giovedì 7 aprile 2011

LUTTO IN MARE


Ogni parola pare pesante e fuori luogo per questi 250 morti, nell'immagine di questo quadro di Antonio Pilato ci sta una barca che sta affondando e il primo piano di un pescecane. Fuggivano dagli uomini pescecane che li avevano trascinati in una guerra, si affidano a un pescecane che li trasporta su una piccolissima barca a caro prezzo, diventano pasto per il mare dei pescecani.

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6 commenti:

  1. Bisogna che l'Italia e tutti i Paesi europei;non permettono simili tragedie.Aiutare il prossimo ,deve essere un principio fondamentale dell'umanità.Saluti a presto

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  2. Povere creature. Che siano in un regno migliore (me lo auguro di tutto cuore)

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  3. Mio Dio povera gente! Schiacciati e uccisi tra due violenze, senza pietà.

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  4. Il pescecane, quando è sazio, non caccia alcuna preda...perché nel suo essere solo istinto conosce il valore profondo della vita, sa che le creature di cui si ciba sono preziose... perché grazie a queste lui rimane in vita.
    L'uomo, con la sua intelligenza e la conoscenza tecnologica, non sa ancora che ogni essere vivente ha un posto preciso nell'ordine delle cose...dal più piccolo insetto al suo simile...
    non lo sa ancora... e continua ad uccidere ogni giorno la propria possibilità di sopravvivenza....e continua ad uccidere sé stesso.

    Grazie per questo post, un abbraccio

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  5. ...questa insensatezza del mondo mi incute ancora più depressione e male di vivere, trovo il mondo coi suoi fatti e misfatti insensato, come dare un senso alla vita, quando accadono fatti così insensati...terribile.

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  6. Un triste avvitamento nella disumanità e non se ne vede il termine.

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