sabato 28 febbraio 2015

Ancora un mistero i droni su Parigi

PARIGI (24 e 25 febbraio due notti di droni che sorvolano il cielo di Parigi) -  Per la seconda notte consecutiva droni non identificati hanno sorvolato la capitale francese. I droni, dei piccoli velivoli senza pilota telecomandati, erano almeno cinque secondo quanto riferito dalla Gendarmerie parigina, che non è riuscita a risalire ai proprietari dei velivoli. La polizia ha aperto un'indagine ieri sull'accaduto per "volo di aeromobile in zona vietatà" ma per ora brancola nel buio. Vige infatti il divieto di sorvolare Parigi a meno di 6.000 metri di altezza senza una specifica autorizzazione…..

La notizia di un paio di arresti

Precedenti inquietanti in Europa e in USA

I DIVERTIMENTI DI GUERRA: qualche notizia su giocattoli a disposizione di tutti:  per chi si diverte, per chi spia e per chi progetta attentati.

giovedì 26 febbraio 2015

Greenpeace, firma in nome del mare


Mediterraneo e le comunità costiere che dipendono da esso. La battaglia continua, perché la vita marina è ancora minacciata:pesca distruttiva e sfruttamento eccessivo delle risorse stanno svuotando i mari!
È il momento di unirsi, In nome del Mare, contro chi - "in nome del profitto" - mette a rischio il futuro dei pesci e della pesca sostenibile, quella che riduce al minimo gli impatti sull'ambiente e le risorse ittiche.
Sei dei nostri? FIRMA ORA!
Paradossalmente, dopo aver denunciato la pesca eccessiva,siamo stati noi a finire sotto processo: il Direttore delle Campagne di Greenpeace Italia è stato accusato per aver manifestato pacificamente contro un sistema di pesca non sostenibile, che permette a pochi privilegiati di pescare in modo intensivo specie ormai in declino, come acciughe e sardine.
Chiediamo al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali di eliminare la pesca eccessiva e dare priorità a chi pesca sostenibile, rispettando il mare e la sua biodiversità.
È ora di agire per salvare il Mediterraneo e tutte le specie che lo abitano.
È ora di farlo, In nome del Mare: FIRMA SUBITO ANCHE TU!
Grazie!
Serena Maso
Campagna Mare

venerdì 20 febbraio 2015

Non era solo colpa della birra

Roma 19 febbraio 2015
Certo non usciva birra dalla fontana di Piazza di Spagna, e anche se fosse uscita birra era ingiustificabile quel comportamento. Un po’ di birra non può trasformare gli uomini in bestie. Gli olandesi sono uno tra i popoli più pacifici, se guardiamo alla Storia abbiamo dagli olandesi esempi di civiltà e di solidarietà che non è facile trovare in Italia, eppure una tifoseria olandese è stata capace di tali atti, ed anche altre tifoserie di altri paesi hanno dato pessimi esempi.
 Il calcio non è uno sport individuale, valorizza al massimo il gioco di squadra,  l’appartenenza alla squadra può diventare nell’immaginario qualcosa che va oltre lo stesso sport e sfociare nella contesa dell’appartenenza.
 L’eccesso di alcol può portare in alcuni individui a straparlare, in altri a qualche stupido litigio;  ma se porta a scenari di guerriglia cittadina c’è qualcosa di più. Non si tratta di singoli individui ma di un gruppo in eccesso di alcol e cementato insieme dallo spirito di parte. Lo spirito di parte è uno spirito di guerra, nel gruppo molti individui perdono il controllo delle proprie azioni e si confanno alle azioni che si stanno producendo, l’azione può essere iniziata da un qualsiasi capofila e si propaga.  Ma lo spirito di parte non si costruisce per virtù magiche o solo perché delle persone si trovano accidentalmente insieme;  si costruisce in una continuità di vicinanza, confidenza, condivisione di stili, condivisione di messaggi, adunanze, discorsi, abitudini, pratiche. Le tifoserie hanno qualcosa che le fanno somigliare ad eserciti, confraternite religiose, scuole di pensiero, partiti politici. Il gruppo si frequenta e costruisce il suo spirito e se il messaggio prevalente è quello del contendere con altri gruppi avanza lo spirito di guerra.
 Allora le misure di polizia, le punizioni, le ammende pecuniarie, le espulsioni dai campi di gioco di particolari tifosi sono tutti strumenti che possono e vanno usati con determinazione per scongiurare futuri spiacevoli eventi; ma alla base occorre l’educazione, una educazione che deve basarsi sul riconoscimento dell’individuo singolo e sulla responsabilità di ogni individuo singolo. Solo un’educazione al rispetto del singolo uomo ci può salvare da guerre di popoli, di partiti, di tifoserie.
20/02/15 francesco zaffuto


