Per fare la pace ci vuole
coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì
all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al
negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì
alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande
forza d’animo.
(dal discorso di Papa
Francesco tenuto alla presenza dei presidenti dello stato di Israele Shimon
Peres e dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, insieme al patriarca di
Costantinopoli Bartolomeo I e del custode di Terra Santa Pizzaballa.)
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E’ più facile la guerra perché quando si inizia un tentativo di pace chi
lo ha iniziato comincia ad avere contro di sé una parte dei propri
connazionali, di amici e di parenti; diventa sempre più facile gridare alla vendetta e alla guerra
Dopo l’importante passo verso la pace di Papa Francesco, dei primi di giugno, chi voleva la guerra ha scatenato atti che per
la loro crudezza avrebbero portato a vendette e ritorsioni
e oggi siamo tornati nel pieno di una guerra che dura da 66 anni
OCCORRE ripartire da quelle parole di Papa Francesco, ma non sarà
facile.
Immagine di Gaza sotto il bombardamento israeliano http://www.repubblica.it/esteri/2014/07/09/news/gaza_nella_notte_160_raid_aerei_degli_israeliani-91073453/
L'uomo è animale ancora primitivo, non all'altezza dei propri ideali. Fatti salvi pochi significativi soggetti siamo una specie indegna del nome che ci siamo dati. La speranza è che quei pochi significativi soggetti siano sempre di più.
RispondiEliminaQuesta guerra è indegna e vergognosa. Continuerà fino a quando forti interessi ne governeranno l'andamento e il percorso. Fa male vedere certe immagini.
RispondiEliminaSono sempre i soldi a comandare, come prima. Non si è fatto un passo in avanti. Qui come altrove.
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