lunedì 28 febbraio 2011

Rexpubblica, un carro di Viareggio 2011

Ieri 27 sono stato a Viareggio, vi allego qualche foto. Considerato che questo blog correda le immagini con delle decrizioni dedicate ai lettori disabili visivi, ci provo anche questa volta. I carri di Viareggio 2011 erano tanti e molto belli, la mia macchina fotografica è ritornata carica a dismisura, ma in questo post sono raccolte solo sette immagini tutte riferite a un solo carro, quello di Alessandro Avanzini intitolato Rexpubblica. Rexpubblica è una montagna di carta di giornali distrutti, bruciacchiati, molti riportano la storia delle vicende berlusconiane; simboleggia una informazione che si vuole manipolare, controllare e bruciare. Questa base di giornali contorna la parte retrostante del carro, ma il davanti del carro è un grandissimo scheletro, pare essere per la sua grande mole lo scheletro di un grande dinosauro, ma osservandolo è uno scheletro umano che si piega innanzi e che porta ancora una parte umana, la testa. La parte umana di questo grande scheletro porta ancora il volto sorridente di Berlusconi.
Lo scheletro è contornato da ectoplasmi che escono dallo schiudersi di uova, sono bianchi e tanti e minacciano una possibile riproduzione della mostruosità.

La testa che campeggia sullo scheletro tenta di sorridere nel cielo grigio di Viareggio del 27 febbraio e nonostante il suo ammicchevole sorriso nasconde tutta la tragedia. Cosa potrà accadere?

Gli ectoplasmi si muovono tutti e la potente musica della Forza del Destino di Verdi comincia a spandersi nell'aria. Tra le potenti note la maschera di carne comincia a spaccarsi in due parti e ad aprirsi.
L'iniziale sorriso accattivante della maschera di carne ora comincia a trasformarsi in una smorfia diabolica e si intravede il mento e la dentiera del teschio che la maschera copriva.

La maschera di carne si allarga e si perdono i contorni rosei della carne, il teschio comincia a rivelarsi nella sua entità.

Il risultato finale: l'ultimo pezzo della maschera di carne si allarga a dismisura, tutto il teschio emerge e con la bocca aperta si alza con un urlo verso il cielo; rivela tutta la sua e la nostra paura.
28/02/11 francesco zaffuto
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Ho ricevuto via mail un breve commento dell'autore Alessandro Avanzini

lo so che il mio carro è un pugno allo stomaco, ma il personaggio satireggiato non è da meno. grazie, A. Avanzini
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I carri continuaranno a sfilare per gli altri appuntamenti del carnevale, chi vuole può consultare il programma al link:
http://www.viareggio.ilcarnevale.com/programma_corsiMascherati.php

CI SONO DIVERSI VIDEO SU YOUTUBE (allego il link del più lungo)
http://www.youtube.com/watch?v=TZ5G10SRpT4&feature=related

venerdì 25 febbraio 2011

Vattinne

(dedicata a un potente del Mediterraneo, anzi a due)

E vattinne

Che aspetti...

Vattinne

Hai avuto tutto il tempo dell’uomo

C’era la terra e c’era ricchezza da spartire
e tu hai comprato anime morte

A chi ti chiese pane e lavoro
hai detto dopo, dopo

Per tuoi onori
hai detto ora, ora
e ora vattinne

Vattinne
prima che si fa sera
salva un pezzo dell’anima tua
ti serve per attraversare la notte

Vattinne
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25/02/11 - francesco zaffuto
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immagine - la cartina del Mediterraneo

giovedì 24 febbraio 2011

Giornalisti e opinionisti “benpensanti”








In
questi
giorni,
con
regioni
del
Mediterraneo in fiamme, siamo in attesa di notizie, voci e immagini, dai luoghi dove stanno accadendo eventi tragici ed insieme di grande interesse per la storia del mondo. I giornalisti che si aggirano in quei luoghi spesso mettono a repentaglio la loro vita per documentare un fatto con una descrizione o con una immagine; osserviamo la dimensione più elevata di questo mestiere che ha un rapporto diretto con la ricerca della libertà e della verità.
Quando vediamo una trasmissione con dei mezzibusti che si presentano come giornalisti a blaterare di politica, pronti a dare interpretazioni di parte ben confezionate, pronti a costruire campagne denigratorie o incensatorie, il mestiere di giornalista assume aspetti ben lontani dalla ricerca della libertà e della verità.
Si potrebbe dire che da un lato esistono giornalisti e dall’altro esistono opinionisti “benpensanti” o “malpensanti”. Tra gli opinionisti “benpensanti” o “malpensanti” mi ci metto anch’io che mi cimento solo a commentare notizie di seconda mano con il mio blog e dire liberamente quello che mi frulla nella testa.
Nel nostro paese si fa di tutte le erbe un fascio e si confonde la libertà di parola e di stampa che è una libertà che riguarda tutti i cittadini con il mestiere di giornalista che va tutelato come operatore sulla notizia. Abbiamo un Ordine che dà privilegi e tutele e nel contempo si erge a sanzionatore, abbiamo limiti sulla libertà di stampa e se ne vogliono mettere altri, si vogliono assimilare i blog ad un esercizio professionale.
La libertà di parola e di stampa è una libertà di tutti i cittadini e non la può conferire con l’iscrizione ad un ordine; chi fa il giornalista di mestiere può difendere il suo lavoro iscrivendosi a libere associazioni di tutela della professione; tenere un blog fa parte della libera manifestazione del pensiero. Ogni regola va sempre ricercata all’interno di un equilibrio di libertà.
24/02/11 francesco zaffuto
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Immagine – la scarpa su Bush durante una conferenza stampa – il giornalista iracheno sceglie di diventare lui stesso la notizia - immagine tratta dal linkhttp://www.uruknet.com/pic.php?f=bush-maliki-shoe-.jpg

mercoledì 23 febbraio 2011

Il Contratto, reality sulla disoccupazione


Sto guardando la trasmissione su la Sette, Il Contratto; e sto scrivendo questo post in diretta.

