lunedì 8 giugno 2009

APOCALISSE RINVIATA


08/06/09


BERLUSCONI NON ARRIVA al 40%,
si ferma al 35,26,

contrariamente a tutti i sondaggi, contrariamente alla cosiddetta a preferenza del 70% degli italiani. Il suo successo è rosicchiato da Casini e Bossi e dal grande fantasma dell’astensionismo.
L'Apocalisse è rinviata

Bossi si conferma come uno dei più importanti cavalieri della rinviata apocalisse. La Lega si presenta come i partito anticlandestini, il partito della sicurezza e viene votato dalla piccola borghesia che teme per la sicurezza e dai proletari che temono la concorrenza dei lavoratori stranieri.

Il PD perde ma è contento: il 26,13% viene considerato un buon risultato.

Di Pietro raddoppia e pone la sua pietra nel futuro scenario della sinistra. Ma era di sinistra? Non importa ma ora la rifondazione della sinistra dipende dall’otto per cento di Di Pietro.

Lo sbarramento al 4% blocca comunisti e sinistra e libertà. 3+3 non fa sei, nonostante gli elettori abbiano ripreso a votare per la sinistra radicale, le due liste scontano il prezzo delle divisioni. Potevano portare a casa il successo di una Resurrezione ma si sono autocondannati inseguendo diverse tipologie di rifondazione.

I radicali non ce la fanno, assaggiano tutte le conseguenze di aver tifato per il bipartitismo all'americana.

Lombardo si afferma in Sicilia ma è sbarrato sul risultato nazionale ora deve fare sempre i conti con Cuffaro e Berlusconi.

I verdi che in Italia restano piccoli e confusi nella diatriba della sinistra radicale, in Francia stravincono. Cohn Bendit, si quello del maggio del ’68, va oltre il 16% e porta in Europa un nutrito drappello di verdi.

Zapatero ha il futuro alle spalle

Brown retrocede in serie C

Tutti i socialisti europei vanno in caduta libera. L’Europa va a destra mentre gli USA vanno a sinistra. Brown ha pochi voti e sempre conta, Sarkozy, ha la moglie bella e sempre canta. Berlusconi voleva di più ma può continuare a divertirsi a contare il numero delle veline.

Gli europei votano per l'Europa solo per il 42,85%, gli altri non sono andati a votare (anche tra quelli che hanno votato avanzano gli scettici).

I siciliani si attestano sulla percentuale europea vanno a votare solo il 49,17%, si confermano come gli italiani più scettici.

I terremotati vivono ancora l'angoscia del terremoto e solo in pochi sono andati a votare.

LA RESA DEI CONTI delle elezioni europee in Italia e gli effetti dello sbarramento del 4%.


50.341.790 Italiani con diritto al voto (compresi i residenti all’estero)

32.747.722 si presentano per votare

dopo aver tolto le schede bianche e nulle restano
30.645.765 voti validi espressi

In base allo sbarramento al 4% il quorum di soglia è di 1.225.831 voti

Rifondazione e comunisti italiani con 1.038.247 non contano, Sinistra e libertà non conta con 958.458 voti, i radicali non contano con 743.273 voti, l’MPA e alleati non contano con 682.046 voti. Queste liste che hanno raccolto l’11,14% non contano nulla.

Solo 26.391.566 italiani hanno ottenuto una rappresentatività esercitando il diritto di voto per le cosiddette liste grosse e si dividono tutti i 72 seggi (il divisore matematico è di 366,550 voti per ogni seggio).
23.950. 224 italiani sono esclusi da ogni rappresentatività (4.254.199 hanno perso partecipando al gioco, 19.696.025 non hanno giocato).
(f.z.)
(immagine “i cavalieri dell’a…a…apocalisse” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/ )

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