giovedì 6 gennaio 2011

Conigli e scuola, un post difficile



Un post è difficile quando il fatto accaduto è inusitato e l’argomento va a cozzare con diverse sensibilità.

Un docente a Milano è stato licenziato a seguito di una lezione di anatomia andata a male.


Il Corriere della sera del 5 gennaio riporta i fatti in questo modo:
Passo indietro, la ricostruzione dei fatti. In classe, nell'autunno del 2009, il professor Rando aveva portato una cassetta con quattro conigli. «Avrebbero dovuti essere già morti», ha continuato a ripetere il docente. Non lo erano: sempre secondo la denuncia, due dei quattro roditori acquistati in macelleria erano ancora vivi. Tentarono la fuga, tra le risate di alcuni alunni e lo spavento di altri. Tutti minorenni. I più, coinvolti nella caccia al coniglio e nella «mattanza» che seguì «prima il professore tentò di strozzarli con uno spago, poi completò l'opera prendendo gli animaletti a martellate», risero divertiti. Qualcuno abbandonò la classe nauseato. Cinque, forti del sostegno di un altro insegnante, inviarono al Garante degli animali una relazione drammatica. Si mosse anche la Commissione Cultura del Parlamento, dopo un'interrogazione. La versione del prof: «Una bestiola dava ancora segni di vita. Erano spasmi respiratori. Non c'era niente da fare, ho dovuto finirlo come si fa in campagna, due colpi secchi sul cranio. E basta». Lo scorso ottobre il provveditore ha deciso di inviare al Molinari due ispettori.(per l’intero articolo del Corriere: http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_05/prof-conigli-uccisi-classe-licenziato-damico-sacchi_2090cef4-189b-11e0-963c-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano )

Del fatto si era interessata la Lav (lega antivivisezione) e si era errivati ad una interrogazione parlamentare ai ministri Gelmini (Pubblica Istruzione) e Fazio (Salute) a firma dell’on. Paola Frassinetti, Pdl, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati.
Al link successivo le reazioni di un blog di animalisti.
http://www.promiseland.it/2010/10/11/lezioni-di-crudelta/

Dai fatti mi pare che emerga chiaramente che il docente avesse ordinato a un macellaio dei conigli morti, con la sola differenza che al posto di essere scuoiati, come quelli che ogni massaia compra nel supermercato, erano con la pelliccia. Uno (o due) di questi conigli, per la poca accortezza del macellaio, era stato lasciato solo tramortito. Il professor Rando si è trovato incidentalmente in una situazione imprevista e sicuramente difficile da gestire in classe. Cosa avrebbe dovuto fare? Chiamare il veterinario, chiamare l’ospedale, chiamare la Lav, chiamare il Preside, chiamare il bidello?
La cosa migliore forse era: sospendere la lezione, cercare di recuperare i conigli con l’aiuto del personale (che difficilmente si sarebbe prestato a simile operazione), inserirli in una scatola areata e rinviarli al macellaio che non aveva saputo fare il suo lavoro. Ma al professore “preso alla sprovvista” venne l’idea di completare il lavoro del macellaio e da qui l’accusa di crudeltà e di scarsa deontologia professionale.

Diciamo pure che il professore, per non urtare la sensibilità degli allievi, era meglio che si fosse astenuto dal progettare quel tipo di lezione; che a scuola vanno decisamente proibite le lezioni di biologia ed anatomia con parti di animali, che ci si deve servire solo di libri, riproduzioni in plastica, filmati. Pare che esista una Nota del MIUR del 29 aprile 2008, relativa all’impiego di animali e loro parti per le esercitazioni didattiche di biologia nelle scuole di ogni ordine e grado, che invita all’uso di «supporti didattici moderni ed efficaci, oltre che eticamente sostenibili». Non sono riuscito a procurarmi la versione integrale della Nota, ma evidentemente non basta “l’invita all’uso”, forse si deve arrivare alla inequivocabile proibizione. E’ poi comprensibile una simile proibizione assoluta specie per alcuni istituti tecnici? E’ evidente che per la sensibilità diffusa oggi, tali esercitazioni è meglio evitarle nelle medie inferiori e nel biennio delle superiori, ma come si fa ad escludere simili esercitazioni in istituti di agraria o di alimentaristi? La risposta la dovrebbe dare chi amministra la scuola.