Altro che grande fratello: chi vince viene assunto.

Tre disoccupati vengono esaminati in diretta, due avranno un calcio nel c… e uno alla fine della trasmissione sarà assunto. Si tenga pure conto che questi tre disoccupati portati in trasmissione sono stati già preselezionati dalla cinica lotteria della stessa trasmissione.
Sono presenti nella trasmissione: una spiritosa conduttrice, un paio di dirigenti di azienda, alcuni esaminatori per conto dell’azienda stessa, più tre esseri considerati esperti.
Il posto in palio è un miserabile posto di venditore di altri lavoratori per altri aziende; però con contratto a tempo indeterminato.
I tre partecipanti a questa deprimente lotta sono:
donna 39 anni Diploma Accademia belle arti
uomo 36 anni Laure in economia (tra l’altro con moglie in attesa di un bambino)
uomo 32 anni Laurea in filosofia
Vengono sottoposti a diversi test:
- in uno dei test l’esaminatrice (una ragazza molto carina dello staff aziendale già assunta) li sottopone a fare delle formelle colorate con il pongo per esprimere la propria personalità;
- in un altro test debbono trovare dei birilli da bendati tramite indicazioni che si danno tra loro.
Dopo questo paio di test gli esperti sono entusiasti; il professorino di Diritto del lavoro magnifica i test e critica le università perché lontane dalle esigenze del mondo del lavoro.
Poi passano a qualche esempio di vendita.
Poi passano ai rapporti umani con l’organizzazione di una cena.
Poi vengono stimolati a parlarsi addosso come nella tradizione del Grande fratello giudicandosi tra di loro.
Dopo l’esperto Dottoressa Ceresa (psicoterapeuta) elogia il conflitto come necessario .
Si passa a un nuovo test di travasare delle palline per vedere se sanno lavorare in Tim.
Poiché la candidata donna lamenta il suo ruolo di donna nel trasferire le palline insieme agli altri candidati uomini, allora gli esperi si dilungano in una sciorinata di luoghi comuni sulle donne.
Ora la prova finale: sono sul posto di lavoro, debbono simulare il loro lavoro, debbono proporre a dei clienti (altre aziende) servizi di selezione di personale. I tre candidati ci provano con sudori freddi.
A questo punto arrivano le valutazioni e il colloquio finale, i candidati si assentano per andarsi a vestire con un abito più formale. La conduttrice approfitta per fare una commovente intervista i genitori dei ragazzi.
Ora inizia il colloquio, domande ricorrenti fatte dai dirigenti: cosa ti piace dell’attività di vendita, quale è la tua strada e dove ti vedi, come puoi soddisfare i clienti, di questa esperienza cosa ti porterai dentro. Più domanda alle spalle di un altro candidato per tenere vivo lo spettacolo della lotta.
I candidati alla fine della trasmissione sembrano tutti piallati, il loro ideale è diventare venditori di quella ditta e ne sono entusiasti, sembra quasi che sia la vita da sempre sognata, addio alla filosofia, all’arte e alle riflessioni sull’economia, addio alla propria identità, pronti per un lavoro pagato. Ma solo per uno, quanto agli altri …. Non si uccidono così anche i cavalli.
Gli esperti (ben sistemati nel mondo del lavoro) fanno pure una manfrina finale sull’atteggiamento troppo insicuro di questi disperati candidati.
Finale, la dirigente comunica chi viene assunto ... il più entusiasta e disponibile per l’azienda.
Una trasmissione cinica, indignante, violenta contro gli esseri umani, stomachevole; ma sicuramente ci sarà chi la spaccerà come una iniziativa encomiabile per aiutare i giovani ad imparare come trovare lavoro.
Alle ore 23,50 del 22/02/11 la trasmissione è finita – francesco zaffuto
,
(immagine – “teschio 1 a” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)nota descrittiva dell'immagine per disabili visiviSu fondo nero un teschio umano visto di profilo, il teschio con è totalmente ossificato, ci sta ancora la pupilla di un occhio, una punta di naso quasi intatta, qualche cartilagine. Una grande mosca sta sul teschio e può succhiare le ultime energie.

