lunedì 22 marzo 2010

Approvata la riforma sanitaria di Obama


22/03/10
“semo meglio de l’amerikani e nun ce lo sapevamo”
Gli americani ora sono un po’ meno selvatici in materia di assistenza sanitaria.
La riforma sanitaria di Obama è andata in porto con l’approvazione definitiva: 219 voti favorevoli contro 212 contrari. Una vittoria sul filo del rasoio, ma pur sempre una vittoria.

Tutti gli americani avranno l’assistenza sanitaria gratuita?
Non è proprio così, ma pare che almeno atri 32 milioni di americani potranno avere una copertura assicurativa sanitaria. Nell’arco di dieci anni l’obiettivo è quello di arrivare a coprire il 96% della popolazione americana, per un ammontare complessivo di 1.200 miliardi di dollari.
La riforma sanitaria USA prevede l'obbligatorietà dell'acquisto di un'assicurazione sanitaria, vengono previsti sussidi per chi non se la può permettere e multe per le aziende con più di 50 dipendenti che non forniscono l'assicurazione. Nel testo passato al Senato, non c’è alcun riferimento alla cosiddetta opzione pubblica, lo Stato non garantirà l’assistenza sanitaria e si limiterà a rendere obbligatorio il sistema assicurativo e darà degli aiuti per estenderlo. Il sistema resta privato, ma gli assicuratori privati dovranno rispettare norme che evitano gli aspetti negativi del recente passato come quelli di aumentare le polizze agli anziani e ai malati cronici.
A questo risultato Obama è arrivato faticosamente, ha dovuto fronteggiare le insidie dell’opposizione repubblicana e dei suoi stessi deputati democratici, ha dovuto anche ridimensionare il suo progetto che resta ancora lontano da una assistenza pubblica gratuita per tutti.

La riforma sanitaria italiana è stata introdotta con la legge n. 833 nel 1978 . Il Servizio sanitario nazionale in Italia è un sistema pubblico di carattere universalistico che garantisce l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, finanziato attraverso la fiscalità generale (le tanto vituperate “tasse” di cui tanti si lamentano). Nel 1968, c’era stato un primo passo, con la legge n. 132 (del ministro Luigi Mariotti), che trasformo il sistema degli ospedali, da enti di assistenza e beneficenza in enti pubblici, disciplinandone l'organizzazione, la classificazione in categorie, le funzioni nell'ambito della programmazione nazionale e regionale ed il finanziamento. Il processo di riforma si concluse nel 1978 con la soppressione dei tanti enti del sistema mutualistico e con l’istituzione del Servizio sanitario nazionale. Secondo una ricerca dell'OMS, risalente al 2000 l'Italia aveva il secondo sistema sanitario migliore del mondo in termini di efficienza di spesa e accesso alle cure pubbliche per i cittadini dopo la Francia.

Obama ha iniziato in campo sanitario qualcosa che noi abbiamo concluso più di trenta anni fa. Il nostro sistema sanitario è tra i migliori del mondo e se andiamo in giro a chiedere sentiamo le più varie lamentele. Le lamentele è giusto che ci siano per criticare ciò che non funziona e per migliorare il sistema stesso; va posto rimedio ai lunghi tempi di attesa per accertamenti ed analisi, vanno resi efficienti alcune strutture ospedaliere degradate; ma dobbiamo stare attenti a tutti coloro che giocano per l’affossamento del nostro sistema sanitario, a quelli che dicono che il privato è meglio del pubblico.
L’assistenza sanitaria per i ricchi non mancherà mai, ma è quella per tutti che va difesa e potenziata. Dobbiamo ricordarci che per la sanità, negli ultimi trenta anni, siamo stati molto meglio degli americani.
francesco zaffuto
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(immagine, foto storica di muratori italiani a New York)

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