Eppure tutta questa sensibilità che ha portato al licenziamento del professore porta dentro degli elementi di assurdo: sul bancone del supermercato possiamo comprare il coniglio non porzionato (che costa meno del porzionato) e la massaia lo deve pazientemente squartare con un coltellaccio (ogni tanto, di questa spiacevole incombenza debbo occuparmene io). Tra i miei ricordi di bambino ci sono le uccisioni viste in cortile di casa di galline e di qualche coniglio, non ci piaceva di vederli morire e neanche doverli spennare o scuoiare. Forse anche per questo motivo in quei tempi si ricorreva raramente al mangiare carne, pareva proprio una sorta di sacrificio. Oggi la carne la trovano tutti ben affettata in macelleria e la crudeltà è ben occultata perché eseguita in luoghi lontani da personale specializzato: occhio che non vede cuore che non duole.

In ogni caso il prof. Rando è stato licenziato dopo trenta anni di lavoro, le sue colpe sono state: aver voluto fare una lezione di anatomia senza ricorrere a riproduzioni in plastica; non essersi accertato che nella borsa gli animali fossero effettivamente morti, avere “malauguratamente” scelto di completare l’opera del macellaio. La misura del provvedimento di licenziamento attuata dal Dirigente scolastico provinciale di Milano è sicuramente sproporzionata e fa riferimento, non tanto alla sensibilità animalista, ma alle sbrigative nuove misure disciplinari dell’era Brunetta per il pubblico impiego .
06/01/11 francesco zaffuto
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immagine – vetrina di una macelleria di Barcellona (Spagna) in questi giorni di festività, i conigli appena morti sono appesi ed esposti in pelliccia a testa in giù e sanguinanti. Questo tipo di macabra esposizione si notava alcuni anni fa anche nelle nostre macellerie.

13 commenti:

  1. Effettivamente è un post difficile questo tuo, Francesco. Come difficile è commentarlo.
    Forse l'insegnante avrebbe dovuto essere sospeso, di certo non licenziato soprattutto dopo 30 anni di servizio.
    Ma anche prendere a martellate un coniglio, mi sembra indice di scarsa sensibilità e causa possibile di un turbamento negli alunni, anche concedendo le attenuanti del caso. Da bambina avevo uno zio che uccideva conigli, prima dei pranzi pasquali. Ma lo faceva, assicurandosi che noi bambine non fossimo presenti. Quando le macellerie tenevano sposti animali pieni di sangue appesi a ganci in vetrina, mi sono sempre girata da un'altra parte. Forse anche per questo mi ritrovo ad essere vegetariana.
    Mentre scrivo, mi rendo conto però che licenziare un professore, coi tempi che corrono, sia un fatto gravissimo. La mia deve essere una bilancia a due piatti, dove un po' oscilla l'uno, e un po' lo fa l'altro.
    Sì, è difficile.
    Lara

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  2. Sì Lara, è la misura che ci è sempre necessaria. Anche gli incidenti inaspettati mettono alla prova la nostra misura. Il Provveditore di Milano doveva trovare una giusta misura per chiudere questa spiacevole storia e diventava di insegnamento per tutti.

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  3. Caso difficilissimo, conclusosi nel modo peggiore. Concordo completamente con la tua conclusione.

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  4. Mah
    addirittura il licenziamento!
    mi sembra esagerato, anche se è evidente l'errore del prof...
    non sapevo, però, che si potessero sezionare animali a scuola...

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  5. Trovo giustissimo che sia stato licenziato!
    Se ci fossi stata io in quella classe, credo che come minimo avrei tentato di dare a quel cretino una martellata in testa!
    NON PUO'INSEGNARE NULLA CHI E' PRIVO DI SENSIBILITA'! E NON INTENDO SOLO VERSO I CONIGLI, BENSì NEI CONFRONTI DI QUEI STUDENTI CHE NELL'ASSISTERE IMPOTENTI A QUEL MASSACRO, HANNO PROVATO NAUSEA E SGOMENTO DAVANTI A UN ATTO DI VIOLENZA GRATUITO E DEL TUTTO INUTILE!!!
    MENO MALE CHE QUEL DEMENTE E'STATO LICENZIATO! NON OSO IMMAGINARE COS'ALTRO AVRA' COMBINATO IN 30 ANNI DI INSEGNAMENTO! VADE RETRO! QUESTA DECISIONE SARA' DI ESEMPIO AD ALTRI FANATICI COME LUI CHE SI CREDONO DIO SCESO IN TERRA!