martedì 22 febbraio 2011

Il sequestro dell’anima

Il Parlamento, pervaso in questo momento dalla ricerca di una maggioranza per difendere e sostenere il Governo Berlusconi, nella prossima settimana dovrebbe affrontare la questione del Testamento biologico; il rischio che venga varata una legge che punta sull’affermazione di uno schieramento è grande. Dalla conclusione della vicenda Englaro ad oggi ci sono stati diversi interventi che hanno tentato di ricondurre l’attenzione alla profondità dell’argomento superando gli schieramenti; un esempio è stata la lettera di 41 preti cattolici che fu pubblicata da Micromega, dove si potevano leggere queste frasi:
“Definendo il nutrimento e l’idratazione forzati come cura ordinaria e obbligata e non più come intervento terapeutico straordinario, la legge annulla ogni possibilità di valutazione sull’accanimento terapeutico”."La decisione di porre fine ad una parvenza di esistenza è di pertinenza esclusiva della persona interessata che ha il diritto di esporla preventivamente in un testamento, oppure alla famiglia di concerto con il medico che agisce in scienza e coscienza. Con la forza della ragione e la serenità della fede ci opponiamo ad un intervento legislativo che mortifichi la libertà di coscienza informata e responsabile in nome di principi che non sono di competenza dello Stato e tanto meno di un governo o di un Parlamento….”.(la lettera viene riportata nei commenti a questo link…
http://passineldeserto.blogosfere.it/2009/02/testamento-biologico-inizia-la-guerra-tra-governo-media-ed-opinione-pubblica.html

Il testo della prossima legge sul testamento biologico prevede che alimentazione forzata e idratazione non possono essere rifiutate perché non sono considerate cure ma diritto inalienabile della persona.
Alimentazione forzata e idratazione forzata che non possono essere rifiutate come le altre cure diventano un atto di sequestro della persona e dell’anima.Onorevoli, visto che continuate fa fare tanti pasticci sulla vita evitate di fare questo sulla morte.
22/02/11 francesco zaffuto
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L'appello contro questa legge da firmare
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(immagine “coercizione” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)nota descrittiva per non vedentiLa fotocomposizione di Liborio è molto drammatica; il colore è di un grigio che verso il centro acquisisce una vaga luminosità ocra. L’ambiente pare il corridoio di un carcere o di un ospedale degradato con muri screpolati, una incomprensibile rete di assi campeggia al centro del quadro. In questo abitat si muovono volti umani: quello centrale di una donna senza capelli che porta le mani alle orecchie per non sentire; l’occhio di un volto che si dissolve campeggia in alto sulla sinistra e in basso due volti sembrano sbranarsi in un bacio, uno dei volti stringe tra i denti il labbro inferiore dell’altro volto quasi a strapparlo; sulla destra un altro volto di spalle porta una mano all’orecchio per fare silenzio.

lunedì 21 febbraio 2011

Mediterraneo in fiamme e assenza di politica estera


L'Unione europea ha chiesto alle autorità libiche di fermare "subito" le violenze contro i manifestanti. Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera della Ue Catherine Ashton. Immediata la minaccia di Gheddafi: se l'Unione Europea non cesserà di sostenere le rivolte in corso nei Paesi del Nord Africa e in particolare in Libia, Tripoli cesserà ogni cooperazione con la Ue in materia di gestione dei flussi migratori.
Il grande sostegno europeo erano solo alcune parole.
Per quanto riguarda l’Italia fino ad ora solo alcune frasi di Tremonti in una conferenza stampa a margine dell’Incontro di Parigi del G20.
"La democrazia non è come McDonald's: non si esporta. La democrazia è una cosa complessa, sofisticata che si sviluppa negli anni. La democrazia in Europa è un'eccezione, la sua diffusione è stata complessa e recente"… "la politica deve avere la capacità di guardare un po’ più avanti. Esiste un problema politico di dimensione biblica. Non è esatto parlare di Libia, Algeria ed Egitto, è bene capire cosa può partire da lì e cosa può arrivare qui" "Lampedusa è a 70 chilometri dalla costa tunisina, e Lampedusa è in Italia e in Europa …”Tutto qua, l’unica preoccupazione pare quella di vedere aumentare gli sbarchi, mentre tutto il Mediterraneo è in rivolta contro i vecchi regimi. Una rivolta di portata storica enorme, per rintracciare un evento simile dobbiamo fare riferimento a quello che avvenne in Europa nel 1848.
E necessaria una grande attenzione dell’Europa e dei governi dei vari paesi europei, ma anche delle diverse componenti politiche che stanno all’opposizione, per questo evento che può cambiare la storia del Mediterraneo. Va raccolto l’impulso verso la libertà e verso la giustizia sociale, va ripreso il dialogo interreligioso e il senso dello Stato laico rispettoso dei diritti dell’uomo, occorre parlare di democrazia nel senso di una democrazia sociale capace di rispondere alle necessità del pane e del lavoro. La nostra politica oggi dovrebbe parlare di Mediterraneo e invece parla solo di Berlusconi; se sapremo parlare di Mediterraneo ci libereremo anche di Berlusconi.
nota: aggiuntiva
certo se a parlare di Mediterraneo e di Libia lo si fa come ha fatto D'Alema allora siamo proprio alle note stonate
nuova nota aggiuntiva-
Dopo il "non gli telefono per non disturbarlo" di Berlusconi di giorni addietro, oggi è arrivato con "prudenziale" ritardo il comunicato di Frattini.
Una memoria - il baciamani di Berlusconi

