sabato 2 aprile 2011

Centocinquantenario di Rudolf Steiner


Nel 1861 nasceva Rudolf Steiner ( http://it.wikipedia.org/wiki/Rudolf_Steiner ) è stato un filosofo di difficile collocazione, si interessò di filosofia, di esoterismo, di pedagogia, di medicina, di agricoltura, di musica …. In un mondo che si avviava allo specialismo scientista la genialità leonardesca di Rudolf Steiner era un sovrappiù difficilmente sopportabile dagli ambienti accademici; Steiner va oltre quegli ambienti e diventa il caposcuola dell’antroposofia (detta anche scienza dello spirito). Se facciamo riferimento alla manualistica della storia della filosofia moderna non troviamo Rudolf Steiner nella collocazione di importanza che potrebbe meritare; eppure oggi è vitale molta della sua eredità di pensiero in campo pedagogico e non gli si può negare di essere stato un caposcuola anche del pensiero ecologista per l’agricoltura biodinamica.

Qui volevo evidenziare solo una sua opera dove è prevalente l’aspetto sociologico: “I punti essenziali della questione sociale”. In questa opera Steiner descrive il corpo sociale come dominato da tre entità: quella economica, quella politica e quella culturale. Tali entità debbono stare in equilibrio e se in una società una entità prevale a scapito delle altre si viene a determinare malessere sociale. Ho letto questo libro di Steiner diversi anni fa e alla luce degli ultimi accadimenti politici e sociali del novecento ne ho apprezzato i contenuti. Penso che oggi una laicità moderna deve essere consapevole dell’esistenza di tre entità che vanno viste nella loro preziosa separatezza.

Nella Storia abbiamo diversi esempi di prevalenza di una delle tre entità che hanno prodotto malessere sociale.

La prevalenza dell’entità culturale può portare a società autoritarie e totalitarie. Il culturale tende ad incidere sui comportamenti morali, si pone come guida nel pensare, ed è un fattore educativo per gli uomini e per la società; ma se il culturale detiene tutte le leve del potere sociale, può diventare oppressivo per i comportamenti umani. Gli esempi storici in Europa di stati dominati dal pensiero religioso ci hanno fatto conoscere fenomeni gravissimi di persecuzione come l’Inquisizione. Ancora oggi esistono in diverse parti del mondo stati dominati dall’integralismo religioso che non riconoscono basilari diritti umani.

La prevalenza dell’entità economica porta a società apparentemente libere ma nei fatti autoritarie e corrotte. Il prevalere dell’entità economica tende a corrompere tutto: cultura, politica, e tutte le istituzioni dello stato, pur mostrando una apparente laicità. I potentati economici più forti tendono a mantenere i loro privilegi e le loro rendite di posizione, si mostrano liberali in apparenza ma impediscono che si vengano a costruire istituti sociali che permettano l’alternanza dei poteri, possono arrivare a difendere i loro interessi ricorrendo anche alle armi e al delitto. Nelle società a entità economica prevalente, il colpo di stato spesso viene usato come ultima ratio per la difesa dei privilegi (abbiamo avuto esempi tragici nella seconda metà del novecento nel Sud America, come il Cile e l’Argentina).

La prevalenza dell’entità politica porta a società apparentemente ordinate ma totalitarie e capaci di soffocare le libertà individuali. L’esempio storico moderno più pregnante l’abbiamo avuto con gli stati comunisti nel mondo e con il fascismo in Italia. La politica rinuncia al suo ruolo di mediatrice degli interessi sociali, costruisce gerarchie statali di controllo e un sistema di privilegi per se stessa. L’entità politica, quando esercita il suo controllo sull’economico può arrivare a frenare lo sviluppo economico; e quando esercita il suo controllo sul culturale può arrivare ad essere persecutrice della libertà di pensiero.

