domenica 25 luglio 2010

I convincimenti di Marchionne tra Torino e Belgrado



I convincimenti di Marchionne
Porto il maglione
ma sono un padrone,
se portassi la calzamaglia
sarei la Marcegaglia



Marchionne preferisce la Serbia all’Italia, gli operai serbi che hanno dimenticato Tito agli operai torinesi che non dimenticano la FIOM.
Dopo l’operazione Pomigliano che metteva in alternativa operai campani con quelli polacchi ora Marchionne prepara una nuova operazione per stringere gli operai torinesi.
L’osannato manager in maglione che doveva far dimenticare Romiti rivela tutte le sue qualità di padrone. La differenza tra manager e padrone nella realtà capitalistica moderna, quando si tratta di manager di grandi multinazionali, è irrisoria; si potrebbe arrivare a dire che i manager, visto che anche amministrano, sono più padroni dei padroni.
Il Marchionne, che sicuramente conosce Marx molto meglio di certi leader della sinistra, sa che il massimo profitto è realizzabile attraverso la massima appropriazione del plusvalore.
La FIAT non è da oggi che porta all’estero parti della sua produzione; ma il nuovo metodo Marchionne è: fiutare l’affare all’estero, minacciare lo smantellamento della produzione in Italia, riservarsi la carta estera e anche quella italiana. Dopo la minaccia si apre il tavolo, al tavolo i convenuti (sindacati e governo) debbono digerire la minestra: per il Governo scucire qualche euro, per i sindacati arretrare su retribuzioni e diritti.
La strategia Marchionne può diventare vincente per i seguenti motivi:
i capitali sono rapidamente spostabili sul piano internazionale;
i governi seguono a ruota le scelte delle grandi imprese promettendo vantaggi che poco hanno a che fare con le regole della concorrenza ( esempio, lo stabilimento Fiat in Serbia sarà pagato per tre quarti dall'Unione europea e per il resto da incentivi fiscali del governo di Belgrado);
esiste una povertà mondiale diffusa;
non esiste un sindacalismo internazionale.
Un sindacalismo internazionale in difesa dei diritti dei lavoratori e una vera lotta contro la povertà mondiale, possono arginare la marchionneria mondiale. La marchionneria in Italia potrebbe essere arginata da un governo e da un sindacato unito che... non .... ci sono.
25/07/10 francesco zaffuto
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2 commenti:

  1. Ennesima ottima produzione su un problema sociale attuale e importantissimo che meriterebbe soluzioni efficaci e rapide. Purtroppo di questo passo la scelta dell'uomo in golf si rivelerà vincente, perchè è riuscito a prendere il coltello dalla parte del manico e quindi è in grado di poter dettare regole... Se attorno ci fosse un sistema sano forse non sarebbe neanche male, ma il guaio di avere attorno terra bruciata rende tutto molto molto problematico per la classe operaia...

    P.S.
    C'è un "Marchinne" nell'articolo... ;)

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  2. gli ho ridato la sua o in rosso, sarà poco digeribile
    grazie

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