Sebastiano De Albertis – “il richiamo di cavalli sbandati” 1893 olio su tela 83x130 (Gallerie di Piazza Scala, Milano)
In questo dipinto di Sebastiano De Albertis ci sono al centro di un campo dei cavalli sbandati. Due cavalli sellati e senza cavalieri stanno in primo piano e nel loro stesso istante di movimento comunicano il disagio di chi si è perso, il terzo cavallo sta correndo lontano. Sentiranno il richiamo del corno del campiere? E’ un’incognita che resta sospesa in un cielo ampio e leggermente dorato.
Questo dipinto forse è eccessivamente bello per descrivere le questioni che esporrò appresso, eppure oggi gli italiani sono come cavalli sbandati.
Dopo la decisione della Corte Costituzionale di cancellare il porcellum pare che lo stesso Parlamento della Repubblica (eletto con quella legge) venga ad essere delegittimato. Si levano da parte di partiti di opposizione richieste di riconteggio degli eletti, si reclamano nuove elezioni a breve, mentre incombono tutti i problemi economici e i rapporti sempre più delicati con l’Europa.
In qualche modo le istituzioni, il Parlamento e lo Stato vivono una condizione di fatto e non è certo possibile dichiarare illegittime tutte le leggi e gli atti che si sono approvati in otto anni di porcellum vigente. Ma una cosa è il passato ed un’altra cosa è il futuro. Una cosa è l’ordinario ed un’altra cosa è lo straordinario. Gli atti passati possono essere salvati, ma i per i futuri è necessaria la riflessione sulla legittimità.
Leggi di bilancio, sul lavoro, e per l’ordinaria amministrazione, sono possibili; una nuova legge elettorale che rispetta il dettato costituzionale e il diritto dei cittadini di esprimere la preferenza sui candidati è possibile; ma una legge di riforma della Costituzione fatta da questo Parlamento è il paradosso dei paradossi. Quindi non sono possibili tutte quelle belle cose che da anni si propongono nel libro dei sogni: Senato delle regioni, eliminazioni di province, semipresidenzialismo ecc. ecc. … Se questo Parlamento, eletto con le liste bloccate e con l’ultrapremio di maggioranza, tocca, modifica o manipola l’articolo 138 della Costituzione, è come se venisse a cadere in Italia tutto l’impianto della logica della filosofia occidentale.
07/12/13 francesco zaffuto
La speranza è sempre l'ultima a morire!!!
RispondiEliminaVado subito a fare il mio dovere!!!
Caro Francesco, buon fine settimana, amico.
Tomaso
Suggestivo il tuo confronto col quadro di De Albertis. I cavalli sono animali superbi e liberi, non così noi poveri italiani in balìa di governi e leggi che opprimono invece di suonare il corno. Andrò a leggere la petizione.
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