domenica 11 maggio 2014

Il 4% va all’esame della Corte


Il Tribunale di Venezia ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale per le europee per la soglia di sbarramento del 4% sulla base di un ricorso presentato dall’avvocato Felice Besostri; il Tribunale ha ritenuto che non sia manifestatamente infondata la questione di costituzionalità per la legge elettorale italiana per le elezioni europee, per quanto riguarda gli articoli 1, 3 e 48 della Costituzione.
 C’è già un precedente, la Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato incostituzionale lo sbarramento al 3 per cento.
In che tempi deciderà la Corte? E’ molto probabile dopo le stesse elezioni.
Il limite del 4% nel nostro paese è stato introdotto con la scusa che il Parlamento italiano vota la fiducia al Governo e che i piccoli partiti, in base a un luogo comune diffuso, possono ostacolare la governabilità. Questa stessa giustificazione per le elezioni europee non ha nessuna valenza perché nel Parlamento europeo non si vota alcuna fiducia.
 Più volte su questo blog ho cercato di demistificare il ruolo del limite per lo stesso Parlamento italiano; la stragrande maggioranza delle crisi di governo si sono prodotte dentro gli stessi grandi partiti, in passato si determinavano dentro la Democrazia Cristiana per opera delle sue correnti interne, e nel passato più prossimo si sono determinate per litigi interni nel PdL e nel PD.  Questo quesito alla Corte cade anche in un momento particolare, mentre sta posteggiata una legge elettorale che addirittura vuole aumentare il limite per il Parlamento italiano , la risposta della Corte verrebbe ad assumere un rilievo molto interessante.
11/05/14 francesco zaffuto


Immagine – aula del Parlamento europeo

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