mercoledì 23 maggio 2012

Strani rimedi per l’astensionismo


Mentre il 20 e 21 maggio si votava per i ballottaggi, e molti non votavano, la Giunta regionale toscana ha approvato una proposta di legge per dare il voto ai sedicenni nelle elezioni amministrative.
La proposta ora andrà in Consiglio regionale e con i tempi che corrono è molto probabile che sarà approvata. L’assessore Riccardo Nencini così spiega: “…si tratta di un'occasione importante per educare e far partecipare i cittadini alle scelte che li riguardano direttamente, in modo continuativo e a partire dai più giovani''.
Così a sedici anni al voto, anche se hai le idee confuse e poco ti interessa la politica; poi a 24 o 30 anni, quando sentirai tutte le difficoltà della politica e della società, la mancanza di lavoro e la durezza delle imposte, potrai astenerti dal voto più o meno consapevolmente.
23/05/12 francesco zaffuto
Immagine – un biberon

6 commenti:

  1. Si vendono meno automobili, abbassiamo quanto possibile l'età per la patente, allargando la fascia degli utilizzatori. Che non saranno acquirenti diretti, ma aiuteranno lo sfascio delle vetture di famiglia, con maggiori possibilità per la sostituzione. C'è la (non remota) possibilità che con lo sfascio dei mezzi ci sia lo sfascio dei minori, ma non si può avere tutto dalla vita: purché la botte delle vendite sia piena, qualche sacrificio ci può stare.
    A sedici anni, se tutto è andato bene, sono in quarta ginnasio. Ai tempi della maggiore età fissata a 21 anni, c'era l'emozione della prima volta, l'interesse a cosa si sarebbe stati chiamati a votare, la ricerca di tutte le informazioni utili per non sbagliare...
    Oggi, davvero ci si aspetta da un/a sedicenne altrettanto interesse? Il clima generale che stiamo vivendo non aiuta certo a invogliare la corsa al salvataggio di un carrozzone che traballa come non mai. Perché a questi ragazzi si chiederebbe di contrastare solo l'astensionismo, certo non di dare voce a eventuali (auspicabili) cambiamenti.
    Forse sarebbe più utile andare nelle scuole, non per strombazzare slogan e fesserie, ma "solo" per ascoltare, prendere nota, vagliare e, per quanto di buono raccolto, applicare.
    Sono certo che in mezzo ai fischi si possono trarre indicazioni e (visto che ormai questi non si rifiutano a nessuno) capire il vento che tira, senza farglielo dire nel segreto delle urne.
    Ciao.

    RispondiElimina
  2. Un'idea dare il voto ai sedicenni! Non si è in grado di badare a se stessi, si vive nel nido paterno, si è alla ricerca faticosa della propria strada in senso concreto e figurato, però si è in grado di andare a votare. Interessante contraddizione.

    RispondiElimina
  3. Ma sì...abbassiamo all'asilo. E magari pure ai gatti : i miei son più intelligenti di tanti "personaggi" che spopolano nei vari salotti televisivi.

    RispondiElimina
  4. @Sandra M.: infòrmati, i gatti già votano; questo da oltre mezzo secolo. Purtroppo, sia per l'età che per i voti regolarmente sprecati, visto che da allora siamo andati di male in peggio. Ciao.

    RispondiElimina
  5. Che la situazione sia, a dire poco, amara, non ci piove! Ma, non con quelle motivazioni, bensì per via di principio, il voto ai sedicenni in elezioni locali forse ci può anche stare, secondo me.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ad Adriano,
      sedici mi sembrano pochi. Forse dai sedici ai diciotto anni occorrerebbe dare il senso della preziosità della conquista del voto democratico attraverso lo studio della storia e della Costituzione. ciao

      Elimina