lunedì 28 febbraio 2011

Rexpubblica, un carro di Viareggio 2011

Ieri 27 sono stato a Viareggio, vi allego qualche foto. Considerato che questo blog correda le immagini con delle decrizioni dedicate ai lettori disabili visivi, ci provo anche questa volta. I carri di Viareggio 2011 erano tanti e molto belli, la mia macchina fotografica è ritornata carica a dismisura, ma in questo post sono raccolte solo sette immagini tutte riferite a un solo carro, quello di Alessandro Avanzini intitolato Rexpubblica. Rexpubblica è una montagna di carta di giornali distrutti, bruciacchiati, molti riportano la storia delle vicende berlusconiane; simboleggia una informazione che si vuole manipolare, controllare e bruciare. Questa base di giornali contorna la parte retrostante del carro, ma il davanti del carro è un grandissimo scheletro, pare essere per la sua grande mole lo scheletro di un grande dinosauro, ma osservandolo è uno scheletro umano che si piega innanzi e che porta ancora una parte umana, la testa. La parte umana di questo grande scheletro porta ancora il volto sorridente di Berlusconi.
Lo scheletro è contornato da ectoplasmi che escono dallo schiudersi di uova, sono bianchi e tanti e minacciano una possibile riproduzione della mostruosità.

La testa che campeggia sullo scheletro tenta di sorridere nel cielo grigio di Viareggio del 27 febbraio e nonostante il suo ammicchevole sorriso nasconde tutta la tragedia. Cosa potrà accadere?

Gli ectoplasmi si muovono tutti e la potente musica della Forza del Destino di Verdi comincia a spandersi nell'aria. Tra le potenti note la maschera di carne comincia a spaccarsi in due parti e ad aprirsi.
L'iniziale sorriso accattivante della maschera di carne ora comincia a trasformarsi in una smorfia diabolica e si intravede il mento e la dentiera del teschio che la maschera copriva.

La maschera di carne si allarga e si perdono i contorni rosei della carne, il teschio comincia a rivelarsi nella sua entità.

Il risultato finale: l'ultimo pezzo della maschera di carne si allarga a dismisura, tutto il teschio emerge e con la bocca aperta si alza con un urlo verso il cielo; rivela tutta la sua e la nostra paura.
28/02/11 francesco zaffuto
.

Ho ricevuto via mail un breve commento dell'autore Alessandro Avanzini

lo so che il mio carro è un pugno allo stomaco, ma il personaggio satireggiato non è da meno. grazie, A. Avanzini
.


I carri continuaranno a sfilare per gli altri appuntamenti del carnevale, chi vuole può consultare il programma al link:
http://www.viareggio.ilcarnevale.com/programma_corsiMascherati.php

CI SONO DIVERSI VIDEO SU YOUTUBE (allego il link del più lungo)
http://www.youtube.com/watch?v=TZ5G10SRpT4&feature=related

22 commenti:

  1. sai francesco penso che descrivere le immagini, poi così bene come fai tu, sia una cosa che possa servire anche ai vedenti, soprattutto quando descrivi foto scattate da te.
    ognuno vede a modo suo, è bello quindi sapere cosa hai visto tu in quel momento, cosa ti ha spinto a scattare su un carro anziché un altro, e qui lo descrivi benissimo, penso soprattutto ai vedenti, perché non sai quanti di loro non si saranno resi conto di ciò che descrivi! io anche se cieca posso dire cosa ho visto nelle tue foto, e se fossi ancora vedente avrei interpretato la sequenza di immagini allo stesso modo.
    ciao grazie, laura

    RispondiElimina
  2. grazie Laura per essere passata da questo striscia di carnevale. ciao

    RispondiElimina
  3. Laura ha ragione. Mentre leggevo il tuo post, mi rendevo conto della tua enorme capacità di descrivere le immagini. Io non ne sono capace. Ma il concetto è che queste descrizioni sono molto utili anche ai cosiddetti vedenti-
    Grazie,
    Lara

    RispondiElimina
  4. Hai descritto magnificamente il carro, tanto che leggendo e guardando sembra di essere presenti a Viareggio.
    Terribile però questo carro, con quel volto che cela il teschio dietro la risata accattivante!

    RispondiElimina
  5. Grazie del passaggio, e complimenti per come hai descritto le foto.

    RispondiElimina
  6. Agghiacciante, speriamo che tutti riescano a vederle davvero quelle immagini, come sappiamo, si fa di tutto per non vedere proprio tutto. Come dice blindsight dei cosiddetti vedenti "non sai quanti di loro non si saranno resi conto di ciò che descrivi!"

