sabato 12 gennaio 2013

I distinti gentiluomini


Questa è la locandina del film Il distinto gentiluomo (1992)
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Distinguished_Gentleman,  Eddie Murphy interpretava la parte di un uomo che si faceva eleggere al Congresso USA approfittando del suo nome uguale a quello di un defunto politico molto votato nelle precedenti elezioni.
Ieri  ha fatto scandalo il deposito di un simbolo elettorale con il nome Monti che non ha a che fare con il Presidente del Consiglio;  si tratta di un tal Samuele Monti, consigliere comunale a Venaria, di una lista civica a Frabosa Soprana, in provincia di Cuneo.  Ma nel caso di specie non si può certo dire che trattasi di un falso, il secondo Monti esiste davvero, il suo simbolo ha un cuoricino e lo slogan è diverso;  l’unica cosa uguale è il suo vero cognome Monti. Sarà difficile sul piano giuridico dimostrare che non ha il diritto il Samuele di usare il suo cognome con cui è nato.
 Ben diversi sono stati  i casi di altri distinti gentiluomini che hanno tentato di boicottare i simboli del Movimento 5 stelle di Grillo e quello di Rivoluzione civile di Ingroia: la grafica dei due falsi è perfettamente uguale tranne la mancanza del nome.  Gli effetti che tentano questi distinti gentiluomini sono diversi: sperare l’esclusione dei simboli dei movimenti di Grillo e di Ingroia  visto che sono arrivati primi nel deposito dei simboli;  costringere il Movimento 5 stelle e Rivoluzione civile a modificare i propri simboli con un danno di immagine; o, permanendo la confusione,  erodere con la presentazione di liste con simboli somiglianti un po’ di voti ai due movimenti. In ogni modo un danno. C’è da chiedersi se  i distinti gentiluomini, che hanno presentato quei simboli, hanno a loro volta alle spalle altri distinti gentiluomini che godono in incognito.
 Quando si dice l’antipolitica, diciamo pure che questo è l’esempio più lampante.
12/03/13 francesco zaffuto

2 commenti:

  1. Secondo me il deposito dei simboli andrebbe fatto in ogni momento, sì da sancire una netta e giusta priorità al momento della successiva presentazione delle liste.

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