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  6. L'intervento dell'anonimo mostra come esistono diverse sensibilità. Anche se questo blog per le sue modalità rifiuta gli interventi anonimi, ho voluto inserirlo lo stesso perchè dimostra la difficoltà dell'argomento.

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  7. Sono perfettamente d'accordo sul fatto che si tratta di un post difficile da commentare, come credo sia stato difficile per te scriverlo.
    Lo avevo già letto ieri, ma non ho voluto commentare a caldo, poiché la distinzione tra 'reato' e 'pena' per entrambi avanza dei distinguo.
    Come Itsas, pur non essendo nel ramo, mi era sconosciuta la possibilità di fare queste autopsie in aula.
    Mi domando: questo prof, in trent'anni ha proceduto indisturbato con queste esperienze, e, almeno mi par di capire, non ha mai avuto problemi; gli è capitato questo 'incidente' e viene bollato come e peggio di un assassino.
    (A margine, mi chiedo anche che diavolo ci faceva un martello in classe).
    Poniamo che invece dei conigli semivivi, o semimorti che dir si voglia, in classe fosse sbucata una pantegana, un topone poco meno di un coniglio: la reazione delle ragazze è, forse, intuibile, ma i ragazzi sarebbero andati in cerca di una scatola areata per salvare la bestiola? O avrebbero aperto una caccia spietata all'intrusa?
    Bisognerebbe sapere meglio come sono andate le cose, e comunque un licenziamento, oggi, è una condanna a morte, che neanche ai pluriassassini è più comminabile.

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  8. a gattonero. Certo sulla base delle poche informazioni sui giornali non è facile fare commenti sulla questione. Il coniglio è tra gli animali più simpatici e l'idea di fare lezioni sul suo cadavere è inquietante. Ma le sanzioni intermedie sono sicuramente meglio delle misure drastiche. Penso che ci sarà sicuramente una nuova puntata perchè il docente ha la possibilità di fare ricorso al giudice.

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  9. La ringrazio per aver postato il mio commento.. mi scuso per l'anonimato, non me ne sono accorta che mancava la firma. Di solito mi presento con il mio nickname: Anac, in realtà mi chiamo Anna Maria... Ho scritto quanto ha letto qualche ora fa perché da piccola ho vissuto un'esperienza simile, con la differenza che allora si trattava di un pulcino e che io e altri miei compagni di scuola facemmo di tutto per evitarne il sacrificio, infatti, poi finì beato a casa mia... L'esperimento da fare era del tutto superfluo e irrilevante, come presumo sarebbe stata la "pseudo" lezione di "anatomia" dell'insegnante in questione.. Ho dimenticato quasi tutti gli episodi degli ormai lontanissimi anni scolastici ma, mi creda, quello dell'insurrezione che mi vide protagonista di fronte all'insistenza ad oltranza di quella che era per noi un'insegnante insensibile e a dir poco mediocre, non l'ho MAI dimenticato! Ricordo ancora alcune mie compagne di scuola piangere disperate all'idea che il pulcino potesse morire per uno stupido sperimento che, senza alcun bisogno di infierire su una bestiolina innocente, avevamo ben compreso dai libri. Ma l'insegnante nella sua totale stupidità voleva dare seguito al suo "programma" e si permise persino di deridere le mie compagne che piangevano.. fu un vero braccio di ferro e ricordo, come se fosse oggi, che fu il mio sdegno a fermarla in quanto, alla fine, andai a chiamare la direttrice che portai in classe forte del fatto che, essendo brava a scuola, avevo una discreta presa su di lei. Può immaginare come finì la vicenda, la pseudo prof in biologia venne redarguita come si deve e da allora perse ogni stralcio di credibilità e di rispetto ai nostri occhi. Mi meraviglio che nella classe in questione, NESSUNO sia stato in grado di fermare il professore e credo proprio che molto probabilmente lo si deve al fatto che il "signore" NON sia stato VIOLENTO solo con i conigli.. Non mi sorprenderei che con gli studenti usasse qualche tipo di violenza psicologica capace di intimorirli al punto di impedirne la capacità di reazione. Questa è la cosa davvero GRAVE! Ecco perché sono più che d'accordo con il suo licenziamento che mi auguro continui ad essere tale per il resto dei suoi giorni. Saluti. Anac

