venerdì 31 maggio 2013

Pomodori registrati e pomodori liberi

Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”.
La legge si chiama “Plant Reproductive Material Law” e tenta di gestire la regolamentazione di piante e semi.
Questa ossessione di controllare tutto lede la libertà di coltivare liberamente la propria terra. Paradossalmente a chiedere questi controlli non sono gli stati totalitari ma i grandi propugnatori del libero mercato;  questi grandi liberisti (tipo Monsanto) appena hanno raggiunto posizioni di monopolio sono disposti a fare le pulci anche al più lontano dei contadini della Basilicata.

Qui qualche notizia il più

C’è una petizione da firmare per chiede l’archiviazione di questa legge – qui il link

Ho firmato la petizione, forse non avrò capito bene tutto il discorso ma voglio stare con i pomodori liberi.

31/05/13 francesco zaffuto
Immagine – foto di pomodori su un tavolo

4 commenti:

  1. Mi sembra di essere ritornato giovane quando l'ufficiale del dazio ti guardava cosa avevi nella borsa!!! tempi molto duri!!!
    Tomaso

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  2. Lunga vita ai pomodori liberi.
    Ma non hanno altro cui pensare?
    Cristiana

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  3. Inorridisco a questa notizia ma non provo stupore perchè l'economia è diventata una forma di potere che domina, umilia, asservisce, determina vita e morte proprio come i regimi totalitari.
    Se le guerre si combattono ancora con le armi è solo per guadagno, non per altro.
    Ciao.

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  4. Viva i pomodori liberi! Ho appena firmato la petizione.

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