martedì 24 gennaio 2012

Monti e il preventivo per gli avvocati


Il rischio più alto Monti lo corre con gli avvocati, poiché sono tanti tra i Parlamentari, possono far mancare diversi voti sul decreto Cresci Italia.
Ma, in materia di tariffe dell’Ordine o preventivo, con chi stare con Monti o con gli avvocati?
Vediamo un po’ come va attualmente:
se andate da un avvocato magari non vi chiede subito un onorario e neanche parla di parcella, tanto c’è un rapporto di fiducia; poi scoprite alla fine che la parcella è molto cara, ci rimanete male e dite che non avete i soldi per poter pagare; l’avvocato vi denuncia, interviene l’Ordine e scoprirete che l’Ordine dà parere favorevole all’avvocato, le tariffe minime ben conteggiate vi strozzano, e il giudice da ragione all’Ordine e di conseguenza ragione all’avvocato; nel frattempo per difendervi dal primo avvocato vi siete rivolti ad un altro avvocato ed ora avete due avvocati da pagare; se si tratta di cause lunghe e complicate potreste rimetterci anche la casa.
Vediamo cosa propone Monti con il suo decreto:
il compenso dell’avvocato viene rimesso esclusivamente alla libera contrattazione tra le parti e l’informativa su quanto pagare si deve conoscere prima dell’inizio del rapporto professionale; tutti i professionisti avranno l’obbligo di concordare in forma scritta con il cliente un corposo preventivo per la prestazione; la consegna del preventivo sarà un obbligo deontologico la cui mancanza corrisponderà ad un grave illecito disciplinare; inoltre, nel preventivo, il professionista ha l’obbligo di indicare l’esistenza di una copertura assicurativa per danni che può provocare l’avvocato nell’esercizio dell’attività professionale.
Rispetto a queste due modalità con chi stare: con Monti o con gli avvocati?
Non ho molte simpatie per il governo Monti ma riguardo agli avvocati preferisco avere il preventivo (ne farei anche qualche fotocopia in più per evitare un eventuale smarrimento).
24/01/12 francesco zaffuto
immagine – un dipinto satirico sugli avvocati di Honoré Daumier – il soggetto Avvocati fu preso spesso di mira dalla satira di Daumier – in questo dipinto un vecchio avvocato che si sta pronunciando in una arringa pare ascoltare il suggerimento di un essere demoniaco.

20 commenti:

  1. Sono d'accordo. E questa categoria professionale non mi è stata mai particolarmente simpatica, anche perché quando ti rivolgi a loro è perché sei nei guai. E non è per niente detto che da questi guai ti tolgano, anche se te lo promettono.

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    1. Quindi non ti stanno simpatici nemmeno i medici, visto che quando ti rivolgi a loro significa che sei malato. Ma se tu fossi un ristoratore, accetteresti di stabilire il prezzo di una cena indipendentemente dal numero dei commensali?

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    2. PS: non offenderti ma mi pare evidente che il tuo approccio sia abbastanza infantile.

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    3. ad Anonimo
      un preventivo per un grado di giudizio è possibile

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  2. Il tuo ragionamento non fa una piega.

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  3. Ma naturalmente si sta con Monti! Tutti conosciamo quello che tu hai ben descritto e del resto Monti non propone qualcosa di straordinario, ma semplicemente una prassi corretta, che più che mai da un avvocato dovrebbe essere seguita.

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  4. demagogia di Monti

    Chiedere agli avvocati di fare un preventivo senza una tariffa di riferimento (che Monti abolisce) è come costringere il meccanico a farvi il preventivo senza neppure aprire il cofano dell'auto che dovrà riparare.

    Siamo alla demenza pura!
    Preventivo sì, ma con TARIFFARI (abolendo l'obbligo dei minimi - già abolto da Bersani).
    Altrimenti si trasforma la professione forense in uno strano gioco d' AZZARDO (ti chiedo 1000 euro ma non so quanto dovrò lavorare).

    Chiaro?

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    1. Ad Anonimo,
      una esperienza professionale permette una previsione; può esserci un problema del circa, ma solo del circa.

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  5. Preventivo - eseguito il lavoro - emissione parcella - Pagamento parcella - semplice chiaro pagare le tasse. Niente preventivo- lavoro eseguito - pagamento in contanti - semplice nero non si pagare le tasse.

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  6. L'hai detto in apertura, troppi avvocati lassù; non avranno neanche bisogno di fare sciopero, sono già ben tutelati.
    Alle prossime elezioni ci sarà la corsa alla poltrona di tutte le categorie che oggi si sentono 'massacrate'.
    Tutte autonome, con denuncia dei redditi opzionale e facoltativa, e difficilmente verificabile (poiché le spese superano i guadagni, e con una giusta fatturazione di queste c'è pure l'accesso all'esenzione dei ticket).
    I dipendenti e i pensionati? Pfui!!!

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    1. Beh, diciamo che dal tenore dei provvedimenti che sono stati adottati negli ultimi 15-10 anni non direi che gli avvocati che siedono in parlamento si ricordano di esserlo. Una volta varcate certe soglie si risponde a ben altre logiche.

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    2. ad Anonimo,
      alcuni hanno esercitato a pieno ritmo la difesa legale di Berlusconi

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  7. Con le specifiche che hai fornito, direi proprio che é una norma sostanzialmente valida.

