domenica 1 agosto 2010

L’orologio fermo di Bologna

10,25 Bologna, l’orologio sta fermo a quell’ora di trenta anni fa.
Potevo esserci anch’io con la mia famiglia,
quell’anno decisi di andare in Sicilia con la mia Renault 4,
ma potevo benissimo decidere di viaggiare in treno.
Sulla mia auto non c’era l’autoradio,
seppi tutto dai giornali il giorno dopo a Licata.
Possibile, che sia accaduto ciò!?
Eppure attorno a me c’era un silenzio che mi fece paura,
ancora di più della notizia che stavo leggendo.
Possibile, che ci stiamo abituando a tutto!?
Dal ’69 di piazza Fontana all’ ’80 di Bologna
erano passati 11 anni gravidi di fatti inquietanti,
quello stillicidio quotidiano di fatti orrendi ci aveva quasi abituato a tutto,
per accorgersi del sangue non bastavano i titoli sui giornali,
pareva necessario che ci corresse addosso.
Oggi, è ancora più inquietante pensare
che siano passati 40 anni dalla strage di piazza Fontana
e trenta anni da quella di Bologna
senza una vera verità.
Ci si può accontentare di verità approssimative!?
Di ipotesi di verità!?
Mentre i nostri capelli invecchiano
e la cronaca drammatica e piena di sangue diventa stupidamente storia.

01/08/48 francesco zaffuto

per notizie sulla manifestazione

http://eliotroporosa.blogspot.com/2010/08/trentanni-fa-il-2-di-agosto.html

altri post sull’argomento in questo blog

Siamo un paese inquietante
Siamo un paese inquietante 2
.
(immagine – l’orologio della stazione di Bologna)

4 commenti:

  1. ...quella storia che non vedrà ministri alla commemorazione perché larussa ha detto che tanto che li fischiano sempre, però mica muovono una paglia per non farsi fischiare.. evitano ed hanno risolto secondo loro.
    ciao laura

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  2. Grazie Francesco.
    Nel leggere queste tue parole ho provato vera commozione, con la mente sono tornata a molti, troppi anni fa, a qull'orario fissato nell'orologio della stazione di Bologna, fermo alle 10. 25 del 2 agosto...impossibile dimenticare.
    Ma quando verrà per Bologna e per il paese l'ora della verità?

    Namastè

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  3. Proprio da Rosa ho letto il tuo pezzo poco fa... Non avevo ancora letto la fonte e già mi ero fatto una mezza idea dell'autore!

    ;)

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  4. @ Rosa:

    Temo mai!
    Ricordiamo noi, che questi fatti li abbiamo temporalmente vissuti.
    Se puoi, vai in una scuola, non una materna, in una superiore, e chiedi a bruciapelo a un liceale diciottenne: cosa sai di piazza della Loggia? cosa sai della stazione di Bologna?

    Se riesci ad avere risposte (qualunque esse siano), credo che Francesco sarà lieto di ospitarle.
    Anzi, ci proverò anch'io, a inizio nuovo anno.
    Nel proporlo a te, mi è venuta la curiosità di... assaggiare.
    Ma sono pronto alla delusione. Cocente.

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