vendite riproduce il panico permanente come in uno schema fisso, riacquistano dopo quando i titoli sono caduti e guadagnano sui differenziali.
L’anno scorso in maggio mi occupai dello stesso argomento con i post Le borse scivolano e si naviga a vista - Vendite allo scoperto da proibire , allora i governi europei cominciavano a parlare di misure contro la speculazione allo scoperto, ma non se ne fece nulla. Oggi si tenta di correre ai ripari, la Consob parla di necessaria trasparenza e monitoraggio.
http://www.finanzaonline.com/notizie/news.php?id=%257B7DB55B5C-0A25-435F-9D70-235BC6A182B7%257D&folsession=6f19d598cff7f5be4fa23300ee666d3a
Ma non BASTA. Le vendite allo scoperto vanno definitivamente proibite, sono una scommessa sulla morte di Stati e Aziende; non siamo di fronte solo alla crisi ma alla perpetuazione e aggravamento della crisi per il meccanismo di libertà di scommessa. Hanno scommesso sul disastro della Grecia, venerdì hanno scommesso sulle dimissioni di Tremonti, lunedì su presunte difficoltà delle banche italiane.
Poi arriva la famosa frase: “dobbiamo rassicurare i mercati”. Come a dire "siamo e dobbiamo restare nelle mani dei biscazzieri".
11/07/11 francesco zaffuto

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Immagine – Totò vende la fontana di Trevi

giovedì 7 luglio 2011

LE PROVINCE DELL’IMPERO





Il 5 luglio la Camera dei deputati ha affossato la proposta di legge dell'Idv sulla soppressione delle provincie. I voti contrari sono stati 225, quelli a favore 83, gli astenuti sono stati 240. Determinante è stata l’astensione del PD per la bocciatura della proposta.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=155092&sez=HOME_INITALIA



“Aboliremo le Province” diceva Silvio Berlusconi il 10 aprile 2008 a Porta a porta.
La Lega si era già espressa contro l’eliminazione delle province, lo stesso Bossi aveva dichiarato: "Chiudi la Provincia a Bergamo? Ci fanno la guerra civile" . La Lega è evidente che ormai preferisce rappresentare un federalismo costoso e garante di tutte le spinte che vengono dai campanili provinciali.
Oggi apprendiamo che anche il PD è sensibile nel garantire il vasto stuolo degli amministratori provinciali. Le province sono una grande pappatoria nazionale dove i grandi partiti possono sistemare i loro uomini.
Le province, che dovevano essere eliminate, ormai sono arrivate a quota 110. Di conseguenza 110 presidenti e 110 vicepresidenti da retribuire, 4.200 politici che vivono dei finanziamenti delle province di cui circa 900 assessori lautamente pagati e il resto di consiglieri pagati con i gettoni di presenza. La retribuzione mensile di un presidente varia tra 4.000 e 7.000 € ; quella di un vice-presidente tra 3.000 e 5.200 € ; quella di un assessore tra 2.700 e 4.500 € ; più i gettoni di presenza dei semplici consiglieri. A questi vanno aggiunti i costi relativi alla gestione degli organi elettivi: edifici, personale specifico, auto “blu”, rimborsi, spese di rappresentanza. Ancora, a questi vanno aggiunti tutti gli ingenti costi relativi a strutture, non necessari in caso di spostamento delle funzioni ad Enti già esistenti come Regioni e Comuni.Il costo complessivo delle province aggiornato al 2010 si aggira sui 16 miliardi annui. Certo non tutto il costo amministrativo sarebbe immediatamente eliminabile, ma sicuramente 4 miliardi di costo politico sarebbero eliminabili in tempi rapidi.Fatta eccezione per le province di Trento e Bolzano che rivestono competenze regionali, tutte le altre province possono essere assorbite dalla struttura regionale. La struttura regionale, nella sua autonomia federale, può organizzare uffici provinciali periferici a seconda delle necessità istituzionali con un migliore utilizzo degli organici e senza l’oneroso costo della macchina politica provinciale.
Con un risparmio di 16 miliardi l’anno, nei fatti l’abolizioni delle provincie potrebbe in pochi anni garantire il rientro di pareggio del bilancio che tanto grava sugli italiani.
07/07/11 francesco zaffuto

Immagine – elmo romano con classica scopa rossa ornamentale dal link
http://www.pederneschi.com/images/elmo%20romano%20pennacckio.jpg

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un intervento sulle province in rete

mercoledì 6 luglio 2011

Restare svegli fino a settembre

Dopo LA NOTTE DELLA RETE , pare che occorra restare svegli da oggi fino settembre:


L'Agcom. Ovvero: l'Autorità per le telecomunicazioni oggi presenterà un testo che però verrà sottoposto alla consultazione di tutti i soggetti interessati. Non ci saranno decisioni almeno fino alla ripresa di settembre, dopo le ferie.


http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_06/notte-web-censura-conti_2e9bb862-a796-11e0-80dd-8681c9f51334.shtml

ULTIMISSIME SULLA BOZZA AGICOM SU

http://websulblog.blogspot.com/2011/07/lagcom-ha-approvato-la-delibera-sul.html

immagine di nero di Kazimir Maleviv

sabato 2 luglio 2011

LA NOTTE DELLA RETE

COSA POTRA' ACCADERE IL 6 LUGLIO ALLA RETE ? ?

Allego alcuni link dove si spiega e si fanno ipotesi; per mancanza di tempo e per urgenza mi limito di mia sponte, per il momento, ad allegare una immagine di nero di Kazimir Maleviv. Spero che il grande pittore del suprematismo russo (o chi accampa diritti sulle sue opere, visto che è scomparso nel 1935) non me ne voglia e che non mi denunci all'Agicom per violazione di copyright.
http://estateincantata.blogspot.com/2011/07/web-sul-blog-la-notte-della-rete-per.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FkWyAE+%28Estate+incantata%29
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http://attualizzandolafoschia.blogspot.com/2011/07/anche-litalia-come-la-cina-censura.html
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http://pincocristiana.blogspot.com/2011/07/per-chi-volesse-seguirmi.html
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http://albertocane.blogspot.com/2011/07/io-non-voglio-essere-cancellato.html

SPERIAMO DI POTER CONTINUARE A PARLARE
MA
NON CESSEREMO DI PENSARE

02/07/11 francesco zaffuto