    RispondiElimina
  7. Cari amici,
    avete colto, il carro era una satira drammatica. Ha detto bene Ambra, terribile.

    RispondiElimina
  8. La satira ha sempre un fondo drammatico. E' autentica quella di chi ha concepito il carro.
    Gli ectoplasmi rendono il tutto più angosciante. C'è bisogno di un modello culturale ( e non solo ) diverso da quello esistente.
    Post molto significativo, Francesco, grazie!

    RispondiElimina
  9. Meno male che almeno a Viareggio sanno dire le cose come stanno!

    RispondiElimina
  10. Un bel marchingegno hanno messo su. Molto efficace per raccontare quello che volevano.

    Massimi elogi per le descrizioni che fai delle foto aumentandone così l'accessibilità ai non vedenti. Ciao.

    RispondiElimina
  11. Un po di lustri fa, quando le fotografie erano ancora fatte di pellicole e camere oscure, ci si interrogava filosoficamente dove nasceva l'immagine: se sulla pellicola al momento del click, o nella camera oscura dove il fotografo attraverso i trattamenti che avrebbe impiegato rendeva visibile ciò che lui aveva visto al momento dello scatto.
    La fotografia digitale, sintetizza questi due momenti congelando l'istantanea, permettendone la manipolazione e la trasformazione una volta sul pc.
    Le foto che hai scattato a Viareggio sono un'ottima storia dell'Italia dell'epoca berlusconiana l'autore del carro è stato straordinario nel trovare le allegorie giuste e tu molto bravo a coglierne il senso e a raccontarlo attraverso le immagini.

    RispondiElimina
  12. Sono contenta di aver scoperto il tuo blog! E questo è davvero un bellissimo post: grazie per la condivisione!

    RispondiElimina
  13. il commento correda magnificamente delle foto già molto significative: quel carro è terribilmente attuale. E' vero, fa paura, come fa paura la realtà con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente. La serie di scatti è perfetta per creare un effetto di movimento al carro, come se fossimo lì a guardarlo anche noi!

    RispondiElimina
  14. Il carro è inquietate... Non quanto la realtà, purtroppo!

    RispondiElimina
  15. Davvero incisiva la descrizione che hai fatto del carro, rende veramente bene l' idea che vuole, secondo me, trasmettere il costruttore. Purtroppo io non sono capace di fare delle descrizioni così accurate per far passare bene l' essenza dei carri. E' una cosa molto utile per i fruitori del blog disabili visivi. Purtroppo al Carnevale è una cosa alla quale non si pensa... ma sarebbe bello poter aggiungere alla telecronaca, fatta dal commentatore in piazza Mazzini, un racconto visivo. Spero che quest' idea venga proposta per le prossime edizioni.
    Grazie di essere venuto a trovarci a Viareggio.

    RispondiElimina
  16. mamma mia, spaventoso!E c'è proprio da spaventarsi....

    RispondiElimina
  17. Più che a ectoplasmi, ho pensato a delle larve che si nutrono di putrefazione.
    Il significato( orribile) è comunque potentemente esplicito!

    Grazie per il post.

    RispondiElimina
  18. Terrificante!! Grazie per la segnalazione e complimenti per la descrizione.

    RispondiElimina
  19. Ciao Francesco, grazie per la visita nel mio blog ed eccomi qui,questo carro che hai fotografato e cosi' ben spiegato, l'ho visto alle 15.30 alla tv, devo dire, lasciando la politica da parte, che mi ha colpito moltissimo !!! E'angosciante ... devo dire, comunque l'artista voleva trasmettere una sua idea e lo ha fatto alla grande, denoto una grande genialita' e bravura nel creare un carro come questo.
    Ciao un saluto a tutti

    RispondiElimina
  20. delle volte sono non vedente e vorrei che qualcuno mi raccontasse quello che c'è sulle immagini. Il vero problema è che i giorni che mi capita di essere non vedente, non vedo le immagini e non leggo gli scritti ... per questo Berlusconi è sempre li. Sai se i carri mascherati si sentono anche su radio RAI?

    RispondiElimina
  21. a Mariolino,
    certo per vedere un immagine si può chiedere a una persona amica. La Rai mi pare che non vuole essere una persona amica. Poi certo c'è il non voler vedere della coscienza ed è quello che ci rende ciechi nella ragione che è la cosa peggiore.
    ciao

    RispondiElimina