21/02/11 francesco zaffuto
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Immagine “barca di migranti” © Antonio Pilato; in questa barca le anime trasportate dei migranti galleggiano come luci in un mare nero e guardano verso una strana città che emerge dalla costa e che pare sovrastarli - il pittore ha dedicato un’ampia produzione artistica sul tema visionabile su http://pilatoweb.altervista.org/home.htm

sabato 19 febbraio 2011

Lettera ai fratelli tunisini

Cari fratelli,
ho sentito in diversi reportage televisivi che molti di voi parlano in italiano, forse per via di quella colonizzazione televisiva che arriva tramite l’etere fino alle vostre case. Quella televisione vi fa arrivare una immagine luccicante dell’Italia, tutta piena di lustrini, di programmi dove si regalano migliaia di euro rispondendo a una domanda imbecille; una Italia fatta di sorrisi e governata da un generoso miliardario un po’ stravagante; un’Italia ricca e piena di barche, di Suv, di doppie case. Sì è vero, questo tipo d’Italia esiste, ma è anche accompagnata da un’altra mezza Italia povera, disperata e crudele, dove è difficile trovare un lavoro regolare, dove sono disprezzati la fatica e lo studio. Prima di mettervi su un barcone, spendendo gli ultimi soldi per un viaggio a rischio della vostra vita, considerate che molto probabilmente verrete a cadere nella metà povera dell’Italia e vivrete nella nostalgia del vostro paese. Per anni sarete chiamati clandestini, che significa non esistenti; esisterete solo per qualche padrone che sa di potervi pagare meno di un lavoratore italiano. Qualcuno di voi dopo anni di sacrifici potrà diventare italiano e scoprirete che tanti italiani che lo erano per nascita si vergognano di esserlo. Solo uno di voi su mille diventerà ricco e dimenticherà il barcone che lo trasportò.
Provate a cambiare il vostro paese, forse avete in questo momento una grande occasione. Quando vi abbiamo visto nelle piazze anche noi abbiamo sperato insieme a voi che accadesse qualcosa di nuovo, che si potesse scoprire nel vostro paese la strada della libertà, della giustizia, dell’uguaglianza; quella strada che in Italia in questo momento è offuscata dai lustrini e dalla imbecillità.
19/02/11 francesco zaffuto
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immagine “barca di migranti” © Antonio Pilato; figure leggere stanno su una barca come anime trasportate, emergono in verde marino su un mare tetro blu notte - il pittore ha dedicato un’ampia produzione artistica sul tema visionabile su http://pilatoweb.altervista.org/home.htm

venerdì 18 febbraio 2011

A Viareggio per il mistero della politica



Pubblicità




Progresso

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Visto il voto contrario dei buontemponi del federalismo alla Festa per l’Unità d’Italia.
Vista la convocazione dei magistrati di Berlusconi per il sei aprile.Vista la campagna acquisti di Berlusconi e la sua promessa di restare fino al 2013.Vista la difficoltà di Fini di dar da mangiare ai suoi uomini.
Vista la confusione delle opposizioni.



Chi può corra a Viareggio per capire qualcosa del mistero della politica di oggi in Italia.Dal 20 febbraio iniziano le sfilate dei carri e delle grandi maschereEcco il programmahttp://www.viareggio.ilcarnevale.com/programma_corsiMascherati.php
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Immagine - un carro di cartapesta di Viareggio di qualche anno fa – una specie di carro armato pieno di teste e canne da fuoco, con al centro un televisore con l’immagine di Berlusconi

mercoledì 16 febbraio 2011

La dea Fortuna


Puoi nascere in uno dei villaggi affamati dell’Africa o in una famiglia borghese dell’Europa, puoi nascere con delle malformazioni congenite come puoi nascere sano, puoi aver l’attitudine per la matematica o cominciare ad avere difficoltà già dalle quattro operazioni. Quali spiegazioni per tali eventi? Un destino che tu stesso hai determinato nelle vite precedenti? Una preordinata volontà di un dio che vuole metterti alla prova? Un mero accidente causale determinato dalle condizione di vita del pianeta? Si può tentare di trovare delle motivazioni che hanno originato i vari elementi al momento della nascita e resta sempre una parte di mistero. Ma se ci limitiamo alla sola descrizione degli eventi che si sono determinati possiamo convenire che: hai avuto fortuna o non hai avuto fortuna fin dalla nascita.

Le stesse buone qualità con cui sei nato vengono subito messe alla prova dal successivo procedere della sorte: la buona famiglia borghese europea in cui sei nato cade in disgrazia e ti ritrovi sul lastrico, eri nato sano ma hai subito un grave incidente, avevi delle buone qualità in matematica ma non hai mai incontrato un buon insegnante capace di evidenziarle. Tutte quelle qualità iniziali possono essere vanificate nel nuovo procedere e la fortuna può abbandonarti.

Chi ha fortuna continua ad attribuire meriti a se stesso come se quella fortuna derivasse tutta dalle sue capacità e dal suo impegno. Tutti inseguono la fortuna premiale delle proprie qualità e delle proprie fatiche e quando non arriva spesso cadono in forme depressive al punto di denigrare se stessi o si rasserenano definendosi sfortunati o si dannano definendosi disgraziati.

Nel medio evo la fortuna si dispiegava assistendo i cavalieri che con delitti riuscirono a conquistare terre che divennero i loro feudi. Nella società mercantile ed industriale si vennero a coniugare due elementi: l’accumulazione della ricchezza in virtù dei meccanismi stessi del capitalismo e la fortuna. Questi due elementi hanno determinato il confluire di enormi ricchezze nelle mani di pochi uomini.

