venerdì 26 ottobre 2018

2,4 – 1,6= 0,8 di Prestito Italia


 Si è detto che se il debito restava con un incremento dell’1,6% tutto sarebbe filato liscio con la UE.
 Ebbene allora il problema è questo sforamento dello 0,8 in più che porta l’incremento del debito  al 2,4 %. 
 Una strada c’è per affrontare il problema: fare diventare lo 0,8% un debito finanziato interamente dentro Casa. Istituire un Prestito Italia in titoli dello Stato interamente sottoscrivibile da Persone fisiche - cittadini italiani, nominale e non trasferibile per 4 anni, non sottoscrivibile da banche – collocabile su territorio solo attraverso la Cassa depositi e prestiti e tramite l’ausilio di tutti gli sportelli postali. Potrebbe fruttare un interesse minimo stabile e non tassato dall’imposta del 12,5% (che è solo una stupida partita di giro). E se lo si vuole rendere appetibile, anche renderlo sgravabile dall’IRPEF in 4 anni. 
 La UE  non avrebbe tanti argomenti per dire di no, a meno di non voler dichiarare espressamente che un debito deve essere per forza detenuto dalle banche.
L’impegno per il  Governo, di conseguenza, diventerebbe quello di arrivare in quattro anni a fare risparmi di spesa tali da estinguere questo debito particolare.
C’è solo un problema di coraggio: mettere a prova la fiducia degli italiani sul debito dello Stato. (fr.z.)




Nessun commento:

Posta un commento