martedì 9 ottobre 2012

Meno male che Silvio non c’è

  
 Sono passati dal “meno male che Silvio c’è …” al “meno male che Silvio non c’è …”; sono i suoi seguaci che hanno cambiato canzone.
Qui la notizia:
 Che si sia messo veramente definitivamente da parte è tutto da vedere. Che ci sia un corrispettivo alla rinuncia,  chissà ? Certo è,  che c’è la corsa a trovare una immagine per compensare il vuoto,  i suoi seguaci la cercano perfino tra i vecchi  “nemici”.
 L’uomo che doveva fare la fortuna dell’Italia è ormai tramontato; il ponte sullo stretto di Messina, che doveva coronare il suo tempo come la piramide di Cheope, smarrito; i milioni di posti di lavoro dissolti; la gratuità sulla prima casa scomparsa; sono rimasti solo i debiti e per questi ci pensa il Mario. Al momento il sogno nuovo per la “grande destra”  pare essere quello sostituire il Silvio con il Mario: fare accettare agli italiani un lungo periodo di masochismo.

Immagine fuori testo -  quadrato suprematista nero - Kasimir Malevich

5 commenti:

  1. La rai ha ricominciato a far sentire la voce di b., nei giornali radio, e la cosa mi dà da pensare. Oggi si diceva che il periodo di lacrime e sangue deve ancora arrivare e Lerner lo fa dire ai suoi ospiti da tempo: sarà vero perchè Monti parla di sviluppo ma in realtà ha saputo solo tagliare. Certo a lui dobbiamo già essere grati per avere ridato dignità al nostro paese ma questo basta per fargli avere il consenso?

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  2. Non mi sento di dire tante cose sulla politica!
    Direi solo che andava meglio quando andava peggio! qualcuno spero che mi capisca.
    Tomaso

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  3. Insomma il nome B. in un modo o nell'altro imperversa ancora.

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  4. Come minimo, B. ha un impressionante potere di condizionamento. Anzi, la sua mossa di chiedere un blocco di moderati può essere foriera di tristi sviluppi.

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  5. carissimi,
    penso che sia autunno e anche per Berlusconi è arrivato l'autunno; è caduto come tutte le foglie; e non ci sarà più un'altra primavera politica per lui

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