giovedì 20 settembre 2012

perché non siamo integralisti anche noi

OGGI RICORRE UNA DATA CHE NON VIENE DEGNAMENTE CELEBRATA
20 settembre 1870 - presa di Roma attraverso la breccia di Porta Pia

Ve la immaginate un'Italia senza Roma capitale, unificata sotto un Papa Re, che ancora nella seconda metà dell'ottocento condannava a morte i patrioti (mentre Lombardia e Toscana prime in tutto il mondo avevano già abolito la pena di morte), costringeva la satira all'anonimato (vedi il doversi nascondere dietro il torso del Pasquino), scomunicava oppositori politici (Garibaldi e garibaldini e tutto il pensiero liberale). Questo rischio ha corso l'Italia che poteva diventare uno stato integralista dove non sarebbe stata praticata la necessaria separazione tra legge e religione.

3 commenti:

  1. Da meditare, quantomeno, visto che la storia non si fa con i se e con i ma. Comunque, rischi di integralismo si corrono ogni pie' sospinto.

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  2. Come dice Adriano, il rischio c'è sempre. Bisogna sempre stare all'erta.

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  3. Si è mai occupata, la chiesa, di fede? Non credo, ha sempre esercitato poteri temporali, quasi fossero loro i veri governanti. Mi spiace aver scritto "chiesa" intendendo Vaticano... la vera chiesa sono i fedeli, le persone che si confrontano col vangelo e cercano di metterlo in pratica.
    Sento come violenza il non dare la Comunione ai divorziati, ai separati, senza distinzione. Violenza è il sessismo. Violenza è coprire la pedofilia... e ci sarebbe da continuare...
    Mi sono allontanata dal tema centrale, pardon.

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