Da una settimana domina su tutti i giornali e sui media l’entusiasmo per la conclusione della guerra in Libia e per la caduta del regime. Gheddafi non è ancora caduto e la campagna sulla vittoria mette in ombra tutta la tragedia di una guerra ancora non finita.
Quando iniziò la crisi libica, su questo blog, misi in evidenza la necessità di difendere la città di Bengasi. Certo la contraddizione tra la scelta del pacifismo e la necessità di difendere degli insorti diventava lacerante, ma penso che fosse giusto difendere quella città destinata ad essere distrutta da un regime che stava riorganizzando tutta la sua reazione. Che i difensori europei fossero legati da interessi capitalistici sul petrolio libico ciò era indubbio, lo dimostra il blando atteggiamento sulla Siria.
Allora oggi nessun entusiasmo, ma solo la consapevolezza che una guerra è sempre una grande tragedia per i popoli e gli uomini coinvolti, e la speranza che finisca al più presto. 28/08/11 francesco zaffuto
Quando iniziò la crisi libica, su questo blog, misi in evidenza la necessità di difendere la città di Bengasi. Certo la contraddizione tra la scelta del pacifismo e la necessità di difendere degli insorti diventava lacerante, ma penso che fosse giusto difendere quella città destinata ad essere distrutta da un regime che stava riorganizzando tutta la sua reazione. Che i difensori europei fossero legati da interessi capitalistici sul petrolio libico ciò era indubbio, lo dimostra il blando atteggiamento sulla Siria.
Allora oggi nessun entusiasmo, ma solo la consapevolezza che una guerra è sempre una grande tragedia per i popoli e gli uomini coinvolti, e la speranza che finisca al più presto. 28/08/11 francesco zaffuto
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I precedenti post di questo blog su Libia e Italia
http://www.lacrisi2009.com/2011/03/libia-fatti-aiuti-frasi-e-antichi-baci.html
http://www.lacrisi2009.com/2011/03/un-terribile-condominio.html
http://www.lacrisi2009.com/2011/02/mediterraneo-in-fiamme-e-assenza-di.html
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(immagine – “triste pensando” china © francesco zaffuto
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
l’immagine di un uomo seduto su un muro che costeggia una strada. L’uomo, a piedi nudi, è leggermente chinato, e porta alla fronte la sua mano a conforto del peso dei pensieri.
(immagine – “triste pensando” china © francesco zaffuto
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
l’immagine di un uomo seduto su un muro che costeggia una strada. L’uomo, a piedi nudi, è leggermente chinato, e porta alla fronte la sua mano a conforto del peso dei pensieri.
Sì , è sempre così in queste fasi. Tutto un gridare evviva evviva, tutto un abbuffarsi di servizi e cronache di inviati che girano e rigirano lo lo stesso "concetto" (?) facendo durare la cronaca minuti e minuti invece dei pochi secondi che richiederebbe e con fastidiosissime voci urlate, tutto un talk-shaw di "opiniosti" del piffero.....poi di colpo tutto sparirà ... tranne le tragedie della vita quotidiana di milioni di persone.
RispondiEliminaSperiamo che finisce presto ;la guerra è la più grossa stupidità, inventata dall'uomo.Saluti a presto
RispondiEliminaCome si può non essere pienamente d'accordo con le tue parole? Al solito i media tendono ad orientare l'opinione della gente e, purtroppo, con molti ci riescono. Ma festeggiare una vittoria prima che sia certa è oltre a tutto ridicolo.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, anche perche' non si puo' neppure escludere che adesso vadano ad esplodere lotte tribali e religiose ...
RispondiEliminaIl tuo omino descrive molto di più di quello che esprimi a parole.Il peso dei pensieri..., va oltre alla tragedia libica, lo stupido entusiasmo di chi pensa alla ricostruzione e/o a come arraffare i soldi della ricostruzione, come se i libici non fossero in grado di farla la dice lunga. Come la dice lunga la magnanimità della Francia e della Germania nell'acquistare i BOND dei paesi in crisi per soggiogarli ma, questa tutta un'altra guerra.
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