Eccolo con la sua agenda!
Si dice che Michelangelo dopo aver realizzato quel capolavoro gli abbia tirato una martellata dicendo: “perché non parli”.
Ma nel nostro caso M … ha parlato, eccome se ha parlato, è riuscito a costruire un monumento a se stesso con le sue parole, solo che non ha detto.
Il discorso di Monti è stato ben ponderato e corretto e di ampio respiro, non diceva però se si candidava o non si candidava; solo quando sono arrivate le prime domande dei giornalisti ha pronunciato qualche risposta poco chiara.
Diventa a questo punto necessaria una qualche traduzione.
Per quello che ho capito, e non è stato facile, provo a riassumere:
Monti candida non la sua persona ma il suo monumento,
Non si presenterà per chiedere voti in nessun collegio (dunque per quello che ho capito non si dimetterà da senatore a vita),
Non è candidato premier di nessuna coalizione ma è candidato lo stesso,
Non è candidato per sé ma per chi lo nomina senza nome ma in nome dell’agenda,
Non si presenterà con il suo nome ma con l’ombra della sua agenda,
E’ disponibile ad essere candidato premier di chi accetta la sua agenda.
Chiedo scusa se non si capisce, ma il monumento si riserva di dire qualche altra cosa nei prossimi giorni; le parole dette in questa conferenza ovviamente solleveranno casini (c e C).
23/12/12 (ore 13,30 dopo la conferenza di Monti) francesco zaffuto
immagine - il Mosè di Micehelangelo