Per gli stessi meccanismi capitalistici di concentrazione tanti imprenditori, pur capaci, soccombono e si affermano pochi grandi imprenditori che grazie all’accumulazione e alla fortuna riescono ad ottenere posizioni di monopolio o di oligopolio.
Il piccolo imprenditore, anche se sopravvive con un minimo reddito, pensa che potrà essere baciato dalla buona sorte, si lega emotivamente al carro dei possibili vincenti, si considera un capitalista, preferisce non stare dalla parte degli operai, disprezza il pagamento delle imposte, vota per i partiti che rappresentano il grande capitale, insegue il Cesare più fortunato.
I poveri godono della cosiddetta fortuna riflessa sperando che possa posarsi su di loro, leggono storie di principi, di grandi dive, di potenti. Anche se continuano ad essere colpiti dalla disgrazia pensano che la fortuna non debba essere ostacolata e vivono nel sogno di essere baciati da questa entità divina.

Chi detiene grandi ricchezze arriva a mostrare la sua fortuna come una luce che può estendersi a chi si avvicina e lo sostiene, ma nei fatti conquista il potere politico per conseguire leggi che possano difendere le sue ricchezze ed aumentarle; e nel contempo costruisce un modo di gioco che inneggia alla fortuna. Giochi televisivi con montepremi elevati che si possono raggiungere con il giro di una ruota o con una domandina imbecille, scommesse, gare, lotto, carte da grattare, casinò, bingo, macchinette in ogni bar; tutto per fare accettare universalmente la condizione che può farcela solo uno su mille, i perdenti debbono accettare il gioco di perdere qualcosa in ragione della vittoria di un vincente.

Chi persegue una giustizia sociale, una redistribuzione delle ricchezze, forme di uguaglianza, imposizioni fiscali per i più ricchi, viene additato come invidioso, incapace di riconoscere il merito, comunista in senso dispregiativo, portatore di mediocrità, perfino noioso, se non addirittura portatore di iella.
Il vivere sociale dell’uomo ha sempre modificato il corso degli eventi con norme sociali di convivenza per limitare la legge della giungla e raggiungere un minimo di pace sociale. Il progresso della socialità dell’uomo deve portare ad una società che diminuisca l’effetto della fortuna sui gravi problemi della sopravvivenza. Il pane e il lavoro non possono essere delegati totalmente alla fortuna.
16/02/2011 francesco zaffuto
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Immagine – statua della dea Tyche con in braccio il dio Plutone bambino. Istanbul, Museo archeologico nazionale.
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Post collegati a questo argomento

domenica 13 febbraio 2011

13 febbraio una giornata particolare


Eccole, nelle belle foto della manifestazione di Milano di alberto cane blog
http://albertocane.blogspot.com/2011/02/se-non-ora-quando-ora-laltra-meta-del.html
Notizie, immagini e video sulle manifestazioni di oggi 13 febbraio

http://www.corriere.it/cronache/11_febbraio_13/manifestazione-donne_f0c8acc2-3768-11e0-b09a-4e8b24b9a7d0.shtml?fr=box_primopiano

Bari
http://www.giornaledipuglia.com/2011/02/se-non-ora-quando-siamo-10-mila-grande.html

Bologna
http://estateincantata.blogspot.com/2011/02/una-bella-domenica.html

Cosenza
http://lauraffaeli.blogspot.com/2011/02/women-screaming-in-silence.html

Genova
http://a-sinistra.blogspot.com/2011/02/genova-galleria-di-immagini-se-non-ora.html

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/02/13/ANSetFjE-genova_basta_donne.shtml
Imperia
http://www.skipblog.it/2011/02/13/se-non-ora-quando-a-imperia/

Milano
http://www.youtube.com/watch?v=JqLh-kl64-A

http://www.unonotizie.it/13502-manifestazione-donne-13-febbraio-cortei-in-230-citta-a-favore-della-dignita-delle-donne-video-youtube.php

Napolihttp://www.ilmattino.it/articolo.php?id=138433&sez=NAPOLI

Palermo
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/117081/palermo-testimonianze-corteo-quando.htm

Roma
http://www.youtube.com/watch?v=DzWIL2Mcepc

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=138432&sez=HOME_INITALIA&ssez=PRIMOPIANO

Sardegna (Cagliari ed altre città)http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/213403

Torino
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/388803/
Veneto
http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=138476&sez=NORDEST

Diverse altre piazze
http://stopthecensure.blogspot.com/2011/02/in-piazza-l-rivendica-la-sua-dignita.html
Un breve commento
Ho organizzato questo post lasciando parlare le notizie e le immagini dei diversi link.
La foto che apre il post di Alberto cane blog è eccezionale, coglie una luce straordinaria nel volto della ragazza che suona un ottone e si intravedono gli sguardi di tre uomini come colti da una luce di speranza; è uno di quei rari momenti magici dell'arte fotografica.
Riguardo alla manifestazione (delle duecento piazze) penso che sia riuscita, nonostante le critiche e i distinguo di chi la considerava vecchia e contraddittoria. Le manifestazioni del 13 febbraio hanno portato dentro più contenuti: la dignità della donna sul piano dell'immagine, la lotta alla tracotanza del potere politico ed economico, l'affermazione di un diritto al lavoro della donna senza dover vendere il corpo …., tutti elementi del periodo storico che stiamo attraversando. Le manifestazioni sono state organizzate in qualche modo da componenti dell'opposizione, (sì, signor Berlusconi gli oppositori si sono occupati di organizzare le manifestazioni) ma la partecipazione è stata spontanea e diffusa per tutte le piazze.
Già da oggi saranno in opera per digerirla e farla dimenticare, ma un qualche ricordo rimarrà e potrà dare i frutti nel prossimo futuro.
14/02/2011 francesco zaffuto

martedì 8 febbraio 2011

RITORNANO il 13 febbraio

La corsa delle ragazze

Questa è una foto in una manifestazione di donne di più di quaranta anni fa, ora arriva il 13 febbraio

link di attesa
http://albertocane.blogspot.com/2011/02/domenica-13-febbraio-le-donne-scendono.html