mercoledì 18 febbraio 2015

Europa in crisi e tra due fuochi


Un’Europa, ancora avvolta nella sua crisi economica,  e tra due fuochi: quello dell’Ucraina e quello della Libia. Il fuoco ucraino che vede coinvolta direttamente la Russia (che non è più la vecchia URSS ma è ben armata con il nucleare e intesa a rinsaldare lo spirito nazionalista); il fuoco libico che ci porta l’Isis vicino casa,  a poche miglia della nostra Sicilia. La Comunità europea senza politica estera comune ha lasciato alla Francia e alla Germania il compito di trattare in proprio con Putin, e lasciò alla Francia il compito di determinare la caduta di Gheddafi.
Che fare? Certo non è facile rispondere a questa domanda, ma all’elenco delle priorità va data qualche risposta. All’interno della Comunità europea la Grecia va aiutata ad uscire dalla crisi economica. Il conflitto con la Russia va visto come conflitto in seno all’Europa; la Russia per la sua storia e per la sua cultura è l’estremo confine dell’Europa; se una parte dell’Ucraina, abitata da russi,  vuole la sua autonomia questo fatto non può essere inteso come minaccia all’Europa, e i paesi della Comunità europea possono affrontare il problema anche nell’ottica di una pacifica divisione. Nei confronti del Medio Oriente l’Europa deve avere una politica estera e di difesa comune. L’Europa non può disdegnare di guardare alla carta geografica, non può ignorare che esiste la Sicilia, che è il Sud dell’Europa e non il Nord dell’Africa.
 18/02/15 francesco zaffuto

Immagine – cartina geografica dell’Europa 

mercoledì 11 febbraio 2015

Lutto in mare, Triton ha tritato 330 anime

Lutto in mare, Triton ha tritato 330 anime
A “Triton” partecipano 29 paesi, ed è stata finanziata dall’Unione europea con 2,9 milioni di euro al mese: circa due terzi in meno di quanti erano destinati a Mare Nostrum. A differenza di “Mare Nostrum”, inoltre, “Triton” prevede il controllo delle acque internazionali solamente fino a 30 miglia dalle coste italiane: il suo scopo principale è il controllo della frontiera e non il soccorso.


immagine da

Il decreto legge di Spidermen


Certo che in quanto ad essere veloci … quando si vuole ….
Con decreto Legge n. 4 del 24 gennaio 2015 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 19 dello stesso 24 febbraio)  è stata fissata la scadenza del 10 febbraio 2015 per il pagamento deIl'IMU 2014 sui terreni agricoli.
I contribuenti possessori di terreni agricoli dovranno, pertanto, effettuare in un'unica rata, ENTRO LA SCADENZA DEL 10 FEBBRAIO 2015, il pagamento dell'IMU applicando alla base imponibile l'aliquota stabilita dai comuni …..
Molti contribuenti ancora non sanno di questa scadenza ...

immagine: un'icona della velocità nei fumetti Spiderman

domenica 8 febbraio 2015

Ucraina scenari di guerra e gli assenti


L’assetto degli stati è stabilito dai popoli che vi abitano, non può essere un principio vuoto che deve essere difeso fino alle estreme conseguenze.   Ucraini e Russi che abitano l'Ucraina, se non vogliono vivere insieme si separino, vadano ognuno per la propria strada non possono precipitare l’Europa nella guerra. 
Gli sforzi diplomatici dell’Europa sembrano non bastare perché tra i contendenti ci sono USA (con il suo Presidente premio nobel per la pace!?) e Russia (che non è comunista e “male assoluto” come diceva Regan, ma bensì diventata capitalista come gli USA).

