lunedì 4 marzo 2013

Si chiama Monti il Governo di Grillo


 Si chiama Monti il Governo di Grillo.  E non un nuovo,  ma bensì il Vecchio Monti. I giornalisti continuano a brancolare nel buio e si aspetta che finisce l’eclissi di sole;  ma il leader del Movimento 5 stelle  non lo può dire perché in  primis  forse intende dirlo a Napolitano. Poi, ovviamente, per questa ipotesi debbono essere disponibili il Presidente della Repubblica e lo stesso Monti.
 L’arcano lo rivela un’attenta rilettura dell’articolo 94 della Costituzione alla luce di due punti ormai noti:
Bersani non vuole un accordo con Berlusconi;
Grillo non intende votare nessuna fiducia a un governo Bersani  e minaccia di additare come traditore ogni parlamentare del suo movimento che possa farlo http://www.beppegrillo.it/2013/03/circonvenzione.html#commenti

Art. 94.
Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.
Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.
Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.
La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.

 Il terzo comma dice che il nuovo governo deve presentarsi entro dieci giorni alla Camera per ottenere la fiducia, ma il nuovo; il vecchio invece è in carica e per continuità resta in carica fino alla formazione del nuovo. Anche se sul piano politico si potrebbe considerare naturale una nuova fiducia,  dalla lettura dell’art. 94 non si evince alcun  obbligo formale di presentarsi alle Camere per una nuova fiducia.  Quindi se il Presidente della Repubblica non affida un nuovo incarico, e se non viene presentata una mozione di sfiducia rimane in carica per continuità lo stesso governo Monti.
 Pertanto il Governo Monti può decadere per:
dimissioni dello stesso Monti;
nuovo incarico con formazione di un nuovo governo;
sfiducia votata dalle Camere sulla base di un mozione di sfiducia.
 Appare abbastanza evidente che la mossa di scacchi di Grillo è proprio quella di un Monti per continuità. Ed anche se Grillo non lo pone esplicitamente nei fatti diventa l’unica strada percorribile per non arrivare a breve a nuove elezioni.
 Il Presidente della Repubblica dopo tutte le consultazioni, constatando l’impossibilità di una nuova maggioranza potrebbe sponte sua convenire per la soluzione Monti. Certo in qualche modo Napolitano avrebbe l’onere di fare digerire a Bersani questa eventualità;  ma la prospettiva certa di un mancato decollo di un governo Bersani alle Camere potrebbe convincere molta parte del PD.  L’interrogativo diventa: Monti ci sta? L’idea di tornare al centro di tutte le attenzioni non è una cosa che può dispiacere al professore.
 L’altro interrogativo potrebbe essere: ma un tale Governo può servire al paese? Su questo direi che è abbastanza indifferente un governo Bersani o un governo Monti, perché ambedue i governi non potrebbero governare con gli stessi metodi del passato. Per ottenere l’approvazione delle proposte di legge era abitudine dei governi precedenti  “porre la fiducia” per far digerire ogni cosa al Parlamento. Questo metodo non potrà essere portato avanti perché il Movimento 5 stelle intende discutere singolarmente ogni legge, ed approvarla o non approvarla senza ricorrere alla fiducia. Verrebbe a cadere nei fatti il meccanismo impositivo della continua fiducia. Considerando poi che l’atto propositivo delle leggi non è solo prerogativa del Governo, e che le leggi possono essere proposte dai gruppi presenti in Parlamento e dagli stessi singoli parlamentari, l’attività parlamentare potrebbe aver luogo a pieno ritmo. Considerando anche che la bocciatura di un singolo provvedimento del Governo, in base allo stesso articolo 94,  non comporta obbligo di dimissioni per il Governo, tutto può filare ben liscio fino quando qualcuno non solleva una mozione di sfiducia e si assume l’onere di un nuovo governo o di andare ad elezioni.
 Ultimo interrogativo. Riguardo poi alla comunità internazionale un Governo di questo tipo potrebbe considerarsi poco autorevole???????? Niente affatto, avrebbe le stesse prerogative che ha OBAMA; come tutti possono constatare non ha alcun potere di imporre alle Camere una sua legge con la fiducia e deve accettare ciò che approvano o non approvano le Camere.
 Quindi un Monti già avviato in sede internazionale può continuare a rivestire lo stesso incarico, debbono però deciderlo: Napolitano, Monti, Grillo e Bersani. Potrebbe perfino esserci un effetto benefico per la Repubblica: una chiara distinzione tra potere legislativo e potere esecutivo.
 Ieri sera nella trasmissione “IN ONDA” sulla 7, mi è parso che il professor Paolo Becchi, vicino alle posizioni del Movimento 5 stelle, tentasse di dire queste stesse cose dette in questo post, di fronte a un gruppo di giornalisti che lo assaltava con domande spettegolanti.
 Staremo a vedere cosa accadrà dopo l’eclissi e se il sole di Grillo si chiamerà Monti, e come lo stesso Grillo potrà spiegarlo ai suoi elettori. E’ evidente però che la decisione spetta al Presidente Napolitano, che potrebbe sceglierla anche come fase transitoria fino all’arrivo del nuovo Presidente della Repubblica.
 Tutta queste tattiche e queste strategie poi nei fatti sono deboli perché una mozione di sfiducia  a un Governo Monti di tal genere può presentarla lo stesso Berlusconi e costringere Bersani e Grillo a votare insieme la fiducia a Monti; di conseguenza tutta  questa intelligenza è molto relativa e un simile Governo vivrebbe fino a quando Berlusconi intendesse togliere la spina.
 Allora la posizione in questo momento di Bersani di voler chiedere una fiducia  iniziale al suo governo di centrosinistra è più politica e lascia a Grillo l'ipotesi di una successiva possibile sfiducia. Mentre l'ipotesi di una continuità di Monti dà tutte le carte a Berlusconi.
04/03/13 francesco zaffuto
Immagine – eclissi solare

5 commenti:

  1. Caro Francesco, la cosa è veramente ingarbugliata che nessuno può prevedere quello che potrà accadere!!! Solo una cosa è certa l'Italia è veramente nei guai!!!
    Tomaso

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  2. Ciao Francesco,
    trovo i tuoi post sempre molto interessanti e corretti, tesi a dare a tutti quelli che ti leggono informazioni e opinioni per riflettere.Su questo ultimo la penso proprio come te.
    Invece per il quadro, io che ho votato Sel + Sel e Ambrosoli ed Etico alla regione, in questo momento mi sento rappresentata da L'urlo/il grido (mi confondo sempre) di Munch!
    Ciao, ciao, Floriana

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  3. è una situazione molto ingarbugliata, difficile capire come venirne fuori ma le tue tesi mi piaccono molto

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  4. proprio l'art. 94 della ns costituzione dice che non è possibile l'esistenza di un governo che non abbia la fiducia. Perciò il vecchio governo monti, non avendo la fiducia delle camere e non potendo presentare disegni di legge e leggi finanziarie, sarebbe un governo impossibilitato ad esercitare poteri esecutivi al di fuori della normale amministrazione. E' una idea balzana, che non può essere accettata dal capo dello stato. E' molto piu' probabile che lo stesso monti abbia il nuovo incarico.
    In questo modo se riceve il voto di fiducia resta, in caso contrario si deve andare ad elezioni anticipate.

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