ATTREZZIAMOCI PER I REFERENDUM



ATTREZZIAMOCI PER I REFERENDUM SU ACQUA E NUCLEARE

Dopo la raccolta berlusconiana dei “transfughi responsabili” pare scongiurata l’ipotesi di elezioni politiche nel breve periodo, di conseguenza la data dei referendum su acqua e nucleare si avvicina, attrezziamoci per dare un contributo al dibattito.
Inserisco qui di seguito un articolo che mi è pervenuto via mail di Alfiero Grandi sulla necessità di tenere ben collegate la campagna sull’acqua e quella sul nucleare (l’articolo era stato inserito sull’Unità in gennaio). (f. z.)

Nella prossima primavera se non ci saranno le politiche si voterà per 4 referendum abrogativi. Le poste in gioco saranno acqua bene pubblico e NO alla reintroduzione del nucleare in Italia.
I referendum per l’acqua bene pubblico promossi da un Comitato ampio e rappresentativo hanno il sostegno di un milione e quattrocentomila firme. Un ottimo viatico ma ora occorre arrivare a oltre 24 milioni di elettori, dopo 20 anni di referendum senza quorum.
Il referendum sul nucleare vuole abrogare la legge fatta approvare dal Governo con voto di fiducia nel 2009 e che ribalta l’esito dei referendum del 1987.
La lobby nucleare italiane e internazionale in combutta con il Governo Berlusconi punta a precipitare l’Italia in un’avventura costosissima, pericolosa per le persone e per l’ambiente.
IdV ha promosso il referendum abrogativo in modo discutibile. L’errore più serio è avere pensato di affrontare questa prova impegnativa senza coinvolgere tutte le energie ambientaliste, sociali e politiche.
Ora il referendum c’è e tutti debbono rendersi disponibili a unire le energie per bloccare l’avventura nucleare in Italia.
I referendum per l’acqua e contro il nucleare sono oggettivamente alleati e non ci si può attardare in polemiche.
Del resto la lobby nucleare impegna mezzi finanziari ed economici senza precedenti come dimostrano i suoi costosi spot in televisione e sulla stampa. Gli organi di controllo debbono imporre la par condicio elettorale.
Occorre far sapere che
-investire nel nucleare è costosissimo, avrebbe un limite temporale simile al petrolio ed è incompatibile con lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili, come ha confermato il documento di 200 imprenditori, prima firma Pistorio. Non a caso Enel ha venduto parte delle rinnovabili per ridurre i debiti e potersi così buttare nell’avventura nucleare, a conferma che i soldi per fare tutto non ci sono.
-il nucleare è pericoloso anche nel funzionamento normale come confermano studi francesi e tedeschi che hanno riscontrato un aumento di 3 volte delle leucemie nei bambini e genera scorie che diventano inoffensive in centinaia, a volte centinaia di migliaia, di anni. Il nucleare lascia in eredità alle future generazioni aree e materiali pericolosi per millenni.
In caso di incidente (ce ne sono tanti nel mondo) e senza arrivare a quelli catastrofici occorre adottare misure di sicurezza incompatibili con un territorio instabile e molto popolato come il nostro. Chi dirà alle popolazioni che al segnale debbono chiudersi in casa, non bere acqua, prendere pillole di iodio e rischiano l’evacuazione dell’abitazione ?
-il risparmio energetico e le energie rinnovabili non solo garantiscono salute, ambiente, autonomia energetica, ma consentono occupazione 15 volte più del nucleare e un’articolazione nel territorio di investimenti e di attività imprenditoriali, di ricerca e innovazione.
Nucleare e rinnovabili sono 2 diversi modelli di sviluppo. Il referendum è l’occasione per riaffermarlo, come nel 1987.
Alfiero Grandi (Presidente Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare)
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Immagine – il manifesto di Greenpeace sul nucleare
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
sul davanzale di una finestra un vaso con gerani rossi, dalla finestra il panorama di una centrale nucleare.

lunedì 7 febbraio 2011

Ah Marco, che cerchi?


Marco Pannella cerca nelle viscere di Berlusconi come uno degli ultimi cercatori d’oro che vogliono strappare una qualche pagliuzza da un fiume ingrato.
Considerato che la tempra di Marco Pannella non è quella dei vari “responsabili” che hanno cercato recentemente in Berlusconi solide fortune, c’è proprio da chiedergli: ma cosa cerchi Marco?
La Bonino ha avanzato qualche perplessità nella ricerca di Pannella:
"Capisco questa iniziativa di Marco quando dice che bisogna scommettere il pochissimo probabile contro il molto possibile. Ma io rispetto a lui ho meno fiducia: Berlusconi non mi pare più in grado di gestire alcunché politicamente parlando, non lo ha fatto nemmeno in periodi meno turbolenti, e non vedo perché dovrebbe farlo adesso"
Su : http://affaritaliani.libero.it/ultimissime/flash.asp?ticker=070211113216

