domenica 28 febbraio 2016

Tosi: multa alla carità

Tosi, multerebbe anche San Martino
Un’ordinanza per vietare  la carità nel centro storico di Verona.
La Polizia municipale procederà a sanzionare chi sarà trovato a elargire somme in denaro ad accattoni, con un’ammenda da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. Una minaccia non di poco conto per chi ha dato un euro di carità.
Il provvedimento è stato emesso dal sindaco Flavio Tosi, per contrastare l’incremento dell’attività di accattonaggio in città in occasione degli eventi e delle manifestazioni fieristiche in programma a Verona fino al 14 aprile. Il divieto riguarda tutte le aree pubbliche della città antica, l’intero territorio della prima circoscrizione, oltre a corso Porta Nuova e via IV Novembre. In pratica la carità viene sospesa e multata durante la fiera per evitare,  durante le manifestazioni fieristiche dei mercanti,  lo sconcio visuale dei miserabili.
Ed ecco come giustifica Tosi il suo provvedimento:
«… approfondite indagini della Polizia municipale hanno evidenziato che siamo in presenza di un racket ben organizzato, che sfrutta disabili, minori e persone anziane, che vengono accompagnati al mattino sul luogo in cui esercitare l’accattonaggio e prelevati la sera»
Se queste indagini erano approfondite dovevano portare ad arresti perché lo sfruttamento è reato;  evidentemente non erano tanto approfondite, e non hanno coinvolto abbastanza gli altri organi di polizia : si va  allora nell’altra direzione, quella di far diventare reato la carità.
Può la carità essere considerata un reato per le leggi del nostro Stato e per la nostra Costituzione?
Può un Sindaco fare quello che gli dice la testa?

la notizia da
foto: santino di San Martino da

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