Per la Lega la velocità non uccide ma la famigerata sigaretta sì,
il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni sostiene che : «La sigaretta riduce il livello di attenzione. E al volante questo può uccidere» Propone pertanto un divieto di fumare in auto con multa di 250 euro e taglio di cinque punti dalla patente, sanzione raddoppiata se a bordo ci sono minori. E qui la sicurezza in gioco è quella dei polmoni: «Con i finestrini chiusi - dice ancora Stiffoni - la macchina diventa una camera a gas. Almeno i più piccoli vanno protetti».
Da fumatore prudente, quando ho sentito la necessità di fumare, mi sono sempre spostato sulla corsia lenta. Gli elementi di distrazione nella guida sono tanti, come l’uso di innumerevoli apparecchietti, l’accendere una sigaretta con molta attenzione incide poco e spesso aiuta a svegliarsi da stati di torpore.
Comunque, se si vuole evitare questo elemento di distrazione evitiamolo pure, vuol dire che fumeremo durante qualche sosta.Non si comprende però come si possono mettere insieme sicurezza nella guida con i comportamenti privati dentro un autovettura magari ferma.
L’accertamento per comminare la multa non sarà certo fatto a chi viaggia in velocità, non è facile fare la constatazione a distanza, saranno pizzicati quegli automobilisti che accendono la sigaretta in vettura mentre sono in coda e si muovono a passo d’uomo. Ti diranno che stavi uccidendo tuo figlio, anche se stavi con il finestrino aperto.
Non si comprende come mai la lega si mostra così attenta alla salute quando si parla di sigarette e così poco attenta quando si parla di velocità, infatti, propone di portare il limite a 150 all’ora in autostrada.Il ministro Mattioli si è subito detto d’accordo, ed ha posto una condizione: che sia una facoltà data solo ai macchinoni, "Non credo sia giusto né possibile che un'auto di piccola cilindrata e una più potente debbano per legge procedere alla stessa velocità in autostrada.”
Molto bene, finalmente chi ha comprato un macchinone potrà sfoggiarlo in tutta la sua potenza senza rischiare il verbale. I treni superveloci stanno cominciando a mettere in crisi il trasporto con la vettura privata in termini di velocità ed ecco arriva il soccorso della Lega e del ministro Mattioli.
Cosa potrà significare l’alzamento del limite a 150 Km orari in termini di incidenti stradali?Su questo fronte si cerca di sminuire in tutti i modi, si dice che un impatto anche a 50 all’ora è pericoloso e che una guida corretta a 150 non comporta rischi elevati.
Ma ci immaginiamo cosa potrà comportare nelle nostre autostrade, spesso affollate, avere una fila di macchine che si muove costantemente nella corsia di sorpasso a 150 all’ora?Dal rapporto sul trend degli incidenti stradali in Italia di ACI e ISTAT, diffuso il 13 novembre 2008,
emerge che nel 2008 ben
31.308 su 218.963 incidenti hanno avuto come causa specifica l’eccesso di velocità.http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/dati_statistiche/incidenti/Sintesi_dello_studio_2008.pdfSpesso la velocità si può associare ad altri comportamenti scorretti e provocare incidenti di rilevanza mortale, un caso tipico è l’associazione della velocità con la mancanza del rispetto della distanza di sicurezza.
Gli incidenti per mancato rispetto della distanza di sicurezza sono stati nel 2008 ben 26.325 su 218.963. L’associazione di questi due comportamenti determina la parte più rilevante di morti e feriti nelle strade italiane.Il livello degli incidenti in autostrada rispetto a quelli del resto delle strade urbane ed extraurbane è nei numeri assoluti apparentemente contenuto; nel 2008 ci sono stati 432 morti in autostrada su un totale di 4.731 morti per le strade d’Italia; ma se vengono rapportati i Km. delle autostrade con i Km. di tutte le strade d’Italia il rapporto diventa molo elevato.