Il grande assente è l’ONU che è l’organismo più autorevole ma anche quello impastoiato dal possibile veto di USA e Russia. Un altro “grande” assente è il Governo italiano che non si fa portatore di una proposta di pace.

08/02/15 francesco zaffuto

immagine: la Porta d'oro di Kiev 

mercoledì 4 febbraio 2015

Era meglio dire: “siamo per la vita”

La Giordania ha reagito alle raccapriccianti immagini del rogo in cui è stato ucciso un suo pilota dallo Stato islamico (Isis) nella maniera «terribile» che aveva annunciato: due jihadisti condannati a morte sono stati immediatamente giustiziati. Tra questi, Sajida al Rishawi, l'attentatrice kamikaze irachena che era stata chiesta dall'Isis per uno scambio di prigionieri con il pilota, Maaz al Kassasbeh.
Era meglio dire: siamo per la vita, siamo contro la vostra visione di morte e di vendetta, siamo per il riconoscimento dell’essere umano, e chi crede in Dio deve rispettare l’uomo che Dio ha creato e chi non crede in Dio deve rispettare l’uomo come suo simile, è solo da questo rispetto che può nascere un mondo migliore.
04/01/15 francesco zaffuto

Immagine – tristezza di Charlie Brown 

lunedì 2 febbraio 2015

Due posti liberi alla Corte costituzionale

Dopo un estenuante numero di votazioni in Parlamento il 6 novembre 2014 fu eletta Silvana Sciarra (con il voto del M5S) e fu accantonata l’elezione del quindicesimo membro mancante, non riuscirono a mettersi d’accordo e lasciarono la Corte Costituzionale zoppa di un membro. Ora, a seguito della elezione di Mattarella alla Presidenza della Repubblica,  si libera un posto alla Corte costituzionale e i posti liberi diventano di nuovo due;  tra poco cominceranno di nuovo le grandi manovre (e visto l’alto quorum previsto si riproporrà nuovamente l’alleanza con Forza Italia o in alternativa con il Movimento 5 stelle).
Da Wikipedia: L'elezione a opera del Parlamento in seduta comune avviene a scrutinio segreto e con la maggioranza dei due terzi dei componenti dell'assemblea. Per gli scrutini successivi al terzo è sufficiente la maggioranza dei tre quinti. L'alto quorum ha spesso determinato ritardi (oltre il termine di un mese previsto da norma costituzionale) nell'elezione dei giudici, pericolosi perché la Corte per funzionare necessita di almeno 11 giudici. Tanto che nel 2002 per la prima volta la Corte ha rinviato la discussione su una delle cause in ruolo per mancato raggiungimento del quorum di 11 giudici.


Immagine – Corte costituzionale dal sito http://www.cortecostituzionale.it/default.do

domenica 1 febbraio 2015

Chi si ricorda di Formigoni? Il tribunale

Nel 2012 definì i radicali «criminali e maestri di manipolazione». E così, due anni e mezzo dopo, l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni è stato condannato per diffamazione. Lo ha deciso ieri la nona sezione penale del tribunale di Milano. La sentenza di primo grado ha stabilito una pena di un mese di reclusione con la sospensione condizionata subordinata al risarcimento di 10mila euro a Marco Cappato, 10mila a Lorenzo Lipparini e 25mila alla Lista Marco Pannella, nella persona di Marco Pannella.
 Si tratta di quell’antica vicenda delle liste elettorali del 2010 che è ancora pendente dinanzi al tribunale amministrativo …..