martedì 29 aprile 2014

Buon 1° Maggio 2014

La Crisi2009  augura un Buon 1° Maggio 2014 con questo quadro di  Vincent van Gogh –
Spesso si fanno gli auguri di Buon Natale e Buona Pasqua e ci si dimentica di fare gli auguri per il Primo Maggio, eppure questa festa è l’unica festa laica che attraversa il mondo.
BUON PRIMO MAGGIO
LAVORARE PER MIGLIORARE LA TERRA E NON PER DISTRUGGERLA
LAVORARE PER MIGLIORARE LA VITA UMANA
LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI

domenica 27 aprile 2014

ex cathedra


Di solito evito, su questo blog,  di entrare nel merito di questioni religiose, ma quello che sta accadendo oggi 27 settembre in Piazza San Pietro ha una particolare rilevanza storica.
 Giovanni XXIII è stato il pontefice che ha rappresentato quel pensiero cattolico che voleva rinnovarsi e abbracciare aspetti del mondo laico nella ricerca di una universalità dell’uomo;  il suo procedere ha posto la Chiesa cattolica al centro di tutte le questioni politiche del mondo ma nel contempo ha generato insofferenze tra i settori più tradizionalisti. Giovanni Paolo II si è caratterizzato, invece, per un ritorno al tradizionalismo nei contenuti. Ambedue i Papi, pur così diversi, hanno goduto di una grande popolarità come se la personalità e le forme fossero più rilevanti dei contenuti; aspetto questo che caratterizza tutta la società mediatica moderna.
 La santificazione in contemporanea dei due papi può essere intesa come una operazione di archiviazione delle contraddizioni oppure come il delicato tentativo di una conciliazione nel mondo cattolico tra due modi di pensare e di agire.
 La particolarità di questo evento è anche data dalla presenza di un Papa dimissionario che ha rotto gli schemi di una discendenza. La Chiesa cattolica realizza in un solo giorno una specie di poker di papi che può fare sorridere ma che dimostra anche la sua capacità di tenere insieme delle diversità.
francesco zaffuto


immagine – basilica di San Pietro – foto da http://it.wikipedia.org/wiki/File:Petersdom_von_Engelsburg_gesehen.jpg

sabato 26 aprile 2014

25 Aprile e spese militari

(senza immagini)
25 aprile e spese militari

Dal discorso di Napolitano riportato dal sito del Quirinale

“Dobbiamo procedere in un serio impegno di rinnovamento e di riforma dello strumento militare, razionalizzando le nostre strutture e i nostri mezzi, come si è iniziato a fare con la legge in corso di attuazione, e sollecitando il massimo avanzamento di processi di integrazione al livello europeo. Potremo così soddisfare esigenze di rigore e di crescente produttività nella spesa per la Difesa, senza indulgere a decisioni sommarie che possono riflettere incomprensioni di fondo e perfino anacronistiche diffidenze verso lo strumento militare, vecchie e nuove pulsioni demagogiche antimilitariste.” Dal sito http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=2854
Essere per la pace e per  la riduzione delle spese militari significa essere ossessionati da vecchie e nuove pulsioni demagogiche antimilitariste?
Ogni impegno pacifista può essere considerato come vecchie e nuove pulsioni demagogiche antimilitariste?
Quali sono le sane pulsioni militariste?  
Gli F35 fanno parte di queste sane pulsioni?
In verde i miei interrogativi personali - francesco zaffuto
Questo post non è aperto a commenti ognuno la pensi come vuole, ma è meglio che prima di parlare che si legga l’articolo Art. 278 del codice penale.  Offesa all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica - Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

giovedì 24 aprile 2014

Bella Ciao



Una canzone di resistenza, di voglia di pace e di libertà;
qui cantata da un grande interprete di pace e libertà insieme al suo popolo. 
Buon 25 Aprile 2014

nota
Cronaca del 25 aprile 2014: il Prefetto di Pordenone proibisce di cantare in pubblico “Bella ciao”, poi ci ripensa …

