lunedì 5 giugno 2017

Gli effetti della nuova legge elettorale

La “bella cosa” che si chiama legge elettorale alla tedesca e che vede uniti PD – Forza Italia – Movimento 5 stelle – Lega lombarda avrà i seguenti effetti. Prendiamo i dati delle elezioni 2013 alla Camera:   46.905.154 aventi diritto al voto,   35.270.929 effettivi votanti, deputati eletti  617. Ipotizziamo gli stessi dati e con lo sbarramento del 5% otteniamo che: una componente politica che ottenga il 4,99% dei voti non viene ad avere nessun rappresentante alla Camera. Il 4,99% di 35.270.929 ammonta a ben 1.760.019 voti di cittadini che resteranno non rappresentati. 
Viceversa se provate a dividere 35.270.929 per 617 seggi (che in ogni caso saranno assegnati) ottenete: 57.165; ebbene i partiti che avranno superato la soglia del 5% potranno fare eleggere un deputato con poco più di 57.000 voti.  
 Se si considera che con 500 mila firme si può chiedere un referendum nazionale, è abbastanza assurdo che non si passa almeno portare con 500 mila voti un deputato in Parlamento.
  Questa “bella cosa” che viene chiamata tedesca, poi di tedesco non ha un bel niente perché mancherà l’istituto della sfiducia costruttiva,
 e i governi italiani continueranno a governare con quel meccanismo perverso della richiesta del voto di fiducia per fare passare le loro proposte senza un voto specifico sulle leggi.

Nessuno ha il coraggio di dire che questa legge è una boiata, che impoverisce il Parlamento e distrugge le minoranze. Gli stessi gruppi politici minoritari evitano di scontarsi sull’argomento perché non vogliono fare la figura dei possibili perdenti. Ed è molto probabile che perderanno;  perché gli elettori puntando a vincere, e facendosi abbindolare sul discorso di evitare la dispersione dei voti,  andranno con molta probabilità a votare per i gruppi più grandi.  E forse aumenteranno i cittadini che non andranno a votare. (fr.z)


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