domenica 3 ottobre 2010

Galera per chi scarica file da Internet



Galera per chi scarica file da Internet

Chi dice ciò? Una risoluzione del Parlamento europeo. Testo passato con 328 sì e 245 no. Tra i sì ci sono quelli del PdL (dove L sta come Libertà) dell’ UdC e della Lega. Per ora solo una risoluzione, ma può tradursi in successive leggi dei singoli stati membri.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=113&ID_articolo=851&ID_sezione=242&sezione=
http://www.giornalettismo.com/archives/83532/europa-download-sanzioni-penali/

In pratica, per tutelare autori, editori e case discografiche si può non esitare a sbattere in galera un ragazzo che ha la mania di scaricare file da Internet.

Nei fatti autori, editori e case discografiche in parte patiscono per un mancato guadagno per l’effetto di file scaricati e in parte guadagnano in pubblicità per la loro presenza su internet; vorrebbero la botte piena e la moglie ubriaca, e, sono disposti, per difendere il loro lucro, a perseguitare i fruitori.
E’ comprensibile che autori ed editori cerchino di difendere il loro lucro, ma possono farlo solo difendendosi da coloro che intendono lucrare sulle loro spalle, non possono considerarsi danneggiati da chi fischietta in privato una loro canzonetta.

Internet, per la modalità del suo funzionamento ha introdotto una forma di gratuità; il sistema capitalistico oggi si sente danneggiato da questo margine di gratuità e vuole introdurre meccanismi di controllo per impedirlo. I meccanismi di controllo però verrebbero ad essere molto sofisticati e in grado di controllare la libertà di movimento dei singoli individui; con la scusa di perseguire reati informatici potrebbero entrare in ogni casa, in ogni computer e contarti tutti i peli della barba e del pube.

Carissimi Vasco Rossi, Giovanotti, ed autori vari, dovreste essere i primi difensori della libertà di scaricare qualsiasi cosa. Io, che ogni tanto sono autore di misere cose, aggiungerei: dopo avere scaricato tirate anche la catenella.
03/10/10 francesco zaffuto

descrizione immagine per disabili visivi
– prigione – cancello di una angusta cella – si intravede oltre le sbarre una panca di legno duro adibita a letto.

5 commenti:

  1. L'Italia non bastava, anche l'Europa rompe las pelotas.
    Qui da noi: blocco alle intercettazioni perché (ma è solo un fatto casuale, ormai istituzionalizzato) nelle conversazioni tra criminali spuntano regolarmente nomi di politici, di grand commiss, di luminari della sanità...
    L'Europa vuole sapere tutto di tutti, e l'Italia, una certa Italia, non esita a dare una mano.
    Un frullato di cervelli, che della coerenza ha fatto un optional.

    RispondiElimina
  2. Ci vorrebbe una Europa dei popoli, al posto di un'Europa degli interessi

    RispondiElimina
  3. E per quelli che duplicano i cd e poi li vendono cosa c'è? La pena di morte?

    RispondiElimina
  4. Mhhh... Non saprei, per me la pirateria ammazza la musica, non credo che sia giusto legalizzare il download di musica da internet in modo totalmente gratuito, chi comprerebbe un CD o un vinile? Non credi che il web abbia contribuito a far crollare le vendite? Certo i prezzi sono spesso improponibili, però non possiamo volere anche noi la botte piena e la moglie ubriaca pretendendo buona musica dai nostri autori senza spendere nemmeno un centesimo.

    Di sicuro la galera è ridicola come proposta, ma secondo me il giusto è nel mezzo.

    RispondiElimina
  5. Provo a capirci qualcosa con degli esempi perché, quando si parla di rete per la mia ignoranza tecnica, rischio di dire delle stupidaggini.
    Se metto di proposito un mio oggetto su una panchina dei giardinetti e qualcuno se lo piglia non posso poi lamentarmi e chiedere che venga punito chi se lo ha preso. Allora l'autore o la casa discografica che ha fatto ciò non può poi lamentare un danno. Se un ragazzo prende un file musicale che sta su internet e poi per comodità lo scarica su un apparecchietto che gli permette l'ascolto, e non fa alcun uso di lucro, sta semplicemente continuando ad utilizzare la cosa che era stata posta in gratuità. Non credo che quel ragazzo possa essere perseguito per un illecito.
    Giorni addietro avevo inserito un dramma teatrale sul mio blog, chiunque se lo può leggere, stampare, regalarlo ad un amico, utilizzarne a pieno la sua gratuità; ma se lo mette in scena pubblicamente o se ne stampa copie per venderle deve chiedere il permesso all’autore.
    Invece credo che commetta un illecito chi posta su internet opere integrali senza il permesso degli autori. Dovrebbero perseguire questo tipo di illecito se tecnicamente sono in grado di farlo.
    In ogni caso le pene debbono essere proporzionali all’entità del reato.

    RispondiElimina