martedì 15 aprile 2014

80 euro e altro

Gli 80 euro promesse dal governo Renzi stanno cominciando ad assumere un carattere mitico, ci si aspetta dalla loro introduzione una inversione di marcia dell’economia. Provo ad aggiungere qualche riflessione.
 La produzione di beni destinati all’esportazione ha avuto nel corso di un anno una debole ripresa, mentre la domanda interna di beni continua con i dati negativi e si riflette complessivamente sulla produzione generando a sua volta nuova disoccupazione.
 I detentori di redditi elevati in Italia non hanno determinato un aumento complessivo della domanda interna; c’è stato un aumento di beni di  consumo solo in alcuni settori di nicchia,  un notevole aumento di tesaurizzazione e risparmio con un rivolgersi a titoli di debito pubblico e privato (ed anche ad oro), e una fuga di capitali verso l’estero.  Il correre verso il risparmio non è stato solo determinato dal comportamento dei detentori di reddito elevati, ma anche dal comportamento di detentori di redditi medio bassi che per la stessa paura della crisi si sono astenuti da consumi considerati superflui; la stessa incertezza del lavoro per i figli ha determinato comportamenti prudenti di famiglie di genitori anziani; le difficoltà avute dai giovani nel formare nuove famiglie autonome ha determinato una ulteriore flessione della domanda di beni.
L’idea di operare sul cuneo fiscale determinando un immediato aumento dei redditi di lavoro bassi  per 80 euro mensili può dare una qualche ripresa alla domanda interna di beni di cui in parte potranno beneficiare le aziende italiane a livello di aumento di beni venduti.  Ho aggiunto “in parte” perché ovviamente la domanda non sarà rivolta esclusivamente a beni prodotti in Italia; in un mercato aperto si possono comprare “in parte” prodotti che vengono dall’estero. Quindi un effetto positivo gli 80 euro l’avranno ma non si può pensare ad un effetto magico di risoluzione di tutti i mali di una economia ingessata.
 Non critico pertanto il governo Renzi per avere fatto la scelta degli 80 euro, la direzione è giusta, ma lo critico per non aver considerato nella scala delle urgenti priorità, come primo punto, un sostegno immediato a chi versa in condizione di disoccupazione.
 Se si fanno le stesse considerazioni sulla domanda interna di beni, ogni sostegno dato ai disoccupati si traduce sempre in potenziamento  della domanda interna di beni. E allora perché non si è posta l’urgenzasul sostegno universale a chi versa in stato di disoccupazione? Azzardo una ipotesi interpretativa: se debbo dare 640 euro come sussidio di disoccupazione ad un disoccupato tolgo dalle difficoltà uno (che forse sì o forse no mi darà un voto); con 640 euro riesco a dare 80 euro e accontento 8 detentori di redditi di lavoro bassi  (sul forse sì o forse no, aumentano le possibilità di riconoscenza).  La vastità della platea conta;  ad essere cattivi si può ricordare l’operazione IMU sulla prima casa, che fece la “buonanima”,  anche allora si volle cogliere la vastità della platea.
15/04/14 francesco zaffuto
Immagine – foto di 80 euro

La proposta del blog Crea pane e lavoro

mercoledì 9 aprile 2014

Il miniSenato non renziano

Nel precedente post SPQR o miniSenato  si erano evidenziate le contraddizioni della proposta di modifica del Senato fatta dal Governo Renzi.   Al momento le proposte di modifica del Senato sono diventate due, è arrivata quella di alcuni senatori (capeggiati dal senatore Chiti) con un diverso disegno di legge costituzionale.
Considerata la poca pubblicità data a questo disegno di legge, ecco qui un link che rimanda al testo integrale di questa proposta.
Dal punto di vista del risparmio si ipotizza un risparmio maggiore rispetto alla proposta del Governo Renzi,  perché si prevede il dimezzamento del numero dei senatori e anche di quello dei deputati.
Per quanto riguarda la fiducia al Governo e per le leggi di bilancio si lascia l’esclusiva competenza alla Camera dei deputati correggendo il bicameralismo perfetto.
Il Senato resterebbe elettivo su base regionale con soli 106 senatori e verrebbe a mantenere quasi le stesse prerogative previste dalla proposta del Governo Renzi; ma con la proposta Chiti si eviterebbe la commistione tra organi amministrativi ed organi legislativi.
 Il miniSenato non renziano è quasi meno contraddittorio di quello renziano;  ma toglie peso  alla primogenitura dell’astro nascente, che è riuscito a fare un patto con l’astro calante generando una delle peggiori leggi elettorali .

