Dopo le estenuanti trattative per
formare il Governo che non si sono sbloccate e che non hanno lasciato
intravedere ulteriori spiragli non c’erano altre possibilità:
- - il
Governo Gentiloni non poteva restare ancora in carica e non poteva questo Governo restare in carica
fino alle prossime elezioni, sarebbe stato irrispettoso del risultato
elettorale;
- - non
poteva essere affidato il mandato per il Governo alla coalizione di destra con
il solo 36% dei voti, sarebbe stato irrispettoso per il 64% degli italiani;
- - non
potevano essere sciolte le Camere per la sola indicazione dei segretari di
partito, sarebbe stato irrispettoso nei
confronti del Parlamento e di tutti i parlamentari.
Quindi un Governo provvisorio indicato dal Presidente
Mattarella che si presenta alle Camere e chiede la fiducia prevista dalla
Costituzione. Se la fiducia non arriva il Presidente della Repubblica scioglie
le Camere e indice elezioni nei tempi tecnici necessari. Certo con i tempi
tecnici necessari si può arrivare a Luglio e con molta probabilità alla seconda
metà di Luglio, data non gradevole per tutti i cittadini italiani, che potrebbe
determinare un forte aumento delle astensioni al voto. Quindi un appello al
buon senso da parte del Presidente Mattarella: dare tempo a questo Governo
provvisorio per scongiurare la manovra sull’IVA, continuare nel frattempo a
dialogare fino a Dicembre, con l’impegno a far dimettere il Governo anche prima se venissero individuate
maggioranze politiche per un nuovo Governo.
Di fronte a questa proposta di Mattarella, quali sono i rischi per la
democrazia? Nessun rischio, perché il Parlamento è insediato con tutte le sue
prerogative, una fiducia data in Maggio può essere annullata in qualsiasi
momento dal Parlamento successivamente con una mozione di sfiducia. Nel
frattempo il Parlamento insediato può lavorare con tutta la sua piena funzione
legislativa: se vuole può approvare il reddito di cittadinanza, se vuole può
approvare qualsiasi legge di riforma del Paese; ripeto se vuole e se vogliono i
suoi parlamentari. Ma se complessivamente non vogliono, allora non ci
nascondiamo dietro un dito.
Il nostro paese ha una tara pesante: il Parlamento si è
sempre lasciato usare come ostaggio nelle mani di un Governo che ha fatto
passare le leggi a colpi di fiducia, fino a far prevalere la funzione esecutiva
su quella legislativa. Un esperimento di Governo provvisorio neutrale potrebbe
perfino essere un’occasione per vedere se il Parlamento riesce ad esercitare
autonomamente la sua funzione legislativa. E quale migliore occasione per gli
stessi 5Stelle che hanno la Presidenza di una delle Camere e che possono di
conseguenza influenzare l’ordine dei lavori.
Francesco Zaffuto
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