Monza 25 marzo 2017, ore 14.00. La Messa del Papa si
svolgerà alle ore 15.00. Essendo io residente a Monza e potendo raggiungere il
Parco di Monza a piedi in una ventina di minuti, decido insieme a mia moglie di
andare a vedere quella manifestazione che per le previsioni si annunciava
grandiosa e solenne.
Decisione
avventata, perché un vicino di casa, il giorno prima, mi aveva detto che non mi
avrebbero fatto entrare:
-
Ma come è possibile!? Io sono un cittadino, mostro i
documenti. Possono perquisirmi se vogliono, ma perché non dovrebbero farmi
entrare.
-
Perché è così. Le disposizioni sono queste, entrano
solo quelli delle parrocchie.
Non ho creduto alle affermazioni del mio vicino di
casa, ho pensato che tale disposizione non poteva prenderla il Sindaco di
Monza. Dissi a mia moglie: figurasi se a Piazza San Pietro ogni domenica
possano entrare solo quelli delle parrocchie, finirebbe il turismo a Roma. E
poi nel Parco di Monza c’è spazio per milioni e milioni di persone e noi non
pretendiamo di avvicinarci al Papa, ci limiteremo solo a guardare da lontano.
Ma se sei agnostico che ci vai a fare?
Pura curiosità di un essere umano non credente.
Usciamo di
casa, alle ore 14.00 del 25 marzo, e mia moglie mi dice che ha dimenticato a
portare con se i documenti. Gli dico che non è possibile, perché se gli addetti
al controllo dell’entrata al parco ci chiedono i documenti, giustamente non ci
faranno entrare. Ritorniamo subito a casa e ci dotiamo con sicurezza delle
rispettive carte d’identità.
Ci rimettiamo
in cammino e siamo ben in tempo. Ci meravigliamo per la piacevolezza della passeggiata:
non ci sono macchine, le vie sono bloccate all’accesso delle auto, si respira
un’aria di salubre serenità, le strade del quartiere che attraversiamo sono quasi
deserte. Ci meravigliamo di vedere che ci sono alcune persone che stanno tornando
dal parco.
Sono le ore
14.45, arriviamo all’entrata del Parco di viale Cavriga, essendo quella l’entrata
più vicina al luogo della manifestazione. Ci sono alcune persone dinanzi alla
porta, non tante. A protezione dell’entrata un sei o sette poliziotti. Mi
sembra il tutto un po’ strano, perché quelle
persone non stanno chiedendo d’entrare ma si
limitano ad aspettare nelle vicinanze della porta e sul viale.
Comincio ad
avere qualche perplessità. Forse il mio vicino di casa aveva ragione. Eppure
dall’altro lato del cancello ci sono gli estesi prati vuoti; della grande
manifestazione non si percepisce nulla, poteva anche non esserci.
Come se nulla
fosse ci avviciniamo ad uno dei poliziotti chiedendo d’entrare: mi conferma
ESATTAMENTE le stesse cose che mi aveva detto il mio vicino di casa.
Mi è sembrato
inutile dire a quel poliziotto che l’ordinanza a mio avviso era illegittima,
aveva solo il compito di applicarla e non discuterla.
Io e mia
moglie ce ne siamo ritornati a casa mentre nell’aria si diffondeva, proveniente
da lontano, una musica liturgica.
Sul milione
di persone autenticate dalle parrocchie che hanno assistito alla Messa del Papa
al Parco di Monza debbo crederci come atto di fede; perché io, pur curioso, non li ho visti con i
miei occhi.
Mi limito
pertanto a corredare questo post con la bandiera dello Stato del Vaticano.
Francesco Zaffuto
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