Può Berlusconi affrontare una riforma della giustizia nel senso libertario voluto dai radicali?
Solo per la parte che copre Lui.
Può affrontare una riforma delle carceri?
Solo per la possibilità di trascorrere la detenzione in una villa.
Il problema caro Marco è che tu cerchi e lui trova e nel caso di specie lui trova un po’ di cerone per rifarsi il trucco e presentarsi nuovamente come vittima.
07/02/11 francesco zaffuto
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Immagine fotografica di un cercatore d’oro in un fiume della California - con pazienza con la sua retina seleziona la sabbia del fiume.Tratta da http://www.minieredoro.it/articolo%20sui%20cercatori%20oro%20in%20italia.htm

domenica 6 febbraio 2011

MARCHIONNE USA FIAT e CHRISLER



Nel maggio 2009 mi sono occupato in questo blog dell’accordo Fiat – Chrisler

http://www.lacrisi2009.com/2009/05/fiat-chrysler-spezzoni-di-uno-strano.html

L’accordo prevedeva: risollevare la Chrisler con la fatica dei lavoratori americani e con il denaro di Obama; a risanamento avvenuto dal 2013 la Fiat può esercitare un diritto di opzione per acquistare nei fatti il 51% di Chrisler. E’ evidente che Marchionne sta pensando a quella opportunità e a quella data.
Marchionne fa la sceneggiata su una cosa che già ben conosceva, nuovamente parla di andarsene dall’Italia per succhiare qualche cosa all’Italia e ai lavoratori italiani, e intanto pensa a quattro centri direzionali Fiat nel mondo. Come ogni multinazionale farà quello che vuole nel mondo, con la sola differenza che in Italia è l’unica fabbrica di automobili e detta le sue leggi a Stato e sindacato.
06/02/11
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Immagine – USA, i faccioni del Monte Rushmore, complesso scultoreo che si trova nel Dakota del Sud

sabato 5 febbraio 2011

Balletti, ma…………



Tutti a parlare ogni giorno dello scandalo dei balletti alla villa di Arcore…..
Su questo argomento si sta occupando la magistratura, se ci sta il grave reato di coinvolgimento di minorenni i giudici provvederanno.
Ma quello che sta accadendo, in questo momento, non provoca scandalo ???????
Mandare via Berlusconi non è una questione di moralità per aspetti privati.
Si sta comprando decine di deputati e sta distruggendo la democrazia delegata.
Farà un rimpasto di governo per accontentare i nuovi arrivati, aumenterà il numero dei sottosegretari.
Quella ventina di personaggi che stanno arrivando in soccorso non ci fanno indignare?
Chi sono?
Perché questi venduti non vengono almeno indicati per il loro volgare cedere la mente? Questo tipo di compravendita viene considerato meno grave dei balletti????
Un uomo che vende la sua mente è un atto meno grave di una giovane donna che vende il suo corpo?
Non ci sono denunce sufficientemente indignate su questo problema, penso perché i partiti da dove provengono i transfughi si sentono in qualche modo colpevoli di non essere stati capaci di generare deputati integerrimi.
Grazie a questo tipo di compravendita, B. ha tutte le possibilità di durare fino alla fine della legislatura, nonostante tutte le manifestazioni indignate.
LA QUESTIONE essenziale ééééééé che éééééééé un ultramiliardario capace di comprare qualsiasi cosa.
E’ la massima espressione del capitalismo modernooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
Conflitto di interessi significa che chi è dotato di tale potenza finanziaria non può ricoprire cariche di GOVERNOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
Nessun altro capitalista, con tale potenza finanziaria, deve arrivare a cariche di governo.
05/02/11 francesco zaffuto
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Immagine – china – danzatrici di Egitto © francesco zaffuto – trattasi di uno studio sulle danzatrici d’Egitto decorazione rinvenuta nelle piramidi - due danzatrici che si incrociano in danza , una con un movimento delle braccia verso il basso e una con il movimento delle braccia verso l’alto.

venerdì 4 febbraio 2011

GENERALI LAUREATI A FINE CARRIERA


Il senatore Luigi Ramponi, senatore del Pdl , ha presentato un disegno di legge per assegnare a 170 generali in pensione una Laurea alla Carriera. Il senatore è un ex Generale ed è ovviamente sensibile a questo problema.
Questa bella notizia l’ho appresa dal Corriere della Sera di giovedì 03 febbraio . Il Senatore (del partito di Berlusconi) spiega che trattasi di un problema di giustizia: chi sta facendo carriera oggi riesce a farsi riconoscere esami delle Accademie militari e crediti per servizio e poi con pochi esami può prendere la laurea; i poveri generali pensionati non riescono a fruire di questa possibilità, allora la luminosa idea di laurearli per fine carriera, una sorta di honoris causa di Stato. L’operazione non è ancora andata a buon fine; ma chissà .
Cosa possono farsene di questa laurea generali? Forse per non sentirsi a disagio quando il posteggiatore di turno dà indicazioni del tipo: “venga avanti dottò, stia attento dottò…”. Ma il senatore Ramponi non ha dubbi: è una questione di onore. D’altronde con ufficiali e sottoufficiali che saltano a pie pari esami e riescono a laurearsi, e con le università che distribuiscono lauree ad honoris ad ogni uomo famoso, i generali rischiano la depressione: “essere o non essere meno di Valentino Rossi” si ripetono nelle notti insonni.
La laurea non è il riconoscimento di un particolare valore, è il riconoscimento di uno studio, non può assimilarsi con il riconoscimento nel lavoro che ha già altri riconoscimenti ( primo tra tutti l’adeguato stipendio); le stesse lauree in honoris causa dovrebbero tenere presente la ricerca e non lo spettacolo propagandistico delle università che le concedono. Tutti i laureati che si sono dedicati ad anni di studio senza alcuna remunerazione oltre al danno subiscono la beffa. Nel nostro allegro paese dove i laureati spesso restano disoccupati o fanno lavori precari tutte queste operazioni fanno venire il voltastomaco.
03/02/11 francesco zaffuto
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Immagine – il Generale Napoleone Bonaparte – di Paul Delaroche - ben paffuto e con l’occhio furbo - non aveva problemi di laurea.