09/04/14 francesco zaffuto

martedì 1 aprile 2014

SPQR o miniSenato

 Già Cicerone (Grasso) ha cominciato con una prima orazione in danno di Catilina (Renzi) e del suo tentativo di trasformare il Senato SPQR  in un miniSenato
 La tentazione di fare un paragone con il passato è forte ma le condizioni sono ben diverse: siamo nella Roma del 2.014 d.c.,  di Camere ne abbiamo ben due,  sono entrambe elettive e fanno lo stesso lavoro.
 Vediamo un po’ questo miniSenato,  dalle dichiarazioni del Ministro Boschi rilasciate alla Stampa emerge che (si riporta in blu):
“Sarà composto dai presidenti delle regioni, dai sindaci dei capoluoghi di regione e delle province autonome, due consiglieri regionali e due sindaci per ogni regione; più 21 senatori su nomina del presidente della Repubblica per sette anni. I senatori a vita esistenti restano in carica…. Quindi in tutto 148 persone.
Un qualche costo resterà,  queste persone dovranno pur  soggiornare  a Roma e non andranno in un Ostello della gioventù. Una cosa un po’ difficile da comprendere è come dei presidenti di Regione e sindaci di Città metropolitane possano avere il tempo per frequenti trasferte a Roma per partecipare a questo nuovo miniSenato..
Riguardo alle competenze
«Pari poteri alla Camera per le leggi costituzionali e di revisione costituzionale. E anche sull’elezione del Capo dello Stato, dei membri del Csm e della Consulta. …. La Camera approva una legge, il Senato può pronunciarsi entro 30 giorni proponendo delle modifiche. La Camera a quel punto ha 20 giorni per pronunciarsi in via definitiva, accogliendo le modifiche del Senato o confermando il testo iniziale. Ma la parola finale spetta alla Camera e ci sono dei tempi certi per le leggi ….
 Il parere del Senato potrà essere superato solo con un voto a maggioranza assoluta della Camera nelle materie in cui vengono toccati gli interessi di comuni e regioni in maniera diretta.
Ad un organo formato da amministratori e di nominati dal Presidente della Repubblica restano alcuni alcune competenze legislative molto importanti, e se segue a ruota la Camera dei Deputati per i pareri dovrà in qualche modo stare perennemente riunito.  Allora i nuovi orizzonti saranno bel limitati per il risparmio e gravidi di possibili conflitti di competenza.
 La pessima legge elettorale  Italicum, il miniSenato, e le ipotesi di aumento dei poteri al Premier hanno fatto scattare un nuovo fronte di opposizione capeggiato da insigni costituzionalisti. La particolare situazione in cui ci troviamo diventa scegliere tra: fare male e fare nulla. E molto francamente non me la sento di parteggiare tra queste due possibilità.
Resto dell’avviso che il superamento del bicameralismo sia una buona cosa, ma occorre che accada senza la sostituzione con un organo ibrido.  Una sola Camera interamente elettiva può bastare, e i pareri possono essere raccolti nella società civile, non è necessario un organo preposto a pareri come se fosse la summa del pensiero, ma la Camera elettiva deve poggiare su una legge elettorale rispettosa della rappresentatività del paese reale.
01/04/14 francesco zaffuto
Nota:  qui il testo del Governo Renzi approvato in data 31 marzo 14


Immagine – Affresco di Cesare Maccari a Palazzo Madama -  Orazione di Cicerone in denuncia di Catilina - http://it.wikipedia.org/wiki/File:Maccari-Cicero.jpg