martedì 3 gennaio 2012

SMonti: e ora il lavoro


Occorrerebbe cominciare dal pane, il lavoro serve per il pane .
Quelli che per “bontà” si occupano degli altri, ora si occuperanno del lavoro e forse anche del pane. Al momento un bel po’ di pane è stato prosciugato dall’ultima manovra governativa, ma ora si parlerà di riforma del mercato del lavoro.
Mercato del lavoro: dialogo
Lavoratore: c’è qualcuno disposto a prendere una parte di me, della mia vita, del mio tempo, dei miei muscoli, del mio cervello, chiedo timidamente: posso servire a qualcosa o debbo chiedere scusa per la mia esistenza?
Datore di lavoro: Cosa hai fatto fino ad ora? – cosa sai fare? - perché lo vuoi fare?
Lavoratore: ma queste sono domande e io cercavo una risposta per la mia domanda di lavoro?
Datore di lavoro: senti ti posso prendere in prova. Poi se sei bravo ti assumo.
Lavoratore: Grazie, e quanto dura sta prova?
Datore di lavoro: Tre anni.
Lavoratore: Ma!
Datore di lavoro: Senza se e senza ma, lo dice anche Monti, è il contratto prevalente.
Lavoratore: Prevalente per chi?
Datore di lavoro: Per me che sono il datore di lavoro.
Certo, “giustamente” Monti vuole mettere mano alla semplificazione di 40 tipologie di contratti di lavoro, dove pur di non assumere a tempo indeterminato si arrivati alla prolificazione dei contratti a “progetto di non si sa che cosa” e all’uso di assumere lavoratori subordinati ma con partita IVA (come se fossero dei liberi professionisti). Ma inventare un contratto prevalente con un periodo di prova di tre anni è una aberrazione. Dire poi che non ci sono i soldi per un welfare capace di dare una dignitosa indennità di disoccupazione per chi viene licenziato è una ulteriore aberrazione.
03/01/2012 francesco zaffuto
Post collegato per argomento: Articolo 18, quale totem
Immagine – dal film Tempi Moderni – Chaplin osa riposarsi e viene additato dal caporeparto.

4 commenti:

  1. Sono senza parole. Non mi è rimasta neppure la voglia di un pensiero su quello che sta accadendo.

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  2. Aberrazione. disperazione e noi stiamo a guardare angosciati.
    C'è la rete che ci aiuta a conoscere e a diffondere. Diffondere quelle informazioni che, credo, la TV neanche fornisca.
    Ma soprattutto c'è la rete per cercare di formare nel popolo italiano quel senso civico che sembra non possedere più, immerso com'è nella superficialità e nell'ignoranza.
    Eppure siamo a un passo dall'abisso ...
    Ciao Francesco,
    Lara

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  3. Il discorso, Caro Francesco, va ricercato ben oltre l'attuale situazione, (radicato nelle nella storia italiana, che con un susseguirsi di mal governi, ha reso tutto ciò che vediamo oggi ...) e c'è da dire che, (mi spiace fare la bacchettona), parte della colpa, anche se davvero minima, sta anche a noi italiani che nel nostro quieto "sopravvivere" ci siamo "sdraiati" dentro questa vita che tale non è, svendendo la nostra REGALE SOVRANITà al miglior offerente ... Si sente dire da questa mattina che molti imprenditori, che dovrebbero creare forza lavoro, sono più in crisi (dicono) degli italiani stessi, per non parlare della vera notizia aberrante, rappresentata dallo stipendio dei nostri parlamentari che è altissimo,(il più alto in europa), cui loro hanno posto subito rimedio dicendo che in italia ci sono più tasse e, per quanto ovvio ... ma dico ... tu ... "soggettone" che guadagni 16.000 euro lordi (più "bunga bunga vari") hai il coraggio di "frignare" davanti una proposta di legge che sta facendo a pezzi milioni di persone, per non parlare di poveri pensionati che con la minima non hanno letteralmente più nulla da perdere?? ... Fracè ...(scusa se mi permetto) ma tu che risponderesti davanti tutto sto "letamaio"?? ... scusa l'eccessiva e scurrile esclamazione ma io non posso chiudere gli occhi davanti tutto ciò! Scusa per lo sfogo e buona giornata.

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  4. Allo stato attuale qualunque rimedio fa più male della stessa malattia. La cura deve inventarsela il malato. Il commento di Stefania “che nel nostro quieto "sopravvivere" ci siamo "sdraiati" dentro questa vita che tale non è” da il senso della situazione. Allora ?
    - Lara spera nella rete per far si che rinasca “nel popolo italiano quel senso civico che sembra non possedere più”;
    - Ciccio spera che l’orto dove si coltiva la speranza si estenda a dismisura, essendo quest’ultima come pesce del mare si moltiplichi all’infinito;
    Alzarsi e cercare di ricominciare in modo diverso.
    Necessitano cambiamenti radicali che non ricalchino i vecchi schemi.
    Non aspettare che siano gli altri ha risolvere i nostri crucci.
    Far intuire ai governanti,ai politici, ai sindacalisti,agli imprenditori ecc. che sono loro ad aver bisogno del popolo e non il popolo di loro.

    come hai scritto nella poesia “Buon 2012” RI………. NSAVIRE.

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