giovedì 3 febbraio 2011

Arte da bere - Kandinsky a Milano

Ecco il falsohttp://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_2/falso-quadro-kandinsky-truffa-181383304951.shtml
Lo avrebbe comprato per 3 milioni di euro, lo avrebbe appeso nel salotto della casa protetta di antifurto, e alla prossima visita degli amici avrebbe detto: “Sì, è un Kandinsky, penso di avere fatto un affare”.

Ecco il vero Se si fa una passeggiata sui navigli a Milano, nei giorni della fiera, si possono trovare diversi quadri di pittori giovani, e anche meno giovani, che ci colpiscono per i colori e per le forme. Qualcuno di quei quadri , che ci è piaciuto, lo possiamo comprare e portarlo a casa per cifre che difficilmente superano i 200 euro. Ma quei pittori che espongono per la strada raramente riescono a vendere i loro quadri.
Lo sprovveduto salumiere che, osservando i quadri del pittore che espone sul marciapiede, è rimasto affascinato da un mucchio di papaveri e da una donzella che li raccoglie, dopo avere domandato il prezzo, si pone la domanda: “Ma li vale duecento euro?” . Ma certo che li vale : ci sono almeno due giorni di lavorazione, la cornice, le spese per pennelli e colori, e i giorni passati in strada di quello strapazzato pittore che tenta di vendere il suo quadro. Ma il titubante salumiere frena e censura il suo primitivo istinto di piacere: “No, e se poi neanche li vale , che figura ci faccio. Non è un buon investimento”. Rinuncia all’acquisto. Lo stesso sprovveduto salumiere comprerà in una galleria, qualche giorno dopo, per settecento euro la copia n. 425 di un noto pittore, con tanto di firma e atto di certificazione , tornerà a casa sicuro di avere fatto un buon investimento, attaccherà il quadro nel salotto, e anche se non gli piace farà degli sforzi per farselo piacere.
Prima di emettere un giudizio sulla singola opera che si percepisce e che si ha sotto gli occhi, parlo di un giudizio semplice tipo: “Mi piace, non mi piace”, l’osservatore cerca assicurazioni di valore. Questo è lo stato dell’arte in pittura oggi, se un’opera non è accompagnata da parole e certificazioni non ha alcun valore neanche per i pochi euro dei tempi di lavorazione. Mentre nei secoli passati anche mediocri artisti riuscivano in qualche modo a lavorare , sia pure ai margini di un artigianato pittorico, oggi sono totalmente espulsi dalla possibilità di produrre qualsiasi forma d’arte.
Non mi piace fare il tifo per i ladri e gli imbroglioni, nonostante le simpatie di tutta la cinematografia mondiale; ma nel caso del mercato dell’arte bisogna riconoscere che attraverso la loro opera di mistificazione riescono a demistificare.
03/02/11 francesco zaffuto
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Immagine - il falso attribuito a Kandinsky - l’immagine è un po’ sfocata poiché trattasi di ulteriore riproduzione dal giornale – Corriere della sera del 03/02/11 .

martedì 1 febbraio 2011

Due pedoni morti al giorno


Oggi sul Corriere della sera si riparla di morti sulla strada e in particolare dei più deboli, i pedoni. Due morti al giorno.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_1/pedoni-uccisi-commento-giangiacomo-schiavi-181372751801.shtml?fr=correlati

Tra i 648 pedoni morti in Italia nel 2008, ben 155 (24%) sono stati investiti sulle strisce pedonali.
Questa non può essere solo una notizia. E’ stato varato un recente codice della strada che sancisce la precedenza del pedone e il pedone forse ora diventa ancora più a rischio, pensa di essere protetto dalla legge ma la realtà è spietata. La realtà spietata è quella dei limiti della velocità in città che pochi rispettano. Quando ci si ferma per fare passare il pedone spesso si rischia di farlo uccidere da un’altra macchina che accanto sta percorrendo la strada incurante dell’attraversamento del pedone.
Intanto dobbiamo chiamare i pedoni: UOMINI, DONNE, BAMBINI e la loro morte omicidio. Certo il dramma di un incidente può capitare a chiunque e può capitare che l’automobilista non avesse tutti i torti; ma gli uomini che camminano a piedi non sono protetti da una scatola metallica e sono debolissimi, i modi per garantirli sono: l’attenzione dell’automobilista e la sua prudenza, i limiti di velocità, le cunette di rallentamento nelle vicinanze dei passaggi pedonali. Quando un uomo a piedi viene investito c’è un torto grave dell’automobilista e un torto grave degli amministratori che non hanno preso provvedimenti in materia di circolazione
01/02/11 francesco zaffuto
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Link - uno degli ultimo incidenti mortali a Milano - una giovane attrice uccisa al semaro
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Immagine – scacchiera e pedoni
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POST SULLA SICUREZZA STRADALE