sabato 18 giugno 2011

Oltre la crisi




Dalla crisi mondiale iniziata nel 2008 ed esplosa in tutta la sua virulenza nel 2009 ancora non siamo usciti, nonostante tutta la depressione del 2010 e l’insignificante ripresa del 2001. Ma nel nostro paese ci sono sacche di territorio che sono oltre la crisi; sono quelle zone del meridione che già versavano in una crisi atavica, dove quest’ultima crisi sta determinando una condizione di desertificazione economica. Una città simbolo di questo essere oltre la crisi è Caltanissetta.
“La disoccupazione dagli ultimi dati risulta oltre il 60%, ma non vengono conteggiati quelli che un lavoro hanno smesso di cercarlo, consapevoli di non poterne trovare se non sottopagati, in nero o con contratti improponibili ed indegni. Non nascono più bambini, dal’ultimo dato risulta che ogni 69 morti non c’è neanche un nuovo nato. “http://www.ilfattonisseno.it/2011/06/disoccupazione-oltre-il-60-crisi-a-360-gradi/


Il governo pensa oggi per l’Italia un qualche miracolo e prefigura che si possa mettere in moto l’economia tagliando la pressione fiscale di un qualche 0,5; ripresa di consumi e via di nuovo alla grande con il pompaggio del sangue verso il cuore e con la ripresa della circolazione. Ma per chi vive oltre la crisi è necessario un miracolo ben più grande; siamo proprio di fronte alla tomba di Lazzaro. Occorrerebbe ripartire dalla natura costitutiva dell’uomo per fare in modo che possa di nuovo alzarsi dalla tomba; dalla terra, dall’acqua, dal sole, dalle piante, dall’agricoltura, da ciò che si costruisce come essenza di cibo; e tenendo lontani gli sparvieri. Ci vuole la forza delle idee, unico concime possibile per la mente.
18/06/11 francesco zaffuto

Immagine – la statua di San Michele Arcangelo, patrono della città di Caltanissetta, che viene portata in processione dal blog http://caltanissettalibomast.blogspot.com/2009/06/post-3-san-michele-in-castigo-gastone.html

6 commenti:

  1. Ecco Francesco, non sono una economista. Eppure da tempo penso esattamente come te, quando scrivi:
    "..Occorrerebbe ripartire dalla natura costitutiva dell’uomo per fare in modo che possa di nuovo alzarsi dalla tomba; dalla terra, dall’acqua, dal sole, dalle piante, dall’agricoltura, da ciò che si costruisce come essenza di cibo; e tenendo lontani gli sparvieri."
    Chissà quanto tempo ci vorrebbe, eppure a me sembra che la nostra salvezza sia proprio lì, in questo ritorno.
    Ciao,
    Lara

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  2. Che dire? Il commento di Lara lo sottoscrivo!

    Buona domenica

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  3. già, c'è bisogno di una resurrezione

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  4. purtroppo il momento è difficile. E lo diventa ancora di più se si pensa a quanti sacrifici si chiedono a un popolo a fronte di sprechi odiosi ed evidenti. Ripartire da noi. Giusto. Ma se la piccola economia domestica riesce ad attingere linfa da questo modo di agire, quella nazionale non ce la fa. E alle idee buone non danno spazio...ma forse oggi sono un po' pessimista.

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  5. Avete ragione sia te che Lara, io però vedo solo un gran buio all'orizzonte.

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  6. Se non cambia governo, le prospettive sono nerissime sul fronte sociale ed economico.

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