domenica 5 giugno 2011

Le misure della giustizia




A Sassari sabato 11 ci sarà una manifestazione per la liberazione di Bruno Bellomonte ed altri membri del movimento indipendentista sardo , detenuti in attesa di giudizio dal giugno 2009.
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/terrorismo/terrorismo/terrorismo.html
Nel carcere di Viterbo il 23 maggio 2011 è morto Luigi Fallico, le circostanze fanno presumere la colpa grave del sistema carcerario. Il suo legale così descrive gli ultimi giorni in carcere: "Il 17 maggio scorso aveva accusato un malore, con violenti dolori al petto. La pressione era 110 minima e 190 di massima. Si sarebbe dovuto disporre il trasferimento in ospedale. E invece è stato riportato in cella".
http://www.ilgiornale.it/interni/lex_br_luigi_fallico_trovato_morto_cella/luigi_fallico-br-nuove_br-terrorista/23-05-2011/articolo-id=524943-page=0-comments=1
Per quel presunto attentato al G8 della Maddalena dopo due anni non c’è un processo, non c’è una verità giudiziaria, c’è un morto in carcere, e come prova solo una telefonata da cui si desume ben poco, almeno per quello che riportano i giornali.
Bellomonte e gli altri indipendentisti sardi vanno processati o scarcerati.
Oggi apprendiamo che gli uomini di Provenzano vengono scarcerati, erano stati condannati in 1° grado ed erano stati riconosciuti colpevoli anche in secondo grado. La loro liberazione avviene per il ritardo burocratico della sentenza in Cassazione.
C’è qualcosa che non va nelle misure della giustizia in Italia, e c’è anche un colpevole silenzio sul malfunzionamento della giustizia. Il caso Bellomonte è stato ignorato, come a dire che chi è minimamente sfiorato dall’accusa di terrorismo non ha diritto di alcuna attenzione garantista; si rischia sulla base di fatti così di dare ragione al Grande Satrapo.
05/06/11 francesco zaffuto
Immagine - un ritratto di Cesare Beccaria

Sì Sì Sì Sì CAMPAGNA REFERENDUM
Questo blog è impegnato fino al 12 e 13 giugno nella campagna referendaria clik su
Home page

2 commenti:

  1. Sai, ci sono alcuni detenuti che sono gettati nell'inferno e lì lasciati a morire. Giolitti diceva che la legge si applica ai nemici e si discute per gli "amici".
    Purtroppo credo sia così in tutto il mondo.
    Buona serata

    RispondiElimina
  2. Sono strascichi consistenti, troppo vasti, della giustizia-ingiusta del passato, che non molti anni fa era tutta così. Il Cainano la vuole tutta così la magistratura.

    RispondiElimina