mercoledì 8 aprile 2009

Angoscia del futuro - terremoto in Abruzzo


08/04/09


Non ci sono parole per descrivere l’angoscia di chi ha perso i propri cari e la propria casa. Giornali e televisioni si sprecano a descrivere il dolore visibile, ma il dolore invisibile dell’anima è enorme.
Ora è il momento dei soccorsi e della solidarietà.
Immediatamente dopo si debbono costruite delle strutture abitative in legno di soccorso e va iniziato un progetto di ricostruzione antisismica dell’Aquila che non cancelli la storia di quella città.
Ma quando il tempo sarà passato e si rincorreranno nel nostro paese nuove brutte notizie, esiste il rischio di dimenticare. Abbiamo dimenticato Messina, il Belice, Gemona, l’Irpinia. Questo ultimo disastro non dobbiamo dimenticarlo.
Il disastro dell’Aquila deve modificare la cultura degli italiani sulla casa di abitazione e sugli edifici pubblici. Deve nascere e consolidarsi la consapevolezza che abitiamo un paese a rischio sismico. Questa consapevolezza deve essere un preciso dovere per chi si dedica alla politica.
Chi acquista una casa è meglio che risparmi sulle mattonelle di abbellimento e spenda quello che c’è da spendere in materia di calcestruzzo e strutture di sicurezza
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Sul piano tecnologico dobbiamo migliorare le nostre tecniche prendendo esempio da altri paesi a tecnologia avanzata nel settore antisismico come il Giappone.
E’ necessario un piano di intervento antisismico che deve impegnare la politica del futuro con carattere di priorità; un impegno di lungo periodo che deve vedere la necessaria collaborazione di tutte le intelligenze tecniche e scientifiche.
Vanno effettuati controlli rigorosi in sede di progettazione edilizia e in sede di realizzazione.
Vanno combattuti gli aspetti di lavoro in nero che spesso sono prassi nel settore edilizio.
Sul piano della ricerca scientifica non devono essere sottovalutate le ricerche in materia di previsione dei terremoti più gravi (compresi gli studi del ricercatore Giuliani).
Un piano per l’Aquila e un piano di lungo periodo per tutta l’Italia. Un piano edilizio che non faccia perdere la bellezza e la storia delle nostre città, Ma la politica deve liberarsi dalla ignoranza, dalla corruzione e dalla speculazione.
francesco zaffuto
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(immagine – “angoscia del futuro” cera e china © francesco zaffuto link Altre allegorie)

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