sabato 14 agosto 2010

Pakistan, a sei mesi dal monsone


A sei mesi dalla catastrofe causata dal monsone 90 mila bambini soffrono per fame
Lascio qui di seguito allegato il vecchio post dell'agosto 2010
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MORTI E SFOLLATI CON LE STESSE PROPORZIONI DI HAITI
ma i massmedia tacciono e gli aiuti stentano ad arrivare
link all'articolo - Perché a nessuno interessa del Pakistan
del 14/08/10
Appello Agire
AGGIORNAMENTI
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24/08/10 Ancora ritardi negli aiuti
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28/08/10 Tre operatori per i soccorsi uccisi dai talebani
07/09/10 La foto di un bambino morente con il biberon vuoto riaccende l'attenzione sul Pakistan, ma solo per poco
08/09/10 La crocerossa finalmente attiva la chiamata SMS per la raccota fondi per il Pakistan
09/09/10 Angelina Jolie tenta di attirare le attenzioni sul Pakistan recandosi nei luoghi del disastro. Ma i ritardi continuano, si è solo raccoltà poco più della metà della cifra richiesta dall'ONU.

4 commenti:

  1. E' molto vero che esistono diversi tipi di persone , alcuni hanno gli occhi aperti e basta loro un'indicazione perchè guardino nella giusta direzione, altri occupati in mille altre cose, presi da mille distrazioni insistono di fronte a qualsiasi cenno a guardare solo il dito.
    Permettendo così ai detentori del potere di fare del mondo quel che vogliono.
    Secondo me è folle quello che stiamo permettendo in Pakistan, rivela appieno la visione che i padroni dell'occidente hanno del futuro, tanto da permettere con il loro pretestuoso disinteresse che un disastro naturale divenga occasione di reclutamento e rancore nei confronti dell'occidente.
    Proprio quando un gesto, un atto di compassione vera potrebbe permettere un ponte verso la pace e la comprensione reciproca.
    Si decide e si sceglie di tacere, di coprire la notizia, di ignorarla, permettendo che divenga volano d'odio e veicolo di guerra.

    Un caro saluto
    Namastè.

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  2. a me interessa, anche se non conta nulla purtroppo: il colera è arrivato sono 20milioni di persone allo sbando senza più nulla se non un corpo, questi i sopravvissuti gli altri sono morti.. idem in cina dove piovono montagne di fango oltre l'acqua..
    tutti i tg però ne danno notizia di passaggio, l'importante ora sarà sapere se fini ha comprato una cucina per casa sua o per montecarlo!
    negli usa invece l'importante è vietare la libertà di culto, anche se obama pensa il contrario per fortuna.. altra mossa però per non dire, non far pensare ai disastri, ad esempio quello annunciato di un'atomica da parte dell'iran che ringrazia i russi..
    insomma dove mi giro c'è distruzione e ipocrisia e non capisco perché mi è stato concesso di rinascere qui: condivido chi mi precede tra i commenti, inutile aggiungere che il mondo, questo piccolo mondo o pianeta, sta finendo e non per cause naturali, forse solo per questo ci sarà la possibilità di realizzare ponti verso la pace, a questo punto con altri pianeti, se non hanno colonizzato pure quelli, un compito che spetterà a gente sveglia come te francesco, come me e rosa e pochi altri.
    triste ma la vedo così e non è colpa della mia cecità.
    ciao un caro saluto, laura

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  3. Il nuovo ordine mondiale si preoccupa dei burattini da mettere al potere,
    l'impoverimento dei popoli i flagelli naturali non rientrano nei loro programmi.....
    qualcuno ha dei dubbi? (vedere cosa sta accadendo negli stati uniti).
    Perche' proprio il Pakistan? Forse perche' e meglio lasciare morire di stenti la gente che fare la guerra, d'altronde NON E' UN PAESE AMICO?
    Potrebbe essere una nuova tattica con i paesi AMICI !
    NON DIMENTICHIAMOCI CHE NON E' IL PRIMO POPOLO AD ESSERE DIMENTICATO....fate memoria.

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  4. E’ molto difficile entrare nel merito dei tre commenti arrivati a questo post perché sollevano problemi di rilevante importanza. Posso solo tentare di provarci.
    Canelibero ci fa riflettere sul mancato aiuto, che può diventare una forma di guerra strisciante nei confronti degli stati non amici. Una specie di dimenticanza distruttiva. Ed è vero che ciò è già accaduto.
    C’è pure l’aggravante su cui ci fa riflettere Laura: i disastri di questa estate non sono solo riconducibili alla natura ma anche al comportamento “produttivo” degli esseri umani. Un comportamento “produttivo” che non si vuole cambiare nonostante le date possibili di scadenza dello stesso pianeta.
    Allora il cosiddetto Ordine mondiale non è retto da solo da cinici affaristi, ma da pazzi. Pazzi che spesso si servono delle migliori intelligenze di ingegneri e scienziati per continuare nella loro follia. Quello che era il rischio economico affrontato da rampanti uomini di affari è diventato il rischio del pianeta. Un rischio che alcuni sono disposti a correre.
    Ma sul che fare, sul come difendersi da ciò e su come buttare le premesse di un nuovo mondo; le strade sembrano dividersi: Canelibero credo faccia appello a una coscienza sociale e politica, Rosa fa appello a una coscienza spirituale, e Laura fa appello a una coscienza umana anche se formata da pochi uomini. Ho usato la dizione “sembrano dividersi” volutamente, perché si tratta sempre di un riferimento alla coscienza.
    L’unire i diversi elementi di questa coscienza è difficile: si viene da percorsi culturali diversi e a volte si rischia di dire le stesse cose senza capirsi. Nonostante ciò penso che sia importante l’opera sui fatti ed anche quella sulle parole.
    Sui fatti, forse è più semplice anche se richiede molto coraggio; si può fare riferimento all’opera di Gino Strada o di Medici senza frontiere o di Don Gallo...e di tanti che lottano sul fronte dei diritti umani .... anche se pochi per l’immane lavoro.
    Riguardo all’opera sulle parole ci sono sbattuto dentro anch’io, credo anche voi, e la battaglia sulle parole ha la particolarità di apparire inutile. Le parole (e le idee frutto articolato di parole e coscienza) dovrebbero in qualche modo ulteriormente generare coscienza e condizionare la politica. Pare un lungo percorso mentre arrivano le scadenze, ma occorre continuare.
    saluti, francesco

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