sabato 1 maggio 2010

Respingimenti



Il Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d'Europa ha denunciato la politica dei respingimenti seguita dall'Italia


“Occhio che non vede e cuore che non duole”, questa è stata la politica dei respingimenti degli immigrati che prima sbarcavano a Lampedusa. Ora sono respinti al largo senza l’occhio rivelatore dei servizi giornalistici.
Ma debbono succedere lontano dagli occhi delle cose terribili perché: il Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d'Europa ha denunciato la politica dei respingimenti seguita dall'Italia, ed ha esortato il governo a riesaminare immediatamente e in modo sostanziale la prassi delle intercettazioni in mare chiedendo l'apertura di un'inchiesta per verificare quanto avvenuto durante alcune operazioni di respingimento. Una posizione condivisa anche dall'alto commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres, il quale ha auspicato che Roma riveda al più presto la sua politica in materia di respingimenti
Nel rapporto il Cpt parla di maltrattamenti avvenuti su navi italiane e di rinvio di persone che potevano avere diritto a richiedere asilo; ed anche del rifiuto del governo italiano a fornire le informazioni richieste e di un uso 'pretestuoso' di leggi e accordi per sostenere la politica dei respingimenti adottata nel 2009.

Il vanto di questo Governo sono stati gli accordi con la Libia, e grazie a questi accordi che costano all’Italia riusciamo a fare i respingimenti
Rinvio a un rapporto della rivista “Popoli” dei gesuiti su
http://www.unimondo.org/Notizie/Gesuiti-Italia-Libia-un-Trattato-d-amicizia-a-favore-della-vendita-di-armi

Gli sbarchi a Lampedusa erano drammatici, quella drammaticità continua solo che non la vediamo più negli schermi televisivi.
01/05/10 francesco zaffuto
* Aggiornamento del 10/08/10
Secondo i dati della Caritas la maggior parte dei migranti arriva via terra
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immagine “barca di migranti” © Antonio Pilato; il pittore ha dedicato un’ampia produzione artistica sul tema visionabile su http://pilatoweb.altervista.org/home.htm

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