Una autostrada con una corsia di sorpasso costantemente affollata di mezzi che marciano a 150 Km. all’ora comporterà un aumento di casi di incidenti mortali.Con l’aumento della velocità diminuiscono le capacità frenanti delle vetture; si ha un bel dire quando si parla di stessa pericolosità quando si ha un impatto anche a 50 all’ora; sicuramente con un impatto a 150 all’ora resta ben poco da raccogliere di resti mortali; e negli incidenti gravissimi in autostrada spesso sono coinvolti automobilisti che marciavano con calma; le auto sbandano, saltano di corsia , si schiacciano tra loro, si incendiano.
Certo in un incidente si possono esaminare tutte le concause e le statistiche possono essere complesse, ma l’elemento velocità è una costante che si va a combinare con tanti fattori e fa aumentare la pericolosità di una distrazione anche minima o di un rallentamento dei riflessi per stanchezza.
Se l’alcool si è accertato che è causa di incidenti perché altera lo stato psichico del guidatore, non deve essere sottovalutato lo stato di eccitazione provocato al guidatore dalla stessa velocità. La velocità provoca in molti guidatori una specie di stato di ebbrezza, attualmente sono tanti gli automobilisti che si spingono oltre il limite dei 130, con l’alzamento del limite avremo tanti automobilisti che si spingeranno oltre i 150.Certo il Ministro Mattioli parla dei Tutor che debbono rilevare la velocità, ma nel nostro Paese abbiamo tanti automobilisti che rallentano in prossimità dei tutor e poi ricominciano a correre come matti.
Ci sono tanti video disponibili in rete che sono un esempio di quello che accade nelle nostre strade e sono esempi terribili.
http://www.youtube.com/watch?v=AHad-NJJNU0Quest’ anno, il 14 ottobre 2009 a Roma c’è stata una particolare manifestazione : cinquemila "dissuasori" sdraiati sull`asfalto di via dei Cerchi a cinque metri di distanza gli uni dagli altri. 5mila non era un numero casuale: sono le persone che ogni anno muoiono in Italia negli incidenti stradali.
Ogni anno scompare in Italia un intero paese di 5.000 abitanti come se un terremoto lo spazzasse via, e nel contempo si vengono a sommare più di 300.000 feriti, persone spesso offese in modo grave nella capacità di deambulazione, giovani e meno giovani rovinati per il resto della vita.
Il dato statistico dimostra che il Italia in qualche modo il comportamento degli automobilisti è migliorato, i dati degli incidenti e della mortalità dal 2001 ad oggi sono stati in graduale discesa
Anno n. -Incidenti--- Morti---- Feriti
2001 ---263.100---- 7.096---- 373.286
2002 ---265.402---- 6.980---- 378.492
2003 ---252.271---- 6.563---- 356.475
2004 ---243.490---- 6.122 ----343.179
2005 ---240.011 ----5.818 ----334. 858
2006 ---238.124 ----5.669 ----332.955
2007 ---230.871 ----5.131 ----325.850
2008 ---218.963---- 4.731---- 310.749
Questo miglioramento dei dati dovrebbe portare alla consapevolezza che si può porre rimedio a questa tragedia mettendo in atto tutte le misure per diminuire gli incidenti e la gravità degli incidenti stessi.
Il legislatore non deve rincorrere le voglie di coloro che si sono comprati la macchina superveloce, la macchina non corre su una rotaia ma su delle corsie insieme a tante altre vetture. Va garantita la libertà di coloro che vogliono salvaguardare prudentemente la loro vita.
Il legislatore deve stimolare gli stessi produttori, verso la produzione di vetture più sicure sul piano dell’affidabilità dei sistemi di sicurezza anche se meno veloci , deve incoraggiare in termini di velocità e convenienza gli spostamenti in treno per diminuire i fattori di inquinamento, non deve andare appresso agli interessi delle industrie automobilistiche e alle voglie di chi deve mostrare la propria potenza con le mani sul volante. Possiamo costruirgli delle piste dove possono andarsi a sfogare, ma non possiamo permettergli di farlo nelle strade dove si muovono anche gli altri; la propria libertà non è lesione della libertà e della incolumità degli altri.
francesco zaffuto