mercoledì 24 febbraio 2010

Condannati 3 dirigenti Google per mancata censura


24/02/10
La condanna è stata di sei mesi di galera ed è stata inflitta dal Tribunale di Milano nell'ambito del procedimento avviato nel capoluogo lombardo dopo la diffusione in rete, nel 2006, di un video in cui un giovane disabile di Torino veniva vessato dai compagni di scuola.
Si tratta di una sentenza che non ha precedenti in occidente ed è stata stigmatizzata dall’ambasciata americana.
la notizia è reperibile su:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Video-choc-condannati-3-dirigenti-Google-Ambasciatore-Usa-negativamente-colpiti_49854537.html

Il video era indubbiamente lesivo della dignità di una persona debole; la persona diventava vittima di uno spregiudicato atto di teppismo; il video incitava in qualche modo alla emulazione di atti nefandi.
Sorgono alcuni interrogativi.
Si può considerare un compito di Google controllare tutto il materiale che viene messo in rete da milioni di utenti?
Vogliamo che i provider si prestino a una funzione di controllo come è stato in Cina?
Stabilire il principio di obbligo di controllo può diventare l’inizio della fine della libertà del web?
A mio avviso i minori e le persone più deboli vanno tutelati; di fonte a una denuncia o a una segnalazione di reati simili a quelli accaduti al provider va l’obbligo di intervenire per rimuovere il materiale inserito. Qualora il provider, a seguito della segnalazione, non rimuova il contenuto o lo fa con ingiustificato ritardo si può considerare responsabile per i contenuti. Chiedere una censura preventiva stravolge il principio di libertà di espressione e si può ritorcere alla fine sulla manifestazione del pensiero.
francesco zaffuto
(immagine “mano che guarda” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)
reazioni al post anche su:
l'intervento di Grillo dal suo blog

1 commento:

  1. Genova 2001 e la
    (non) libertà di cronaca

    Otto mesi di carcere per un articolo sui fatti di Genova 2001 che raccontava uno scontro interno alla polizia. Il giornalista Checchino Antonini di Liberazione e l'allora direttore Piero Sansonetti sono stati condannati con una pena superiore a quella chiesta dal pm. Online un appello di solidarietà>>>>segue su www.ilmanifesto.it firmate l'appello.

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