martedì 30 giugno 2009

Finanza creativa 150 anni di galera a Madoff


30/06/09
Condannato a 150 di galera il finanziere Madoff.
Il meccanismo della truffa era semplice: la promessa di un buon rendimento finanziario per i propri risparmi, un costante 10% di interessi che rimaneva invariato anche nei periodi di interessi molto bassi sul mercato; una promessa addirittura di stabilità che poteva invogliare grandi e piccoli detentori di capitale finanziario.
Madoff è riuscito convogliare nei suoi fondi di investimento qualcosa come 65 miliardi di dollari. E tutto funzionava perfettamente: chi percepiva i lauti e stabili guadagni poteva testimoniare che era vero, se qualcuno usciva dai suoi fondi riceveva puntualmente capitale ed interessi. Allora se era tutto vero perché abbandonare i fondi di Madoff, conveniva rimanerci e continuare ad accumulare; in questo modo i clienti continuavano ad aumentare e Madoff non aveva problemi a dimostrare quella verità pagando i pochi che uscivano dal suo programma di investimento, aveva sempre una discreta liquidità per pagare e continuare con il suo marchingegno. Si mostrava come un grande finanziere creativo, capace di investire nelle situazioni migliori, in realtà investiva ben poco della grande massa di capitali che arrivava ai suoi fondi, dirottava il denaro sui suoi conti e si mostrava anche come grande benefattore partecipando a varie iniziative di solidarietà, accrescendo la sua fama e i suoi stessi clienti; riusciva ad essere apparentemente etico.
Tutto è andato a rotoli alle prime avvisaglie della crisi: l’economia ha smesso di crescere e qualche cliente in più ha chiesto di rientrare in possesso del capitale investito, a quel punto Madoff evidenziava la sua mancanza di liquidità per rimborsare i clienti. La crisi ha rivelato la truffa di Madoff; ma insieme a lui si è svelato il vasto panorama di finanzieri e banchieri creativi.
Madoff ha già conquistato un discreto spazio sull’enciclopedia, per la nota biografica rimando a:

http://it.wikipedia.org/wiki/Bernard_Madoff

Cosa ha permesso a Madoff di continuare per tanti anni:
- un mercato finanziario libero dai controlli, e potenziato nel suo liberismo dalla politica reganiana;
- una grande massa di capitale finanziario detenuto da grandi e piccoli risparmiatori; in cerca di forme di investimento al di fuori delle imprese produttive e con interessi remunerativi;
- le banche di affari, che al posto di fare direttamente gli investimenti valutando con attenzione i rischi, hanno scelto la strada dell’intermediazione finanziaria attraverso altre società finanziarie e attraverso la collocazione di fondi e titoli di terzi.
I risparmiatori frodati, oggi chiedono allo Stato americano di ripianare i danni di Madoff, non si chiedevano quando hanno investito come era possibile che Madoff potesse assicurargli un 10% di interessi stabile quando i tassi erano comunemente del 2 o del 3%. Certo, pensavano che il tipo ci sapesse fare, e infatti ci sapeva fare e ai loro danni. Ancora oggi negli USA molti risparmiatori e investitori, quando sentono parlare Obama sui necessari controlli sulla finanza, storcono il naso.
L’esercizio del credito e la gestione dei fondi debbono essere sottoposti a controlli pubblici capaci ci assicurare il massimo della trasparenza. Alcune tipologie di fondi andrebbero addirittura proibiti; molti risparmiatori non sanno cosa stanno comprando e dove andranno i loro risparmi. Il risparmio sui fondi pensione deve essere garantito e tutelato dallo Stato perché trattasi di previdenza. Se in Italia i nostri danni per la crisi economica sono inferiori è anche merito dell’esistenza di una forte previdenza pubblica.
Le banche debbono ritornare a fare le banche, debbono esercitare l’attività creditizia esponendosi direttamente per i fidi concessi dopo una valutazione dei rischi. Alle emissioni di titoli di debito di banche o di società finanziarie debbono corrispondere reali garanzie. Il risparmiatore deve poter ben distinguere tra titoli di debito garantiti e titoli non garantiti. Deve esser ben consapevole che sta andando a giocare in un casinò insieme a un Madoff di turno.
francesco zaffuto

(immagine “mha!....boh!” fotocomposizione © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/ )

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