Rigatoni, spaghetti, ditalini, condita o poco condita, per fortuna che c’è la pasta. In questo periodo di crisi economica è il genere alimentare di cui aumenta il consumo. Costa poco, sazia e si può variare con il condimento più economico: una cucchiaiata di sugo oppure un filo d’olio e uno spicchio d’aglio, di ricette ce ne stanno per tutti i gusti. Un piatto di pasta è considerato sufficiente dal 32% degli italiani, solo il 18% dichiara di fare quotidianamente un pasto completo (primo, secondo, contorno ecc…). Altri dati su Ansa: Pranzo addio, solo pasta per un italiano su tre
Riguardo alla crisi economica sono arrivati nuovi dati freschi forniti dalla Banca d’Italia: le famiglie italiane non riescono a risparmiare, molte cominciano ad erodere risparmi precedenti, e tante non arrivano alla fine del mese e cercano aiuto tra parenti. Di seguito il link
Ormai stiamo facendo il callo ai dati negativi sulla crisi economica, e in questo periodo stiamo facendo il callo anche sulla crisi politica, non sappiamo quanto potrà durare, come potrà concludersi, e se una volta pacificati gli animi delle appartenenze i nostri Salvatori cominceranno a mettere mano a riparare la macchina. Se la nostra macchina ha bisogno di una buona revisione, cambiare l’olio, sostituire le candele, perché aspettare che si bruci il motore?
06/03/13 francesco zaffuto
Immagine – un piatto di pasta
Da vegetariana convinta dico: finalmente!
RispondiEliminaDa compagna convinta dico: gli italiani hanno quello che si meritano! I risultati delle ultime elezioni insegnano...
Ciao un abbraccio
Il bombardamento di notizie negative, cui siamo sottoposti ogni giorno se non ogni ora, fa sì che si finisca per restare indifferenti davanti agli eventi peggiori. E questo "fare il callo" sì che è tremendamente negativo.
RispondiEliminaImmagino ci sia da dare sempre più consigli di questo genere. Solo che non é più l'austerity di inizio anni '60, ma un grande dramma sociale.
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