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  10. ad Anac
    se in qualche modo la storia è balzata alla cronaca di giornali, e fino in Parlamento, vuol dire che la capacità di reazione degli studenti di quella classe in qualche modo c'è stata, hanno raccontato e denunciato con decisione i fatti.
    La sensibilità che si può provare verso un animale indifeso non possiamo poi perderla quando dobbiamo esercitare delle sanzioni. Licenziare e togliere il lavoro in modo definitivo è la sanzione più grave per chi lavora. Se ogni volta applichiamo solo il massimo della sanzione rischiamo di creare un meccanismo che porta solo a due direzioni: assolvere o condannare al massimo della pena.
    saluti

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  11. Capisco il suo punto di vista, tuttavia continuo a non essere d'accordo..
    In merito alla reazione dei ragazzi, per fortuna c'è stata successivamente ai fatti ma io mi chiedevo come mai non ci fosse stata prima che tutto ciò accadesse.. ho avuto l'impressione che questo episodio fosse l'epilogo di tanti altri misfatti commessi dal professore in precedenza, altrimenti, perché non l'hanno fermato sul momento? E come mai la LAV lo aveva diffidato in più occasioni senza che il soggetto in questione non avesse MAI modificato il suo discutibilissimo operato? Vede Francesco, per molto meno io mi sono vista spiacevolmente trasformata in una vittima di mobbing nonché sottrarre il mio posto di lavoro in diverse occasioni, se vuole gliele rassumo: 2001 mobbing dopo 1 anno e mezzo di diligente lavoro da dirigente presso una multinazionale americana, il motivo? NON aver accettato i loro "giochi" di potere e non essermi adeguata alle regole del gioco dei capi "maschilisti" che mi volevano una "escort travestita da manager"... 2005: "multinazionale" ambientalista, credevo che in un'associazione No profit dove si difendevano balene e foreste primarie, si rispettasse altresì l'essere umano e che ci fossero dei sani principi e non becere lotte di potere, invidie e altre bassezze... invece mi son vista interrompere dopo tre anni di proficuo operato un contratto co.co.pro prima della sua fine per i "capricci" di un neo-direttore (donna) da vomito.. il motivo? quello formale: tagli alla struttura e il mio stipendio ritenuto troppo alto da sostenere, quello reale, invidia e abuso di potere... 2008 altra associazione No Profit per il sostegno a distanza, anche qui lotte di potere e invidie tra i volontari perché la sottoscritta guadagnava con onestà uno stipendio da loro ritenuto "troppo elevato"... 2008, associazione di formazione per il No Profit: mi interrompono un contratto di sei mesi perché mi viene l'influenza e NON posso assistere a un evento di un giorno che avevo contribuito ad organizzare... Morale? Tutto il mondo è paese e come vede, senza aver ammazzato neanche una mosca, anzi, operando al massimo delle mie responsabilità e professionalità, per giunta in organizzazioni dai presunti "nobili ideali", sono stata più volte il bersaglio di gente mediocre e senza scrupoli... Non vedo allora perché si dovrebbero usare mezze misure con un individuo come il prof. in questione e salvaguardare il suo posto di lavoro dopo quello che si è permesso di fare con i suoi pupilli... Ripeto, per molto, moltissimo meno, nell'arco di un decennio, sono stata radiata dal mio lavoro e non ho neanche attirato l'attenzione dei media e nessuno ha preso le mie difese così platealmente.. Per la cronaca, nel 2009, dopo anni di frustrazioni e di depressione, ho deciso di mettermi in proprio e anche se le cose non procedono come vorrei, al meno sono finalmente "libera" di NON subire sopraffazioni gratuite da parte di gente meschina e mediocre. La saluto cordialmente. Anac

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  12. ad Anac
    è proprio perchè c'è un mondo del lavoro di questo tipo che sto dalla parte del coniglio, dei ragazzi, e anche del professore. Penso che si possa cambiare in meglio. Ti auguro di riuscire nel tuo lavoro autonomo.

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  13. Grazie mille per l'augurio... Spero anch'io di riuscirci, prima o poi... Buona giornata! Anac

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