lunedì 3 gennaio 2011

Prospettive per il 2011


Qui non c'è più posto per un lavoro onesto, non c'è compenso alle fatiche; meno di ieri è ciò che oggi possiedi e a nulla si ridurrà domani.......
ci rimanga chi muta il nero in bianco, chi si diverte ad appaltare case, fiumi e porti, cloache da pulire.....
Ma io qui che posso fare? Non so mentire..... e di un ladro mai sarò complice......


Umbricio mette insieme le sue poche cose e si prepara a partire.
Non è la cronaca di oggi, si tratta della fuga da una Roma corrotta di mille e novecento anni fa e ne parla Giovenale nella sua terza satira.
La differenza con l’oggi è che ai tempi di Umbricio verso Cuma o Procida si poteva trovare qualche libero romito rifugio, oggi non più.
Bisogna che vada; da un po' con la sua frusta il mulattiere fa segno che è l'ora. Pensa a me qualche volta e quando avrai occasione che Roma ti restituisca alla tua Aquino per rimetterti in forze, avvertimi: da Cuma verrò alla tua Cerere Elvina, alla tua Diana. Coi miei scarponi verrò in quelle gelide campagne ad ascoltare le tue satire, se non m'avranno in uggia.
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Per la terza satira di Giovenale (con dovizia di note e testo latino a fronte)
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immagine - carro con muli - 1865 - vecchia foto anonimo - su

2 commenti:

  1. E' la cruda cronaca di oggi. Questo ci dovrebbe dire molto sul giogo.
    La storia non ha mai insegnato nulla a nessuno, purtroppo.

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  2. Infatti, prima che tu facessi riferimento a Giovenale, credevo di leggere una cronaca di oggi. Mi chiedo cosa potrebbe scrivere Giovenale, se vivesse adesso.
    Ciao Francesco,
    Lara

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