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  8. Io, sinceramente, preferirei parlare prima di tariffa dovuta e poi, in base alle mie disponibilità economiche, procedere o meno con il lavoro. Scoprire "dopo" quanto devo pagare è proprio fuori dalle mie capacità mentali.

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  9. L'autore dell'articolo probabilmente avrà avuto una brutta esperienza personale, ma le cose non sono affatto come vengono descritte. L'ordine emette un mero parere di congruità sulla parcella (il che significa: se l'avvocato ha fatto questo e quello, applicando i criteri tariffari corretti il compenso dovrà essere tot) che NON prova nulla e NON vincola il giudice. Spesso e volentieri gli ordini "limano" molto le parcelle e ancor peggio fanno i giudici, tutt'altro che "amici" degli avvocati. Detto questo, è evidente che l'esistenza di rigidi criteri tariffari, che nel nostro paese erano peraltro fermi al 2004 (quante cose conoscete con prezzi fermi al 2004?) e NON erano vincolanti dal 2006 (decreto Bersani), era una garanzia fondamentale prima di tutto per i... clienti!

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    1. Ad Anonimo,
      l'autore dell'articolo si è consigliato con qualche avvocato prima di scriverlo. Certo che il parere dell'Ordine non vincola il giudice ma trattasi di un parere forte che rappresenta una professione e condiziona in modo notevole il giudice stesso. Una normativa che preveda un preventivo è sicuramente meno vaga di una sorpresa finale. Il cliente che si rivolge all'avvocato per una causa spesso è lontano da ogni possibile concreta previsione; non sa di tariffe del 2004, non sa di Bersani, non sa. Allora è sempre meglio sapere. L'avvocato può limitarsi a un solo consiglio e farlo pagare solo per quello o può prospettargli una vittoria in un grado di giudizio e chiedergli una somma. Il rapporto sarebbe più chiaro ed è meglio per tutti. Certo un giovane avvocato chiederà meno, un mago del foro chiederà di più, ma almeno si sa cosa ci si può aspettare.
      Saluti da un non anonimo.

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  10. il preventivo per una causa ha delle varianti enormi ed imprevedibili, non tanto e non solo per i compensi, ma anche e soprattutto per i costi vivi che non dipendono dal professionista ma bensì dallo stato. un azione civile per la tutela di un diritto reale può richiedere una o più consulenze di altri professionisti anche su imposizione del Giudice e/o della legge, uno sfratto per morosità può risolversi in uno o dieci accessi, dipendenti dalla disponibilità di uffici terzi (polizia, carabinieri, ufficiali giudiziari ecc.), in certi casi per eseguire uno sfratto per necessità e necessario munirsi di medici e ambulanze (per gli inquilini che denunciano gravi malattie, naturalmente tutto a costo dei clienti. preventivare in queste condizioni è impossibile, redigere un preventivo di massima è illegale e comporterebbe la stesura di pagine e pagine (gratis?). Ma tant'è, il nuovo governo, come i precedenti, è ormai innamorato della teologia ultraliberista, tutto al libero mercato, senza controllo, tariffe, prezzi fissati perchè il mercato è sovrano e regolatore (per chi ci crede).

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    1. Ad Anonimo,
      una variante non prevista può essere considerata successivamente, ma tutto quello che è prevedibile si può preventivare. Il giustificato sforamento del preventivo per costi che si sono realmente aggiunti non scandalizza nessuno; ma dire che nel caso degli avvocati il preventivo è impossibile, mentre in tutte le altre professioni è praticato mi pare un assioma che rifiuta ogni dimostrazione.

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  11. il preventivo è possibile? l'avvocato preventiva che per una causa civile si svolgeranno 5 udienze e verranno redatti 6 atti. il preventivo è di 5.000,00. il cliente decide di procedere. si cita la controparte in giudizio in giudizio. la controparte si costituisce tardivamente o commette un mero errore di rito. la causa si esaurisce in un'udienza. l'avvocato doveva prevedere che la controparte si sarebbe costituita tardivamente? certamente no. ora l'avvocato non chiederà 5.000,00 euro e se li chiedesse il ciente si opporrebbe. ma se accadesse il contrario. se dovessero essere necessarie 15 udienze, 9 atti? se la parcella dovesse lievitare ad 8.000,00 euro? il cliente con il decreto monti non si attecherà con le unghie e con i denti al preventivo? io dico di sì. il cliente (decreto monti o no) non paga, trova mille scusee poi finita la causa, vinta o persa, si dà alla macchia in 5 casi su 10 tanto la prossima volta andrà da un altro (infondo ce ne sono tanti....) e l'avvocato? o si arrende e decide di aver lavorato gratis (anzi rimettendoci soldi e tempo)oppure deve inizare una lunga, dispendiosa e spesso inutile causa nei confrotni dell'ex cliente. questa è la realtà. è molto infantile attaccare una intera categoria e schierarsi dietro la maschera del povero cliente truffato dall'avvocato scaltro. ci sono molti avvocati, alcuni onesti, qualcuno no. se la gente fosse meno superficiale, forse saprebbe distinguere l'avvocato onesto da quello che non lo è senza dover per forza appellarsi a leggi capestro. in ultimo: a volte gli avvocati disonesti fanno molto comodo fin tanto che assecondano le esigenze di clienti disonesti....salvo poi pagare il conto.

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    1. Ad Anonimo,
      preventivo è anche tenere conto delle varianti di cui parla l'anonimo e delle diverse possibilità che concretamente si possono verificare, mettere il cliente in grado di riflettere.

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