Avere consapevolezza storica dei danni della prevalenza di una entità sociale e riuscire a prefigurarli può servire per costruire un ordinamento statale laico dove ci sia equilibrio tra l’economico, il politico e il culturale. Uno studio e un dibattito su “I punti essenziali della questione sociale” di Steiner può essere sicuramente utile, specie in Italia dove stiamo vivendo la totale prevalenza dell’entità economica e non siamo riusciti a costruire i pur minimi dispositivi normativi per evitare il conflitto degli interessi.

02/04/11 francesco zaffuto

Immagine – una foto di Rudolf Steiner – di cui al link http://www.massimofraticelli.it/IMMAGINI/PERSONAGGI/Rudolf%20Steiner.jpg

11 commenti:

  1. Ciao Francesco, anch'io ultimamente ho avuto modo di rileggere una parte delle opere di Steiner. Con una attenzione più marcata sull'aspetto della cultura, trascurando un po' troppo gli altri due elementi importanti che tu citi.
    Sono certa che "I punti essenziali della questione sociale" sia un testo molto illuminante. Auguriamoci che venga letto...
    Grazie Francesco e buona serata!
    Lara

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  2. a Lara,
    è un pensatore molto apprezzato in certi ambiti, ma credo che meriti su alcune questioni un pubblico più vasto.
    ciao

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  3. Mi è venuto in mente, leggendo la tua interessante e chiara sintesi, Calvino ( Italo ) e la ricerca, in un periodo in cui le ideologie erano vissute in modo totalizzante, di un'analisi critica di certi atteggiamenti "integralisti" in ambiente politico e culturale. Il Visconte dimezzato ( che probabilmente rappresenta l'intellettuale ) nella sua rigidità è disumano. Penso che la visione di Steiner ed il suo voler scomporre nei molteplici elementi costitutivi e nei bisogni l'uomo e l'organismo sociale siano effettivamente da riconsiderare per l'equilibrio dei "sistemi". D'accordo con te sulla sua attualità e sulla prevalenza devastante che si registra dell'entità economica.
    Ciao, buona serata!

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  4. a giacy.nta
    sì, anche l'intellettuale va mitigato dalle altre forze ma mai soffocato.
    ciao

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  5. Bisogna sempre trovare il giusto equilibrio.Saluti a presto

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  6. Non é per nulla facile inverare un rinnovato Illuminismo.

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  7. a Cavaliere oscuro del web
    e a Adriano Maini
    non è facile ma è proprio
    "inverare", la parola scelta da Adriano, che ci può portare al giusto equilibrio.
    http://www.treccani.it/vocabolario/inverare/
    saluti

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  8. Ciao Francesco
    Intanto ho sempre avuto grande rispetto ed entusiasmo per un personaggio così versatile come Rudolf Steiner. E poi mi è piaciuta moltissima la tua sintesi (completamente condivisa) dei concetti propalati da Steiner

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  9. ad Ambra,
    con piacere rilevo che è un pensatore da voi conosciuto
    ciao

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  10. Concordo con il termine "hegeliano" usato da Adriano e concordo con la sostanza dell'affermazione, del resto io, da kantiano quale sono, ho sempre auspicato una società dove l'illuminismo sia la guida politica e sociale della nostra società, cercando di superarne i limiti ormai conosciuti. In Germania questo lo sti sta facendo da tempo grazie all'opera di filosofi come Habermas e Otto Apel ( vedi teoria dell'agire comunicativo).
    Ma tornando al post concordo molto con le sue teorie e mi complimento con te per averle sintetizzate in modo molto chiaro.
    Quello che stiamo assistendo in Italia, ma anche in Europa in tono minore, è proprio lo squilibrio che mette in risalto Steiner, amplificato stavolta " dal fare televisivo e dall'apparire del virtuale" dove al posto di un premier abbiamo un canale Tv di antico stampo dittatoriale:)
    Grazie del tuo commento sul mio post dove in effetti c'è molta analogia sull'argomento trattato.
    Ciao e a presto
    Lorenzo

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  11. a Lorenzo,
    ti ringrazio per il commento e spero avremo modo di continuare la discussione su questo importante tema. Penso che su questa base occorre ripensare una società veramente laica.
    ciao

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